Per le
lettrici e i lettori che amano i thriller psicologici, Fazi pubblica "Una
strada tranquilla" di Seraphina Nova Glass, romanzo ambientato in un sobborgo
americano pieno di segreti: alcuni grandi, altri piccoli, altri mortali.
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![]() STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 7 |
Pagine: 324
Un intrigante thriller psicologico ambientato in un sobborgo americano pieno di segreti: alcuni grandi, altri piccoli, altri mortali. Uno dopo l’altro stanno per essere svelati tutti… Chi non vorrebbe vivere a Brighton Hills? Questo esclusivo comprensorio residenziale sulla costa dell’Oregon è il mix perfetto di lusso e bellezza naturale: splendide case si ergono sotto possenti abeti, rigogliosi giardini si estendono fino al lungolago. Chi vive qui conduce un’esistenza agiata e mondana, scandita da eventi di beneficenza, partite a golf e bevute tra conoscenti; è il tipo di posto in cui i vicini si prendono cura l’uno dell’altro. A volte fin troppo. Cora, quarantenne organizzatrice di eventi, è certa che suo marito la tradisca; deve solo coglierlo sul fatto. Per smascherarlo assolda la fedele dirimpettaia Paige. Dal canto suo, Paige non si dà pace da quando il figlio ha perso la vita in un incidente e, convinta che il responsabile si celi tra i residenti del comprensorio, ha preso a spiare compulsivamente i vicini in cerca del colpevole. Nel frattempo, la nuova vicina Georgia, giovane inglese giunta da poco a Brighton Hills al seguito del marito, si comporta in modo sempre più strano. Ma cosa potrebbe mai nascondere una madre così adorabile?

A Brighton Hills non succede mai niente. Be', non alla luce del sole, quantomeno. Le cose avvengono sempre in segreto e dietro porte chiuse: vorticano sotto forma di pettegolezzi e sguardi furtivi, ma la superficie resta patinata e imperturbabile.
Brighton Hills è un esclusivo comprensorio residenziale sulla costa dell'Oregon, è un mix perfetto di lusso e bellezza naturale. Case meravigliose si annidano sotto imponenti abeti e rigogliosi giardini scendono fino al lungolago. Chi vive qui conduce un'esistenza agiata e mondana, scandita da eventi di beneficenza, partite a golf e bevute tra conoscenti. É il tipo di posto in cui i vicini si prendono cura l'uno dell'altro. A volte fin troppo.
Cora, quarantenne organizzatrice di eventi, è convinta che suo marito Finn la tradisca. Lui nega. Deve solo coglierlo in flagrante per dimostrare che il marito non ha rispettato la clausola del loro accordo prematrimoniale. Per smascherarlo assolda la fedele dirimpettaia Paige.
Dal canto suo, Paige non si dà pace da quando il figlio Caleb ha perso la vita in un incidente stradale. É convinta che la morte del figlio non sia un incidente e che il colpevole si celi tra i residenti del comprensorio. La donna ha in sé una miscela di dolore e rabbia che cresce ogni giorno di più e tende ad allontanare tutti, compreso il marito che si trasferisce in un nuovo appartamento. Paige è determinata a scoprire chi ha ucciso il suo Caleb e così inizia a spiare i suoi vicini: scatta delle foto, osserva con il binocolo. Si improvvisa super investigatrice amatoriale.
Nel frattempo, la nuova vicina Georgia, giovane inglese giunta da poco a Brighton Hills al seguito del marito, si comporta in modo sempre più strano. Non oltrepassa mai il portico di casa ed evita a tutti i costi di chiacchierare con i vicini. Suo marito spiega che il comportamento della moglie è dovuto all'agorafobia a causa di un trauma passato. Ma cosa potrebbe mai nascondere una giovane madre così adorabile?
Con "Una strada tranquilla", dal quale verrà tratta una serie tv, l'autrice è stata finalista all'Edgar Award.
I personaggi sono accattivanti: Cora, Paige e Georgia sono tre donne imperfette che si confrontano con relazioni matrimoniali disfunzionali ma, nel momento del bisogno, stringono una specie di alleanza trovando la forza l'una nell'altra per rimediare a qualche torto. Le loro voci sono nitide ed è facile schierarsi dalla loro parte.
"Una strada tranquilla" è un dramma domestico che dimostra come le apparenze ingannino. Dietro le porte chiuse tutti hanno dei segreti e accadono eventi angoscianti
La trama è incisiva, veloce e contorta. Si trattano temi come l'infedeltà, il dolore, la perdita di identità e la manipolazione psicologica. Tutto ciò rende la lettura emozionante e ricca di tensione. L'autrice, con mano sicura, conduce il lettore verso la soluzione di più misteri. La forza del romanzo è nei personaggi che dapprima singolarmente, poi in gruppo, riescono a scoperchiare un vaso di Pandora che non promette nulla di buono. Man mano che i segreti vengono rivelati, ciascuno si rende conto di quanto la verità cambierà la vita della propria famiglia.
Questo è il primo libro di Seraphina Nova Glass che leggo. Mi è piaciuto il suo stile di scrittura e il suo sarcasmo e umorismo che hanno stemperato un po' l'atmosfera di cruda disperazione creata dai temi trattati. Ho trovato la storia molto interessante con momenti di alta tensione e disagio. Non sono stata sempre d'accordo con alcune decisioni prese dalle protagoniste ma leggere le loro azioni è stato assistere a un interessante gioco del gatto e del topo.
"Una strada tranquilla" è un thriller domestico a tinte nerissime con personaggi che si arricchiscono di nuove sfaccettature a ogni capitolo. L'ingranaggio narrativo alterna le loro voci rivelando un quadro d'insieme complesso e mostruoso. Quanti demoni chiusi tra le pareti domestiche! Le convenzioni di una società senz'anima si moltiplicano segnando una pericolosa soglia invisibile. Sarà pericoloso portare alla luce gli aspetti nascosti della personalità di alcuni protagonisti.
La bellezza di questo thriller è vedere come forze inarrestabili si mettono in moto e inducono il lettore alla riflessione e rivalutazione dei lati oscuri della personalità, dei non detti del matrimonio e della vita famigliare.
È intrigante seguire le prospettive di Paige, Cora e Georgia, conoscenti e vicine di casa attraverso una spirale che si sviluppa intorno a una tragedia. Le loro storie sono un'esperienza emotiva di largo respiro che porta il lettore a guardare gli eventi sulla pagina come proiezione di eventi che le donne possono vivere realmente in famiglia. La famiglia diventa un luogo pericoloso, non è più un nido di accoglienza, calore e felicità. Non c'è niente di più terrificante di ciò che può accadere nelle nostre case, all'interno delle nostre famiglie e delle amicizie. C'è sempre un divario tra l'ineccepibile facciata pubblica delle famiglie perfette e il loro lato oscuro privato.
Vorrei concludere con un'ultima riflessione. Sotto la superficie della normalità si annidano gli orrori della perversione, dietro gli abbracci e i sorrisi possono nascondersi paura, odio e violenza. La libertà e la dignità della donna sono beni a cui non si può e non si deve rinunciare. La violenza non è mai giustificata, l'amore non è mai possesso. Diamo voce alla violenza sotterranea, ai lividi che deturpano la pelle, alle paure taciute, alle minacce sommesse, alle manipolazioni e alla gelosia ossessiva. Promuoviamo la cultura del rispetto.