giovedì 5 gennaio 2023

RECENSIONE | "Promessa mortale" di Angela Marsons [Review Party]

Buongiorno care lettrici e cari lettori. Auguro a tutti voi un buon anno nuovo! Spero che il 2023 sia un anno piacevolissimo, ricco di salute, prodigo di soddisfazioni e affetto. Tra le novità letterarie vorrei proporvi “Promessa mortale” (edito da Newton Compton) di Angela Marsons, la regina del giallo.

“Promessa mortale” è il nono capitolo della serie che vede protagonista la detective Kim Stone impegnata a indagare su omicidi particolarmente crudeli. È stato facile, per me, affezionarmi al personaggio di Kim. Ogni sua indagine è una storia nera, un’indagine in cui più storie si intrecciano esplorando i temi più oscuri della nostra società.


STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 6
Promessa mortale (Serie di Kim Stone #9)
Angela Marsons 

Editore: Newton Compton
Pagine: 320
Prezzo: € 9,90
Sinossi
Per la detective Kim Stone non è raro trovarsi di fronte a brutali casi di omicidio, ma stavolta c’è qualcosa di diverso. La vittima infatti è il dottor Gordon Cordell, un uomo dal passato oscuro coinvolto in una precedente indagine, e Kim continua a domandarsi chi potesse desiderarne la morte. Uno strano senso di inquietudine la accompagna mentre muove i primi passi a ritroso nella vita della vittima. Quando il figlio di Cordell finisce in coma in seguito a un drammatico incidente e, pochi giorni dopo, viene rinvenuto il corpo di una donna morta in circostanze sospette, Kim non può fare a meno di ipotizzare un collegamento tra le vittime. Tutti gli indizi sembrano puntare verso il Russells Hall, l’ospedale dove Gordon Cordell lavorava, su cui aleggia un’oscura e impenetrabile rete di segreti e omertà. Se i sospetti della detective Stone dovessero rivelarsi fondati, ad attenderla potrebbe esserci il più spietato serial killer che abbia mai incontrato.


E poi è tutto finito. La bara è nella terra. Mani rassicuranti e confortanti si posano sulle mie spalle. Alcune solo per un istante, altre più a lungo. Tutti vogliono offrire qualcosa, un segnale, una testimonianza del loro dolore. A me, però, non frega niente. Non è da loro che posso trarre conforto. Il mio conforto viene dalla rabbia, la collera calda e bianca che ribolle in ogni poro del mio corpo, in ogni atomo del mio essere. Scaturisce dal mio piano. E dalla mia consapevolezza. La consapevolezza che tutti i responsabili moriranno.

Il male si chiama Vendetta e non ci sarà alcuna pietà per nessuno. Come un vento impetuoso che spazza via ogni cosa, così la squadra di Kim Stone dovrà affrontare le conseguenza della tragica fine dell’indagine precedente, “ Vittime innocenti “, affrontando un serial killer spietato. Chi ha letto l’ottavo capitolo della serie conosce già la tragedia che ha colpito la squadra di Kim, ai pochi che ancora non l’hanno fatto consiglio di recuperare subito il romanzo per meglio comprendere il dolore che offusca gli animi di uomini e donne che lottano quotidianamente contro assassini e criminali ma hanno un cuore. Ogni componente della squadra investigativa elabora il dolore a modo suo. L’evento tragico ha sconvolto tutti e alterato gli equilibri faticosamente raggiunti. Kim si rinchiude in se stessa, non si confida con nessuno e a nessuno dice come si sente mentre lotta ogni giorno con i suoi sensi di colpa. Lei si preoccupa sempre di proteggere la sua squadra come se fosse la sua famiglia.

Aveva fatto quello che faceva sempre, si era ritirata nella sua zona di comfort. Come una tartaruga che ritrae la testa e si rinchiude nel suo guscio.

Tuttavia non c’è tempo per placare il dolore, la lotta contro il male non conosce sosta ed è complicato impegnarsi nelle indagini  quando si ha dentro un turbinio di emozioni che non riescono a venir a galla per infrangere quel silenzio che le amplifica ancor di più. Non parlare di ciò che è successo vuol dire poter continuare a fingere che nulla sia successo. Ma la dura e spietata realtà non fa sconti a nessuno e per la detective Kim Stone è giunto il momento di ritornare in prima linea nella lotta contro la criminalità.  Un brutale caso di omicidio richiama Stone e la sua squadra in servizio. La vittima è il dottor Gordon Cordell, un uomo dal passato oscuro coinvolto in una precedente indagine, e Kim continua a domandarsi chi potesse desiderarne la morte. Uno strano senso di inquietudine l’accompagna mentre muove i primi passi a ritroso nella vita della vittima. Quando il figlio di Cordell finisce in coma in seguito a un drammatico incidente e, pochi giorni dopo, viene rinvenuto il corpo di una donna morta in circostanze sospette, Kim non può fare a meno di ipotizzare un collegamento tra le vittime. Tutti gli indizi sembrano puntare verso il Russells Hall, l’ospedale dove Gordon Cordell lavorava, su cui aleggia un’oscura e impenetrabile rete di segreti e omertà. Se i sospetti della detective Stone dovessero rivelarsi fondati, ad attenderla potrebbe esserci il più spietato dei serial killer che abbia mai incontrato.

“Promessa mortale” è un romanzo dove misteri e sentimenti si incrociano mantenendo viva una suspense ininterrotta fino ai numerosi colpi di scena finali. Una punizione bagnata dal sangue versato da un misterioso serial killer che vuol seppellire “tutti i colpevoli”, per placare la sua sete di vendetta. Due i percorsi narrativi. Da una parte c’è l’indagine per catturare l’assassino seriale, dall’altra c’è la scomparsa di una ragazzina gravemente malata.

“Promessa mortale” è una storia intrigante che affronta il tema della perdita e della gestione umana del dolore. Come sempre i romanzi scritti da Angela Marsons hanno il pregio di andare oltre i casi da risolvere. Sono storie che affrontano temi importanti, fanno riflettere ed emozionare. L’autrice relega quasi in secondo piano gli eventi criminali lasciando la scena alle fragilità e alle emozioni dei personaggi. Incisivi e ricchi di pathos sono i capitoli in cui “prende la parola” lo stesso serial killer per raccontare il lato oscuro della sua rabbia. È una trappola perfetta per il lettore, un microcosmo di dolore e violenza che rappresenta un controaltare alla vita, al perdono e alla speranza. La storia, lo sappiamo, è finzione ma c’è un retrogusto amaro che ci porta a riflettere sulle scelte drammatiche che potremmo, mi auguro mai, esser chiamati a compiere.

Con “Promessa mortale” si conclude un altro viaggio emozionante nel mondo del crimine. Arrivederci alla prossima avventura!

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