lunedì 13 luglio 2020

RECENSIONE | "Tempesta maledetta" di Alex Connor [Review Party]

“I padri abbandonavano i figli ammalati. I notai si rifiutavano di far visita ai moribondi per redigere testamento. Frati e suore si occupavano dei malati, e i monasteri e i conventi si svuotarono presto quando anch’essi vennero colpiti dalla malattia. I corpi venivano abbandonati nelle case vuote, e non c’era nessuno a dar loro una degna sepoltura.” (Anonimo, Venezia 1508) 
Se volgiamo lo sguardo al passato possiamo affermare che nel corso del XVI secolo ci furono molte epidemie di peste. La morte nera, che colpì Venezia nel 1510, fece tante vittime. Molte non avevano nome e la peste non risparmiò nessuno, neanche Giorgione, un pittore veneziano tra i più enigmatici della storia dell’arte. Quindi se anche a voi piace viaggiare nel tempo e scoprire i misteri dell’anima e del cuore di una figura affascinante come Giorgione, non vi resta che leggere “Tempesta Maledetta” (Newton Compton) di Alex Connor, autrice di thriller e romanzi storici ambientati nel mondo dell’arte. I suoi romanzi, tutti bestseller, sono in cima alle classifiche di vendita.



STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 6
Tempesta maledetta
Alex Connor

Editore: Newton Compton
Pagine: 320
Prezzo: € 9,90
Sinossi
1510.
A Venezia la peste riempie le calli di cadaveri. Giorgione sta trascorrendo nel suo studio il coprifuoco imposto a tutti i veneziani, quando la sua nuo­va opera, la Tempesta maledetta, viene esposta per la prima volta. Ma l’iden­tità della figura femminile che vi è dipinta provoca un vero scandalo in città. E la situazione precipita quando il quadro svanisce nel nulla, come la modella: Giorgione è costretto a la­sciare il suo studio per salvarsi la vita e a indagare nei vicoli sferzati dalla malattia.
2020.
Mentre i morti da Coronavirus au­mentano, le gallerie d’arte di Lon­dra, New York e Venezia chiudono e le città si svuotano sotto l’effetto del coprifuoco. Ma il rischio di contagio non ferma la criminalità: un famo­so dipinto, la Tempesta maledetta di Giorgione, viene rubato.
Quando a Venezia e a Londra ven­gono uccisi due commercianti d’arte, Gil Eckhart si mette sulle tracce dei responsabili e si trova alle prese non solo con le restrizioni imposte dalle quarantene e con la spietatezza dei criminali, ma anche con un miste­rioso informatore che prende a tor­mentarlo, suggerendo che la chiave per scovare il colpevole sia legata alla figura di Giorgione…

E adesso sono venuti per uccidermi, per l’amore di una donna, per la vendetta di un uomo. Se faccio ritorno a casa, gli assassini mi uccideranno. Se rimango per strada, la peste mi ucciderà. E così mi raccomando a Dio – io, il pittore Giorgio Barbarelli da Castelfranco, noto come Giorgione – nell’anno di Nostro Signore 1510.
1510. A Venezia la pestilenza ha decimato la città e ha riempito le strade di cadaveri. Giorgione vive sotto il coprifuoco imposto a tutti i veneziani. Ma l’identità della figura femminile nel suo dipinto “La Tempesta” provoca uno scandalo e il pittore si ritrova scacciato dal suo studio. Tra le strade piene di peste una mano amica lo salverà.

2020. Con l’aumentare delle morti per Coronavirus, le gallerie d’arte di Londra, New York e Venezia vengono chiuse al pubblico e le città si svuotano sotto il coprifuoco. Ma il rischio di contagio non ferma il crimine e il famoso dipinto di Giorgione, “La Tempesta”, viene rubato.

Quando due commercianti d’arte vengono uccisi a Venezia e a Londra, Gil Eckhart inizia a investigare.
Quello dell’arte è un mondo claustrofobico; un ambiente riservato in cui la conoscenza vuol dire denaro, e le attribuzioni vanno di pari passo con il profitto. I commercianti migliori operano come i principi Borgia, sono una élite, al di sopra di ogni sospetto. Ma basta girare la medaglia e questo mondo puzza di vecchi avanzi di galera, trafficanti, falsari e leccapiedi che farebbero qualsiasi cosa per denaro.
“Tempesta maledetta” è un thriller storico che indaga il nostro presente e svela misteri vecchi di secoli. Arte, tradimenti, peste, omicidi, attraversano la linea del tempo per legare il famoso dipinto di Giorgione al nostro drammatico presente. Il romanzo è caratterizzato da una dicotomia narrativa tra i giorni neri della Venezia del 1500 e il nostro tempo sconvolto dalla pandemia di Coronavirus. La narrazione oscilla, come un pendolo, tra due estremi che mostrano il loro fascino pauroso e mortale ma seducente.

Iniziamo con il posizionare i pochi tasselli certi di questo maxi puzzle. 2020, il mondo vive con ansia e incertezza l’attacco da coronavirus. La nostra vita cambia, le abitudini più semplici vengono cancellate, si vive in una grande bolla di paura e incertezza sul futuro. Le città si fermano e sembrano dormire in un silenzio surreale. Il mondo spera nel miracolo di un vaccino, il tempo si dilata e i giorni, le settimane, i mesi si confondono. Solo il crimine non si ferma, il furto prospera e gli assassini non rispettano la quarantena.

Il virus Sars-CoV-2 è il nostro nemico invisibile. La storia, però, ha conosciuto altri nemici invisibili come il batterio Yersinia pestis o cocco-bacillo di Alexander Yersin, dal nome del ricercatore che lo isolò. Prima del 1894 il morbo veniva chiamato “morte nera” e nessuno sapeva come fermarla. La peste a Venezia destabilizzò i rapporti sociali ed economici, il terrore del contagio provocò la disgregazione di ogni regola civile. La gente iniziò a morire tra atroci sofferenze, bubboni e sangue. Sono gli anni in cui in città Giorgione dipingeva i suoi capolavori e sarà proprio il pittore, dalla vita misteriosa, il protagonista di una malinconica e disperata storia d’amore che non si arrenderà neanche davanti alla morte.

Leggere “Tempesta maledetta” è come entrare in un tempo sospeso, vivere le atrocità del passato e sentire il cuore battere per un’amore nato già finito. Florenza, la donna amata dal Giorgione, è una donna bella ma pericolosa. Amante del ricco Gabriele Vendramin, Florenza ruba il cuore di Giorgione e i due vorrebbero fuggire insieme. Il sogno però verrà trasformato dalla peste in un incubo a occhi aperti. Passano i secoli ma gli uomini continuano a sognare anche se il risveglio è la dura realtà. la stessa dura realtà che accoglierà il ritorno di Gil Eckhart, ricercatore ed ex investigatore di crimini d’arte, che verrà coinvolto dalla polizia nelle indagini per gli omicidi di due commercianti d’arte. 

Conosceremo collezionisti avidi e ossessivi, commercianti corrotti che farebbero di tutto per avere il dipinto che non ha nessun altro. L’oggetto del desiderio è proprio quella tela, “La Tempesta”, che vide Giorgione ritrarre la sua amata. Il dipinto verrà rubato e il furto unirà Londra, Venezia e New York con la Venezia del XVI secolo, devastata dalla peste.

“Tempesta maledetta” è un romanzo duro ma dal cuore tenero, a volte brutale ma con intarsi di amicizia, amore, solidarietà. Il pericolo è sempre in agguato, si traveste con ampi mantelli o completi alla moda ma non smette mai di minare la strada che i nostri personaggi devono percorrere. Una strada narrativa che ci porterà a riflettere su ciò che stiamo vivendo, sul “cigno nero” che ha stravolto le nostre esistenze.
Le persone stanno perdendo il senno, alcuni credono che la peste sia il giudizio divino e che si ammalino soltanto i peccatori. Li denunciano per purificare la città dal male, ma in realtà lo fanno per purificare loro stessi. 
L’economia globale è in ginocchio e se il Coronavirus fosse una sorta di guerra chimica? Un virus letale capace di uccidere se rilasciato nell’aria? Se fosse sfuggito accidentalmente da un laboratorio? Ieri come oggi, l’economia di tutto il mondo inizia a vacillare, gli uomini sono chiusi in casa e aspettano un barlume di speranza.

Leggere un libro scritto da Alex Connor è sempre un piacere, mai una delusione. Dai suoi romanzi traspare l’amore per l’arte ed è palpabile il fascino che la vita degli artisti esercita su di lei. Un lavoro certosino la vede impegnata a far emergere dal passato la figura di personaggi che appartengono alla Storia, ne illumina i pregi e i difetti, i caratteri irrequieti e i misteri che si riflettono nei loro lavori artistici. I libri di Alex Connor appassionano e coinvolgono e “Tempesta maledetta” non è da meno.

5 commenti:

  1. Direi molto attuale e vicino ai nostri tempi, ma al di là del virus, è la presenza dell'arte a rendere questo libro più affascinante :)

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  2. Grazie, I am very grateful for your comments and delighted you enjoyed Tempesta Maledetta. Kindest regards, Alexandra connor

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  3. Un bel libro, solo forse un po' troppe pagine :)
    Ti va di seguirci reciprocamente?
    fiftyshadesfashion.com

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