giovedì 7 aprile 2022

RECENSIONE | "La moglie del serial killer" di Alice Hunter [Review Party]

“La moglie del serial killer” è un thriller psicologico di Alice Hunter pubblicato da Newton Compton Editori. Ogni matrimonio nasconde dei segreti che nel caso di Tom e Beth, i protagonisti del thriller, vi condurranno in una selva intricata.

STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 6
La moglie del serial killer
Alice Hunter

Editore: Newton Compton
Pagine: 384
Prezzo: € 9,90
Sinossi

Beth e Tom Hardcastle sono la coppia perfetta. Tutto il quartiere li invidia: il loro matrimonio sembra una perpetua luna di miele, la casa che possiedono è splendida e hanno una figlia adorabile. Niente sembra essere in grado di incrinare la felicità della loro famiglia, fino al giorno in cui suona il campanello e, quando Beth va ad aprire, si trova davanti la polizia. Tom è stranamente in ritardo dal lavoro e sua moglie teme il peggio. Ma, nonostante gli attimi di panico, Beth è lontana dall'immaginare la verità... Perché il peggio va oltre ogni immaginazione. Gli agenti sostengono che suo marito sia un assassino. Un mostro che prova un sadico quanto ripugnante piacere nell'uccidere. Troppo sconvolta da quella rivelazione, Beth non comprende subito quello che i poliziotti vogliono da lei. Una sola, semplice risposta: è davvero possibile che la moglie di un serial killer non sospettasse nulla?






Dicono di lui sia un mostro. Dicono che lei lo sapesse.

Beth e Tom Hardcastle sono la coppia perfetta, l’invidia del quartiere: il loro matrimonio sembra una luna di miele perenne, la casa che possiedono è perfetta e hanno una figlia adorabile. Sembra che nulla possa incrinare la felicità della loro famiglia. Una sera però, mentre Beth attende il rientro del marito dal lavoro, la polizia bussa alla sua porta. Tom è stranamente in ritardo e lei viene colta dal panico temendo il peggio. Ben presto scoprirà che il peggio va oltre ogni immaginazione. Perché gli agenti sostengono che suo marito sia un assassino. Un mostro che prova un sadico quanto ripugnante piacere nell’uccidere. Sconvolta da quella rivelazione, Beth non comprende subito ciò che i poliziotti vogliono da lei. Una sola, semplice domanda: è davvero possibile che la moglie di un serial killer non sospettasse nulla?

Mani lisce e immacolate le stringono la gola. Sempre più forte, finché non riesce più a respirare. Il suo peso comincia a schiacciarla; le sue gambe a cavalcioni le premono con forza contro i fianchi. L’aria che ha nei polmoni non trova via d’uscita e rimane intrappolata, bruciando dentro al suo corpo indebolito.

In bilico tra normalità e follia, questo thriller offre alla nostra immaginazione una storia con personaggi davvero inquietanti. Rappresentano i mostri in agguato che si nascondono dietro l’apparenza di una vita perfetta. Già nel titolo si scopre l’identità del serial killer e quindi viene spontaneo chiedersi  che cosa ci racconteranno le pagine di questo thriller. Ci racconteranno un mondo di malvagità e i meccanismi psicologici da cui nasce. Conoscere cosa passa per la mente di un serial killer, incuriosisce e terrorizza. Così come è interessante scoprire come reagiscono le persone che si relazionano con lui. Dalla parte del killer ci si pongono varie domande. Cosa spinge una persona a uccidere? Cosa determina il destino delle vittime?

Un soddisfacente senso di sollievo – di calma – mi pervase mentre la sua vita svaniva tra le mie dita. Una calma che non provavo da molto tempo. Dopo, rimasi seduto a lungo, fissando il suo corpo senza vita. Era bellissimo.

Le vicende che leggeremo ci parleranno di una miriade di sentimenti come la gelosia, l’ossessione, il rancore e la passione. È come se un’ombra nera camminasse al fianco dei protagonisti indicando loro una strada di violenze e crimini. In questa storia di passioni morbose, qual è il ruolo di Beth, la moglie del serial killer? Sapeva o non sapeva? È possibile vivere con un serial killer e non sospettare nulla? Tom è all’apparenza un marito e un padre perfetto? Può un serial killer essere un mostro con le sue vittime e una persona affettuosa in famiglia?

Ci nascondiamo tutti dietro a delle maschere per la maggior parte del tempo. Nessuno sa cosa succede davvero; com’è veramente la vita di una persona una volta che la porta è chiusa.

Beth, dopo un iniziale smarrimento, avrà un comportamento anomalo, non difenderà a spada tratta l’uomo che ama, non si schiererà al suo fianco. In nome di una figlia da proteggere, la donna si mostra decisa a difendere il ruolo che si è conquistata nella piccola comunità dove vivono. I pettegolezzi, la morbosa curiosità sono per lei un terreno minato da cui scappare.

Il thriller ben scritto, con capitoli brevi in cui si alternano le voci dei protagonisti e delle vittime, presenta qualche aspetto che funziona in maniera un po’ forzata, ma l’intera storia appassiona con i suoi colpi di scena e un finale davvero imprevedibile.

“La moglie del serial killer” vi condurrà in un girone infernale, tortuoso e deliziosamente inquietante, con personaggi complessi e relazioni complicate. È la dimostrazione di come la nostra vita possa  cambiare in un attimo e pone, tra le tante, una domanda: “Come facciamo a sapere chi è veramente la persona   che amiamo?”

Tom e Beth non sono personaggi simpatici. Tom è il serial killer del titolo, in lui c’è un demone che a tratti si risveglia.

Lui vuole vederla ancora. Sa bene che non dovrebbe più permetterlo. Ogni volta, giura che è l’ultima. Ma non può fare a meno di trovarlo intrigante. È come una droga: uno sballo deve essere seguito da un altro; nonostante tutte le ombre, nonostante le faccia davvero paura a volte, lei ha bisogno di lui quanto lui ne ha di lei.

Beth, invece, tiene molto alla sua immagine di moglie e madre perfetta, non si ferma più di tanto a riflettere sulle proprie responsabilità. Si sentirà messa sotto processo dalla comunità e nella sua mente risuonerà l’eco dell’accusa: “Lei lo sapeva di sicuro”.

“La moglie del serial Killer” è un’inaspettata fusione tra un thriller psicologico e un poliziesco, soprattutto è un originale romanzo di intrattenimento in cui si nascondono menti malvagie, bisbigli, sguardi di riprovazione, il rumore sommesso eppure inesorabile dei pettegolezzi. Vi lascio con una riflessione del grande Stephen King:

I mostri sono reali e anche i fantasmi sono reali. Vivono dentro di noi e, a volte, vincono.

Nessun commento:

Posta un commento