martedì 23 marzo 2021

RECENSIONE | "Ossessione" di Laura Gronchi

“Ossessione” di Laura Gronchi, Porto Seguro Editore, è un romanzo dal titolo eloquente, un mix  di vari generi che rendono la lettura avvincente e mai noiosa. È un vaso di Pandora dal quale fuoriescono ossessioni e demoniache presenze. Non temete non ci sono spiriti cattivi in questo romanzo, ma forse aveva ragione Hobbes nel dire: "Homo homini lupus (ogni uomo è lupo per l’altro uomo).”

Laura Gronchi nasce a Pontedera nel 1967. Ha partecipato al Peperoncino Festival con il racconto giallo “Piccoli misfatti”, ha inoltre scritto due romanzi “Fragili emozioni” e “Il volo del destino” ed un racconto breve “Mènage a due”, tutti in corso di pubblicazione.


STILE: 7 | STORIA: 8 | COVER: 6
Ossessione
Laura Gronchi

Editore: Porto Seguro
Pagine: 526
Prezzo: € 19,90
Sinossi
Le vicende dell'infermiera Sara Toni e del maggiore dell'aeronautica Sergio Morelli, dopo il loro incontro in Etiopia e il loro ritorno a Pisa, si intrecciano con un passato burrascoso e col rapimento di lei da parte di un gruppo terrorista; il presente appare sereno, ma si rivela quanto mai labile, messo a rischio da un ex marito violento e da una ex fiamma talmente vendicativa da risultare patologica, mentre il futuro li riporterà in Africa, dove li attendono altre vicissitudini. Un romanzo composito, di vendetta, amore e violenza, dai toni soffusamente noir.





Pisa, 19 agosto 2016

La stanza era piccola, grigia e spoglia, con solo una piccola branda appoggiata alla parete, perpendicolare alla porta sbarrata. Il chiarore dei lampioni filtrava da due strette finestrelle, piazzate appena sotto  il soffitto e chiuse da vetri spessi, rendono l’atmosfera spettrale. Faceva caldo. Sara si asciugò i rivoli di sudore che le scorrevano lungo il collo e la faccia con il palmo della mano, stupita dalla quantità di acqua che era ancora in grado di emettere il suo corpo, e si ripulì sulla tela dei calzoni militari che indossava.

Inizia così “Ossessione”, un bel romanzo ricco d’azione e dall’anima noir. La protagonista, Sara Toni, giovane cooperante di Medici Senza Frontiere, è stata rapita da un gruppo di terroristi durante una missione umanitaria in Etiopia, ma la sua storia ha dei risvolti ancora oscuri. La modalità con cui è avvenuta la liberazione non convince del tutto. Su di lei grava il sospetto di essere una spia al servizio dei terroristi che l’hanno rapita. Al suo fianco il maggiore dell’Aeronautica Sergio Morelli nella duplice veste di liberatore e fidanzato della ragazza. Sara è una vittima innocente o una piccola intrigante capace di manipolare un uomo di comprovata esperienza? Forse anche il bel Sergio ha qualcosa da nascondere? A complicare ancor di più una situazione già di per sé ingarbugliata, Sara e Sergio dovranno vedersela con Marco, l’ex marito di lei, e un ex corteggiatrice respinta di lui, Samantha. Entrambi sono divorati da una patologica voglia di vendetta. Sara e Sergio non dormiranno sonni tranquilli  e per loro il futuro ha in serbo un’ulteriore sorpresa: dovranno ritornare in Africa e affrontare ancora mille pericoli. Infatti il colonnello Fabbri, superiore di Sergio, è determinato a catturare la banda di terroristi che ha rapito la ragazza.

"Ossessione" è un romanzo che si legge con interesse perché affronta temi attuali con risvolti criminologici e sociali che toccano tutti i paesi europei. La storia di Sara e Sergio viene utilizzata da Laura Gronchi come un canovaccio che lascia ai lettori ampio margine d’interpretazione e riflessione soggettiva.

 L’elemento che mi ha coinvolta maggiormente è l’analisi personologica dei personaggi. Fin dall’inizio  non vedrete, davanti ai vostri occhi, uno schieramento netto dei buoni contro i cattivi, del bene contro il male, della luce contro le tenebre. A mescolare gli estremi ci pensa un sentimento proprio dell’essere umano, una voglia di “regolare i conti” davanti a un torto subito, un’incapacità di controllare le proprie emozioni: la vendetta. Alcuni personaggi mostrano i loro pensieri concentrati ossessivamente sulla vendetta per appagare un proprio senso di giustizia. Il narcisismo offeso chiede vendetta e l’ossessione si svela. Vedere Sara e Sergio felici, fa impazzire Marco e Samantha due persone con empatia zero, narcisisti con un alto tasso di rabbia e mi è sembrato quasi di udire il rimuginare dei loro pensieri che trasformano la vendetta in ossessione. Interessante vedere come i due  si approcciano in modo diverso alla realizzazione dei loro intenti crudeli. Samantha non ha fretta, viziata e fragile, è più raffinata nel mettere in atto il suo piano di rivincita, ci ragiona, vuol colpire l’immagine e la reputazione dei due innamorati. Marco, uomo geloso all’ennesima potenza e che considera l’ex moglie un oggetto di sua proprietà, è più violento e istintivo.

Ora facciamo un passo indietro e conosciamo meglio i due protagonisti.

Sara è una ragazza sensibile e decisa. Dopo la sua prigionia in Etiopia non ricorda appieno tutto il tempo trascorso nella base dei terroristi. Ha cancellato dalla sua mente gli atroci ricordi e le sue notti sono popolate da incubi. Tuttavia per superare questo trauma, la ragazza ha bisogno di ricordare i fatti, la sua prigione, i suoi carcerieri. Per lei questa necessità di ricordare si trasformerà ben presto nella sua ossessione.

Il Maggiore Sergio Morelli è un uomo delle istituzioni. Onore, patria, senso di appartenenza sono i suoi ideali che spesso, però, si scontrano con la diplomazia e la politica. Ha combattuto in Medio Oriente, soprattutto in Afghanistan, dove si era distinto portando a termine missioni molto pericolose.

Il loro ritorno in Etiopia segna l’inizio della parte più rocambolesca, crudele e drammatica, del romanzo. In questa terra martoriata dalla guerra conosceremo un personaggio davvero spietato e sanguinario. Si tratta del generale Ikpeba al comando della cellula terroristica islamica che rapisce Sara.

Ikpeba è un istrione con il potere e il carisma di ammaliare gli animi, con rosee promesse infarcite da un islam sempre più fanatico e integralista.

Con lui vige la legge del terrore. Si sente onnipotente, nessun legame sentimentale, vuole passare alla storia come il più feroce.

In questo contesto la scrittrice ci pone di fronte a un’altra ossessione: il fanatismo religioso che vede il vivere occidentale come un demone. I gruppi terroristici si presentano come unici detentori della religione che però viene manipolata e usata per i propri interessi.

“Ossessione” è un romanzo dal respiro sociale che, come un fiume in piena, travolge il lettore coinvolgendolo in una gincana con varie difficoltà da superare. Iniziamo in maniera tranquilla esultando per la liberazione di Sara e per il suo rientro in Italia. Viviamo ancora qualche momento idilliaco assistendo alla nascita di un profondo amore tra lei e il maggiore Morelli. Poi all’improvviso si alza un vento di burrasca che travolge tutti ed ecco entrare in scena Marco e Samantha uniti dall’ossessione di vendetta nei confronti dei due ragazzi. Poi, inaspettatamente il vento cala, la burrasca si placa e la quiete ci accompagna per alcuni capitoli. Falsa illusione. All’orizzonte compaiono nuvole nere che annunciamo forti temporali. Temporali che ci coglieranno quasi impreparati nella bellissima e devastata terra dell’Etiopia. Qui si raggiunge l’apice dell’azione. Missioni mozzafiato, coraggio profuso a piene mani, crudeltà, disperazione e il desiderio ossessivo di farsi giustizia da sé. Il finale ci lascia senza fiato ma con una carezza sul nostro cuore.

“Ossessione” presenta tutti gli ingredienti per essere una lettura avvincente e rocambolesca. È un libro interessante con personaggi molto ben definiti che si trovano ad affrontare situazioni imprevedibili che esulano dalla quotidianità. L’ossessione del titolo è coniugata in vari modi e viene vista come un demone  che distrugge la vita di molti.  Ogni personaggio ha la propria storia e l’autrice narra, in modo esaustivo, come nascono queste ossessioni. Tutti nella vita sbagliamo, l’importante è avere il coraggio di riscattarci.  Solo i demoni non hanno pietà, mai!

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