giovedì 24 gennaio 2019

RECENSIONE | "Il monastero delle nebbie" di Pierpaolo Brunoldi e Antonio Santoro [Review Party]

Dopo circa un anno dalla pubblicazione de “La fortezza del castigo”, Bonaventura da Iseo torna ad essere protagonista di una nuova storia ambientata nel monastero di Las Huelgas, in Castiglia, alle prese con un misterioso delitto e un inafferrabile assassino. Da oggi in libreria “Il monastero delle nebbie” scritto a quattro mani da Pierpaolo Brunoldi e Antonio Santoro autori della saga che vede il frate Bonaventura alle prese con enigmatici e sanguinosi eventi. Questo thriller storico, Newton Compton Editori, si apre con un evento cruento, un delitto nel chiostro di un antico monastero. La mia attenzione si è lasciata immediatamente catturare e così ho varcato le porte di un monastero in cui terrene passioni si mescolano con preghiere salvifiche.

STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 7
Il monastero delle nebbie
Pierpaolo Brunoldi e Antonio Santoro

Editore: Newton Compton
Pagine: 329
Prezzo: € 12,00
Sinossi
1217. Burgos. Castiglia del nord. Il corpo straziato di una monaca viene trovato nel chiostro del monastero di Las Huelgas. Del delitto è accusata Fleur d'Annecy, una ragazza dall'oscuro passato, rifugiatasi lì con il figlio Ruggero. Il francescano Bonaventura da Iseo, noto alchimista, è chiamato dalla badessa a fare luce sull'accaduto. Se Fleur sostiene che l'assassino è un uomo misterioso, avvolto in un mantello rosso fuoco, Magnus, il terribile monaco inquisitore, è di tutt'altro avviso: è la ragazza, che ha evocato un demone nel monastero, la colpevole. Bonaventura inizia la sua lotta contro il tempo per salvare dal rogo Fleur e mettere al sicuro il figlio, mentre le mura di Las Huelgas cominciano a tingersi del sangue di chi conosce i suoi mille segreti... Riuscirà l'alchimista a scoprire chi si cela dietro la mano dell'assassino, prima che la vendetta dell'inquisitore si abbatta anche su di lui?

Non vi è tenebra che non verrà diradata dalla luce.
1217. Burgos. Castiglia del nord. Il corpo straziato di una giovane monaca viene trovato nel chiostro del monastero di Las Huelgas. Del delitto è accusata Fleur d’Annecy, una ragazza dall’oscuro passato, rifugiatasi lì con il figlioletto Ruggero. Il francescano Bonaventura da Iseo, noto alchimista, è chiamato dalla badessa a far luce sull’accaduto. Bonaventura è certo dell’innocenza di Fleur e di ciò dovrà convincere Magnus, il terribile monaco inquisitore. Le nebbie circondano il monastero così come menzogne, paure e ricatti, proteggono l’assassino. Terribili segreti si celano in quel luogo sacro dove un demone semina orrore e morte.

È stato per me un vero piacere ritrovare la figura del frate alchimista, Bonaventura da Iseo. Ho iniziato a seguire le sue avventure con “La fortezza del castigo” (recensione) e ho apprezzato anche questa seconda storia ambientata in un’epoca, il Medioevo, dal fascino indiscusso. È stata una lettura fluida e appassionante con personaggi intriganti che mi hanno trasportata indietro nel tempo. Tra colpi di scena intrisi di crudeltà e tradimenti, si muove Bonaventura, un antesignano dei moderni investigatori. Con lui ho ritrovato Fleur, la misteriosa ragazza che accompagna il frate sin dal primo libro. Lei nasce dalla fantasia degli autori che la descrivono come una fanciulla forte e indipendente, artefice del proprio destino. Personaggio crudele e insensibile alle sofferenze altrui è l’inquisitor Magnus, uomo votato alla lotta contro le eresie e i demoni. Questa coesistenza di personaggi reali e figure nate dalla fantasia degli autori, crea un mix narrativo realistico e ben delineato. Ogni capitolo richiama l’aspetto spirituale della vita che si scontra con l’avidità per i beni terrestri. Ne nasce una lotta interiore che vede, spesso, il male trionfare sul bene.

“Il monastero delle nebbie” è un thriller storico intenso, forte, in cui si muovono uomini e donne con le mani sporche di sangue. Nel monastero, uno dei luoghi più affascinante dove ambientare delitti e crudeltà, Bonaventura si muove con agilità investigativa, il pensiero vola al “Nome della rosa” di Umberto Eco, evitando le trappole tese da bugie e da manovre occulte che non hanno nulla di nobile.

Con notevole abilità narrativa e allo stesso tempo grande accuratezza nella ricostruzione di un’epoca oscura, Brunoldi e Santoro trasportano il lettore in un viaggio cupo e inquietante alla ricerca di una verità che emerge poco a poco in un quadro sempre più sconvolgente. Il lato oscuro degli uomini si nasconde tra la nebbia delle debolezze umane e promette altre irresistibili e sanguinose storie. Le forze del male non abbandoneranno mai l’animo umano.

“Il monastero delle nebbie” non è solo il racconto di un delitto, ma è anche un momento della debolezza dell’uomo, del passato e del presente, di fronte alla seduzione del potere.

3 commenti:

  1. E' doppiamente interessante un thriller storico che, oltre ad essere ben contestualizzato, dia anche il giusto spazio e intensità alla complessità dell'essere umano, con le sue mille sfaccettature e contraddizioni.

    buona serata aquila :)))

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    1. Hai ragione, romanzi del genere meritano di essere conosciuti. Un caro saluto :)

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