lunedì 29 settembre 2014

BLOG TOUR: "Luna senza Inverno" di Alberto Camerra / Prima Tappa: Tami divisa tra due culture

Salve lettori, oggi sul blog ho il piacere di ospitare la prima tappa del Blog Tour dedidcato al libro "Luna senza Inverno" di Alberto Camerra.



Luna senza Inverno

Autore: Alberto Camerra
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Alberto Camerra nasce a Limbiate (MB). Ha scritto racconti e pubblicato su due antologie. Menzione d’Onore letteraria a Valeggio Sul Mincio.

Prima di Luna senza Inverno, ha scritto Fiori nella Neve e Al & Bo - la costola di Adama, entrambi best seller per Photocity Edizioni, e il blook Esdy.

Pagine: 200
Prezzo: € 12,00 € cartaceo, € 3,99 ebook


Sito-Blog dell’autore: albertocamerra.com

Sinossi: Tami vede cose che altri non vedono. Allucinazioni? Premonizioni? Cresce irrequieta, in una famiglia divisa. Pellerossa per metà, figlia di un indiano Hopi, conoscerà presto il rispetto per le abitudini e le tradizioni dei nativi, ostacolate dal perenne conflitto con la civiltà moderna. Una lettera, scritta da qualcuno che non vede da tempo, interrompe la sua precaria serenità. La costringe a un viaggio attraverso il deserto di un’Arizona colpita da una natura in piena ribellione, per recuperare quanto di più caro possiede. Contesa dall’amore di due uomini, la mezzosangue saprà di avere nelle sue mani il destino di una riserva indiana, così come indicatole da un anziano sciamano. Mentre temibili e antiche profezie Hopi rischiano di compiersi, Tami si confronterà con l’enigma che la circonda e le angoscia l’anima. Un romanzo di formazione che pone l’accento sulle radici di un popolo oppresso, tra leggende indiane e una straordinaria figura femminile destinata a lasciare il segno.

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Tami divisa tra due culture

La protagonista di Luna senza Inverno, giovanissima ragazza di sangue misto, pellerossa da parte di padre e americana da parte di madre, rappresenta per me la classica “prova del nove”. 
Da quando scrivo – prima lasciando i testi nel cassetto, poi proponendoli on line e ora attraverso libri e romanzi – la figura femminile è sempre stata argomento di privilegio e approfondimento. 
In Fiori nella Neve determina le scelte del protagonista maschile, in Al & Bo – la costola di Adama, Bo divide equamente lo spazio con Al, in Esdy, blook composto da un serial in più stagioni, è il perno della trama. 
In questo nuovo romanzo però, Tami è l’insieme di quanto ho assorbito, nel corso degli anni, della condizione esistenziale femminile. La donna, come sappiamo, è costretta a confrontarsi quotidianamente con un mondo costruito sul modello maschile. Difficilmente occupa ruoli di spicco, nella società, e quando avviene, il costo di questa posizione, è alto: deve guardarsi le spalle in ogni momento, sgomitare e mostrare i denti. Snaturando, il più delle volte, la natura stessa del proprio sesso e assomigliando, pericolosamente, nei lati aggressivi del carattere, all’uomo. Tami si muove nella nostra epoca, costretta a fare i conti con aspetti sessisti e razzisti. Le due culture a cui appartiene sono in guerra dalla scoperta del Nuovo Mondo; quella europea ha tentato di convertire i nativi americani, per poi attaccarli con l’obiettivo di conquistarne la terra e le risorse, quindi chiudendoli dentro le riserve e negando loro ogni scalata sociale. Oggi la guerra è un ricordo; i pellerossa sono ridotti a poche migliaia e non potrebbero offrire nemmeno una reazione armata. La pace è comunque relativa, e per gli europei, o nuovi americani, i pellerossa restano il nemico da ostacolare e boicottare. Tami è una ragazza complessa da gestire: considerata una mezza selvaggia, indecisa sul retaggio da seguire, in un territorio difficile come quello dell’afosa Yuma. La città è al confine con il Messico ed è tra i posti più soleggiati e caldi della terra. Tami ha vissuto un’infanzia complicata, tra singhiozzi trattenuti e lacrime sopra il cuscino. È cresciuta tentando di dimostrare sempre qualcosa, in un mondo sordo alle sue richieste. Ha trovato un’amicizia imprevista, un amore contrastato e uno spasimante irriducibile. La giovane, ribelle e di fronte a una maturazione sofferta, non è solo un pretesto per affrontare il tema controverso dei nativi americani ai nostri giorni. È quanto ogni uomo e donna, presto o tardi, deve toccare: un desiderio di libertà così forte da fare male.


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SECONDA TAPPA: 6 ottobre: Chi sono gli Hopi sul blog Il sogno di una lettrice

7 commenti:

  1. Ciao Alberto! Prima di tutto, complimenti per il tuo nuovo libro.
    Scusa la domanda banale (e alla quale forse avrai già risposto con quanto hai scritto negli scorsi mesi sul tuo blog) ma vorrei chiederti: come ti è venuta l'idea per il tema del libro? Grazie, ciao! :)

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    1. Ciao,
      nessuna domanda è mai banale; l'importante è che la risposta sia all'altezza della domanda.
      ;)
      L'argomento fa parte del mio background culturale e, per questo motivo, posso quasi affermare che il romanzo fosse nelle mie corde già da diversi anni.
      In un piccolo sunto della mia bio scrivo: "Sin dall'infanzia mi sono immerso in letture di ogni genere. Ero affascinato dai fiumi di parole che scorrevano sulla carta stampata di fumetti e libri, dove si narravano le gesta di giacche azzurre e pellerossa, tra frecce, pallottole, immense pianure rigogliose di verde e bisonti in libertà."
      Per quanto riguarda proprio questo libro, l'idea si è fatta strada con decisone, una sera, di un paio d'anni fa. Prese forma nella risposta che diedi a un amico: "c’è un romanzo cui sto lavorando e sono anche a buon punto; la trama è sentita, l’esposizione valida, i protagonisti giostrano bene tra le pagine, l’inizio mi soddisfa e il finale prende conformazione. Poi c’è quest’altro progetto, in realtà delle idee abbozzate, con una sua protagonista e un titolo; inamovibili, una strada tutta in salita. Dovrò decidere quale terreno coltivare fino in fondo.”
      Amando le scelte complicate, decisi di abbracciare la seconda idea.
      In questo modo nacque Luna senza Inverno.
      Spero di essere stato esauriente.
      Grazie per la domanda.
      :)

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    2. Esauriente e molto interessante!!!
      Grazie a te per la risposta! :)

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  2. Tenerezza e forza si fondono in questa figura femminile che non ha bisogno di vedere snaturato il proprio essere. La forza e la risolutezza le sono necessarie per il superamento delle varie prove cui il destino la sottopone. La dolcezza, invece, la si evince dai vari comportamenti finalizzati a mantenere e conservare i legami con le persone che ama.

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    1. @Concetta D'Orazio

      Tami è un personaggio che mi è molto caro, perché proprio attorno a lei viene costruito il romanzo. In un certo senso, sono le sue note caratteriali a tessere la trama e l'ambientazione. Quest'ultima da non trascurare; arida e affascinante, immensa e suggestiva.
      Grazie per la tua osservazione e... per tutto il resto.
      :)

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  3. L'ambientazione è sicuramente un'altra nota distintiva del tuo romanzo. Hai saputo rappresentare molto bene il paesaggio, facendolo apparire, agli occhi di chi legge, vasto, a volte ostile, ma infinito e pieno di atmosfera.

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    1. Sì, presto molta attenzione all'ambiente circostante, quando scrivo. Ogni personaggio ne è influenzato, in maniera differente. Non stabilisco, a priori, se è il carattere del protagonista a determinare l'ambiente, o viceversa.
      Preferisco sia la vicenda stessa a intersecarsi da sola.
      Finché ogni elemento diventa, almeno nelle intenzioni, la naturale estensione dell'altro.
      :)

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