mercoledì 22 marzo 2017

RECENSIONE | “La creuza degli ulivi - Le donne di Bacci Pagano” di Bruno Morchio

Buongiorno, miei cari lettori. Oggi vorrei raccontarvi del mio secondo appuntamento con Bacci Pagano, l’investigatore genovese nato dalla feconda penna di Bruno Morchio. Ho conosciuto Bacci un po’ di tempo fa leggendo “Fragili verità” (recensione) e mi aveva colpito il suo essere tutt’ altro che eroe, in perenne lotta con i propri tormenti interiori per dare giustizia a chi non può più parlare. Con vivo interesse ho letto “La crêuza degli ulivi - Le donne di Bacci Pagano” di Bruno Morchio, edito Garzanti.

STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 7

La crêuza degli ulivi
Bruno Morchio

Editore: Garzanti
Pagine: 320
Prezzo: € 9,90
Sinossi
Agosto 2001. A poche settimane dal G8 di Genova, l’investigatore privato Bacci Pagano si ritrova solo in una città desolata e ferita. La sua fidanzata, Mara, è in vacanza nelle isole greche con un altro uomo, e la morsa della gelosia si somma al torrido squallore delle giornate estive. Per alleviarla, Bacci cerca la compagnia di Valeria, che sembra lieta di rivederlo. Ma, nonostante l’immobilità della stagione, un nuovo caso bussa alla porta del detective dei carruggi: una procace signora lo incarica di cercare le prove del tradimento del marito, il famoso cardiochirurgo Eugenio Amidei. Qualche giorno dopo, una giovane donna viene trovata morta nella sua casa fuori città, in una via isolata che sale ripida fra gli ulivi. Il caso vuole che la vittima sia proprio l’amante del dottor Amidei. Suo malgrado, Bacci Pagano si ritrova così implicato in un’indagine per omicidio. I sospetti della polizia si concentrano subito sul medico. Ma l’intuito infallibile dell’investigatore dice che la verità è ben diversa. Perché la vittima era amica di Mara, e dalla rete di amici e familiari emergono segreti che non possono più essere taciuti. Ancora una volta, Bacci saprà domare i propri tormenti interiori per dare giustizia a chi non può più parlare.

Era un’altra notte di passione. Una di quelle notti che a Genova vengono subito dopo Ferragosto, schiacciate da una calura viscida e spugnosa di umidità. Quando ogni cosa appare sospesa in un’immobilità senza respiro e non si avverte neppure un alito, una bava d’aria.
Per prima cosa scopriamo il significato del termine “crêuza”: dicesi quella strada fuori di città, che traversando dalla strada principale mena per le ville. (Giovanni Casaccia, Vocabolario genovese-italiano.)

Chiarito il significato della parola misteriosa presente nel titolo possiamo procedere con una breve sintesi della trama.

È  l’agosto del 2001, si è da poco concluso il G8 di Genova. L’eco dei tragici fatti è ancora presente in città. L’investigatore privato Bacci Pagano è da solo nell’assolato capoluogo ligure. Mara, la sua fidanzata, è partita per le isolo greche con un altro uomo. La gelosia esercita la sua azione distruttiva su Bacci che, per sfuggire alla lenta agonia, cerca la compagnia di Valeria, una vecchia conoscenza. Intanto a Sant’Ilario una giovane amica di Mara viene trovata morta, affogata nella vasca da bagno della sua casa nella crêuza degli ulivi. Bacci è stato appena assoldato dalla moglie del cardiochirurgo Eugenio Amidei, l’amante della ragazza assassinata, e si ritrova così implicato nell’omicidio.

“La crêuza degli ulivi” è la terza indagine di Bacci Pagano e io ho avuto il piacere di leggerla nella nuova edizione riveduta dall’autore. Ho subito ritrovato il fascino di un’ambientazione impeccabile, Genova è parte attiva della storia accogliendo i protagonisti come una madre accoglie i suoi figli.

Bacci è un uomo complesso, ironico e disilluso, sempre pronto a difendere i perdenti e a dar voce alle vittime. È un uomo alla continua ricerca di se stesso, alle prese con molte donne che fanno parte della sua vita. Ama la poesia e la musica classica, la buona tavola e il buon vino. Per spostarsi usa la sua fedele Vespa color amaranto. Mara lo definisce “analfabeta dei sentimenti”.
Sono un analfabeta dei sentimenti. – Che cosa vuol dire?- Che non so leggere i miei sentimenti. Non li capisco. Mi sfuggono. E faccio anche fatica con quelli degli altri.
La storia parla di felicità rubate, dolori elargiti a piene mani, segreti gelosamente custoditi. Creature fragili e indifese sono bersaglio di una violenza feroce.

Bacci Pagano collabora con il vicequestore della sezione omicidi Salvatore Pertusiello. La loro amicizia riflette alcune riflessioni sul modo di concepire i rapporti umani e sociali. Pertusiello rappresenta “il lato tranquillizzante dell’ordine pubblico.” Rappresenta uno Stato di cui è possibile fidarsi. Ricercare la verità non basta, bisogna ottenere giustizia e ciò non sempre accade.

Leggendo questo romanzo ho molto apprezzato il modo in cui l’autore ci presenta i personaggi. Non troveremo figure totalmente forti o deboli, ma pregi e difetti caratterizzano ognuno mostrando persone apparentemente sicure ma dall’animo fragile. Mi sono piaciute le molte citazioni letterarie presenti, la ragazza uccisa ama i grandi poeti spagnoli. Esplicito il riferimento a Fabrizio De André e alla sua bellissima canzone “Bocca di Rosa”. La vittima, infatti, abita in una cruêza a Sant’Ilario.
C’è chi l’amore lo fa per noia
Chi se lo sceglie per professione
Bocca di rosa né l’uno né l’altro
Lei lo faceva per passione.

“La crêuza degli ulivi” è un romanzo che consiglio, tra le sue pagine sono custodite malinconia e speranza. Bacci è afflitto da dolorose magagne che si riveleranno nei romanzi a seguire. Per il momento gustatevi un investigatore antieroe, con molti problemi ma con un gran cuore.

4 commenti:

  1. Libro molto interessante, non lo conoscevo, così come non avevo mai visto i precedenti ^^"
    Grazie per il consiglio, mi hai davvero incuriosita!

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    1. I romanzi della serie sono numerosi ma confido di leggerli tutti per scoprire tutti i segreti di Bacci Pagano :)

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  2. neppure io conoscevo questo autore e i suoi libri, ma devo dire che queste atmosfere malinconiche e il protagonista con la sua personalità complicata, mi stuzzicano, perchè sono elementi che mi piace ritrovare nei polizieschi/noir!

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    1. Spesso i personaggi con le loro mille sfaccettature possono rivelarsi più interessanti della stessa storia :)

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