venerdì 20 gennaio 2023

RECENSIONE | "Il Quinto Sigillo" di Davide Cossu [Review Party]

“Il Quinto Sigillo” è il thriller storico d’esordio di Davide Cossu. Il romanzo, pubblicato da Newton Compton editori, è ambientato nella Firenze medicea negli anni del concilio ecumenico del 1943, voluto da Cosimo de’ Medici. Qualcuno, però, trama nell’ombra affinché il concilio fallisca e Firenze, la culla del Rinascimento, è bagnata di sangue.



STILE: 7 | STORIA: 8 | COVER: 7
Il Quinto Sigillo
Davide Cossu

Editore: Newton Compton
Pagine: 288
Prezzo: € 9,90
Sinossi

Firenze, 1439. Durante il delicatissimo concilio ecumenico, un inquietante evento rischia di creare ulteriori e pericolose tensioni tra la Chiesa latina e quella greca: un delegato greco, appena ventenne, precipita dalla cupola di Santa Maria del Fiore. Cosimo de’ Medici incarica subito Leon Battista Alberti, noto per il suo ingegno acuto, di indagare segretamente su quell’evento tanto violento. I segni sul collo della vittima costringono presto Leon Battista a informare Cosimo che l’ipotesi di suicidio inizialmente elaborata è da scartare. Non solo, infatti, il giovane è stato strangolato, ma il cadavere aveva in bocca un fiorino d’oro e un foglietto con su scritto “TIMEO”. Alberti e Parentucelli, raffinato e dotto teologo che lo affianca nell’indagine, non impiegano molto tempo a scandagliare la vita della vittima, il giovane Teodoro, i suoi affari, le sue frequentazioni. Ma chi possa avere avuto interesse a ucciderlo resta un mistero. E soprattutto, perché? C’è forse qualcuno che trama perché l’unione tra le due Chiese fallisca? Quando un altro crimine bagna di sangue le strade di Firenze, i due si rendono conto che dietro a quelle morti c’è uno schema concepito con diabolica precisione da una mente lucida e spietata. Se non troveranno al più presto l’assassino, non solo le morti finiranno per moltiplicarsi, ma il destino della cristianità sarà in grave pericolo.



L’uomo è un animale strano perché a differenza degli altri esseri viventi, non è mai sazio di alcuna cosa. Di quel che ha ne vuole sempre di più e quando l’ottiene si mette in cerca di quel che non ha. Guardiamoci dall’ambizione perché su di essa affiliamo i denti del nostro appetito.

Firenze, 1943. Durante il delicatissimo concilio ecumenico, un inquietante evento rischia di creare ulteriori e pericolose tensioni tra la Chiesa latina e quella greca: un delegato greco, appena ventenne, precipita dalla cupola di Santa Maria del Fiore. Cosimo de’ Medici incarica Leon Battista Alberti, noto per il suo ingegno acuto, di indagare segretamente su quell’evento tanto violento. I segni sul collo della vittima costringono presto Leon Battista a informare Cosimo che l’ipotesi di suicidio inizialmente elaborata è da scartare. Il giovane è stato strangolato e il cadavere aveva in bocca un fiorino d’oro e un foglietto con su scritto “Timeo”. Chi ha ucciso il giovane Teodoro? E soprattutto, perché? C’è forse qualcuno che trama perché l’unione tra le due Chiese fallisca? Quando un altro crimine bagna di sangue le strade di Firenze, emerge la convinzione che qualcuno abbia concepito, con diabolica precisione, un piano ben preciso. Se lo spietato assassino non verrà trovato al più presto, non solo le morti finiranno per moltiplicarsi, ma il destino della cristianità sarà in grave pericolo.

È un thriller avvincente e scorrevole tempestato di inganni e misteri. La storia narrata narra avvenimenti ben concatenati, gli eventi s’intrecciano con il vissuto interiore dei  personaggi che sono ben definiti e si ritroveranno coinvolti in pericolosi intrighi. Scoprire l’assassino, che lascia dietro di sé una lunga scia di sangue, non sarà facile. A rendere tutto più complicato, ma anche affascinante, ci sono indizi e inganni, nemici e insospettabili alleati. Leon Battista Alberti dovrà percorrere strade lastricate da riflessioni filosofiche e religiose. Si nota subito il lavoro di ricerca storica svolto dall’autore per poter ricreare la Firenze del 1439. Le descrizioni sono minuziose e portano il lettore all’interno di uno spaccato di vita all’epoca del concilio.

Protagonista positivo è Leon Battista Alberti, della nobile famiglia degli Alberti, abbreviatore della cancelleria apostolica. Egli è un uomo appassionato di cultura e amante del sapere. È molto diplomatico nel sottrarsi a ruoli che lo vorrebbero sottomesso ai potenti. Si muove tra personaggi, alcuni realmente esistiti, ben consapevole delle debolezze dell’animo umano.

 Non dovete aver paura delle sconfitte. Insegnano di più di quanto tolgono.

Infatti la storia è ricca di personaggi che mettono in luce valori positivi o negativi evidenziandoli  nei loro comportamenti. Intreccio storico, religioso e filosofico appassionerà il lettore pagina dopo pagina. La comparsa di un foglietto con su scritto “Timeo” risveglierà in voi il ricordo del dialogo di Platone che ha influito sulla formazione del pensiero filosofico e scientifico occidentale. Il testo, a cui si fa riferimento nel thriller,  è nella traduzione latina di Calcidio. Si parla del cosmo della sua genesi, della sua struttura, della natura umana. Quale sarà la funzione del “Timeo” in questo thriller percorso dallo spirito della filosofia platonica?

“Il Quinto Sigillo” è un romanzo in bilico tra cinismo e fede, al confine tra umano e diabolico. Sicuramente un buon romanzo d’esordio che contiene in sé molte anime: il racconto di un vortice d’inganni, il mistero di un omicidio e il percorso di un’indagine. Desideri e ossessioni richiudono gli uomini in una gabbia.

Oro e parole sono gli idoli dei potenti che si illudono di creare il mondo nuovo, mentre corrono verso il massacro. Ognuno si merita i propri idoli, perché essi sono specchi. E solo allora l’uomo, mirando l’idolo crollato a terra, gemerà disperato sulle proprie rovine.

Quando l’Eterno aprirà il quinto sigillo un evento di natura apocalittica avverrà. Se siete curiosi non vi resta che leggere il romanzo di Davide Cossu.

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