sabato 8 febbraio 2014

Il sabato del sondaggio #24


"Il sabato del sondaggio" è una rubrica settimanale creata da me appositamente per il blog Penna d'oro. 
Ogni sabato elaborerò delle domande per scambiare, con voi lettori, opinioni, pareri, 
consigli su temi che riguardano il mondo dei libri.

Cari amici, lo sapete che esiste un elenco dei diritti imprescindibili del lettore? A compilarlo è stato Daniel Pennac in “Come un romanzo”:
1)     Il diritto di non leggere 
2)     Il diritto di saltare le pagine 
3)     Il diritto di non finire un libro

4)     Il diritto di rileggere

5)     Il diritto di leggere qualsiasi cosa

6)     Il diritto al bovarismo

7)     Il diritto di leggere ovunque

8)     Il diritto di spizzicare

9)     Il diritto di leggere a voce alta
     10)   Il diritto di tacere


Mi piace pensare  che anche il lettore abbia dei diritti e dei doveri perché il rapporto con “un libro” è un rapporto vivo, con scambio di sensazioni che rende il fruitore della lettura e la fonte, un’unica cosa da cui entrambi ottengono vantaggi.

Quello che mi ha un po’ sorpresa è stato trovare una differenziazione ben netta tra buono e cattivo lettore.

Per me una persona che legge è meritevole di rispetto anche per il sol fatto di aver preso un libro in mano. Tuttavia ci sono delle valutazioni ben precise che decretano  a quale categoria un lettore appartenga.

Il cattivo lettore legge per obbligo, non trae alcun giovamento dalla lettura, non finisce il libro, legge distrattamente senza impegno e solo per poter fare la figura dell’intellettuale esibizionista. Il cattivo lettore non ha alcun rispetto per i libri considerandoli oggetti senza alcun valore, in una libreria si sente perso e preferisce “prendere in prestito” romanzi che non leggerà mai e che non riporterà allo sventurato proprietario. E’ colui che legge con gli occhi ma non con il cuore ritenendo il tempo dedicato a un libro come “tempo perso”.

Il buon lettore è colui  che trae giovamento dalla lettura anche se si dedica a un solo genere; è colui che guarda oltre al bestseller di turno; è colui che non si ferma alle apparenze ma ha in se la voglia di capire; è colui che riesce a comprendere subito se il libro che sta leggendo è un buon romanzo.

Secondo il mio modesto parere il LETTORE è colui che legge per conoscere, per capire, per piacere. Quando si ha tra le mani un libro si diventa coraggiosi perché ci avventuriamo tra mondi immaginari, enigmi, storie che rapiscono la nostra mente e il nostro cuore rendendoci prigionieri. Il buon lettore è colui che vuol arrivare alla fine del libro ma contemporaneamente vuole che il libro non finisca, è colui che ha la casa invasa dai libri e non può lasciar passar giorno senza dedicarsi alla lettura per rinfrancare lo spirito e nutrire la mente. Qualcuno di voi conosce, poi, il lettore del tipo “SPERDUTO”?


“Questo tipo di lettore non ha alcuna familiarità con le librerie. Vi entra solo una o due volte all’anno, a volte una o due volte nella vita. Si riconosce dall’aria spaurita e impacciata, da alunno che teme di essere interrogato da un momento all’altro. Cammina tra le pili di libri come tra mucchi di filo spinato, o cespugli di rovi. Ogni tanto lo potete sorprendere mentre legge il tiolo di un volume con la stessa espressione preoccupata con cui guarderebbe la sua radiografia del rachide. Sorride solo quando vede apparire, su una copertina, il volto di un personaggio televisivo”.
Stefano Benni, Psicopatologia del lettore quotidiano, su Effe, 1995.


Ora tocca a voi rispondere:


“ Come distinguete un cattivo lettore 

da un buon lettore?”


Aspetto con curiosità i vostri commenti.

2 commenti:

  1. L'unica cosa che posso fa di una persona un cattivo lettore, e quando tratta male un libro.
    Poi credo che ognuno sia libero di leggere qualsiasi cosa voglia, come voglia e dove voglia, non fa di questo un cattivo lettore!!
    Mi piacciono molto questi sondaggi!!!

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    1. Condivido:la libertà è un diritto fondamentale del lettore!

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