martedì 22 novembre 2022

RECENSIONE | "La fotografa degli spiriti" di Desy Icardi

Desy Icardi prosegue la sua pentalogia sensoriale con un nuovo romanzo dedicato alla vista e alla capacità di saper cogliere le occasioni. “La fotografa degli spiriti”, Fazi Editore nella collana Le strade, pone al centro del racconto l’arte della fotografia in tutte le sue manifestazioni e una ragazza con una fervente curiosità che sarà in grado di cambiare per sempre il corso della sua vita e di trovare la propria strada inseguendo le passioni più vere. 

STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 8
La fotografa degli spiriti
Desy Icardi

Editore: Fazi
Pagine: 360
Prezzo: € 16,00
Sinossi

Nella Torino di inizio Novecento, il giovane Edmondo Ferro ha cominciato da poco la sua carriera di avvocato mentre nelle campagne piemontesi, dove regnano incontrastati duro lavoro e povertà, una ragazza è costretta a imbarcarsi per terre lontane: due destini paralleli che si incontreranno sorprendentemente in una storia sulla capacità di assecondare le proprie inclinazioni nella ricerca della vera felicità. L’avvocato Ferro lavora svogliatamente nel prestigioso studio di famiglia quando in realtà vorrebbe solo dedicarsi alla lettura dei romanzi, sua unica vera passione. Nei salotti dell’alta borghesia cittadina, che è costretto a frequentare, stanno facendo parlare di sé alcune medium trattate come dive e spesso accompagnate da fotografi che si dicono in grado di immortalare gli spiriti dell’aldilà: un’attività molto alla moda ma altrettanto sospetta sulla quale l’avvocato si ritrova suo malgrado a dover fare chiarezza. Nelle campagne circostanti, intanto, sono in molti a decidere di emigrare; è anche il caso di Pia, un’umile ragazza che, con la speranza di aiutare la propria famiglia, viene convinta da un intraprendente fotografo a imbarcarsi per l’Argentina insieme ad altre giovani contadine, nell’illusione di raggiungere un promesso sposo che non ha mai visto e che non vedrà mai. Il viaggio infatti riserverà a tutte ben altre sorprese e, tra pericoli inaspettati e gravi disavventure, Pia avrà l’occasione di scoprire una vocazione che prima non conosceva.







Nella Torino di inizio Novecento, il giovane Edmondo Ferro ha cominciato da poco la sua carriera di avvocato mentre nelle campagne piemontesi, dove regnano incontrastati duro lavoro e povertà, una ragazza è costretta a imbarcarsi per terre lontane: due destini paralleli che si incontreranno sorprendentemente in una storia sulla capacità di assecondare le proprie inclinazioni nella ricerca della vera felicità.
Fotografie Bardella: ritratti di famiglia, ricordi della cresima e della leva militare, fidanzamenti, matrimoni!

L’avvocato Ferro lavora svogliatamente nel prestigioso studio di famiglia quando in realtà vorrebbe solo dedicarsi alla lettura dei romanzi, sua unica vera passione.
Il giovane avvocato Ferro camminava verso lo studio legale a passo lento e strascicato. “Giovane avvocato” era un eufemismo; Edmondo Ferro, unico discendente maschio della sua famiglia, aveva già trentasette anni ed era in ritardo su tutto, o almeno così sostenevano i suoi parenti. Non era ancora un professionista affermato, non aveva preso moglie né, di conseguenza, prodotto un erede ma, soprattutto, non aveva ancora deciso se il diventare un avvocato di grido, un buon marito e un padre di famiglia erano cose che davvero desiderava.
Nei salotti dell’alta borghesia cittadina, che è costretto a frequentare, stanno facendo parlare di sé alcune medium trattate come dive e spesso accompagnate da fotografi che si dicono in grado di immortalare gli spiriti dell’aldilà: un’attività molto alla moda ma altrettanto sospetta sulla quale l’avvocato si ritrova suo malgrado a dover fare chiarezza. Ferro non aveva alcun dubbio: le avventure cartacee erano più sicure di quelle in cui toccava esporsi in prima persona. Nelle campagne circostanti, intanto, sono in molti a decidere di emigrare, è il caso di Pia, un’umile ragazza che, con la speranza di aiutare la propria famiglia, viene convinta da un intraprendente fotografo a imbarcarsi per l’Argentina insieme ad altre giovani contadine, nell’illusione di raggiungere un promesso sposo che non ha mai visto. Il viaggio riserverà a tutte delle sorprese e, tra pericoli inaspettati e gravi disavventure, Pia avrà l’occasione di scoprire una vocazione che prima non conosceva.

“La fotografa degli spiriti” è un viaggio narrativo-sensoriale che ha la sua guida nel personaggio straordinario dell’avvocato Ferro che rappresenta tutti noi lettori. Ha una grande cultura e umanità, vorrebbe leggere tutti i libri del mondo: un desiderio impossibile ma che comprendiamo bene noi amanti dei libri. Edmondo è la nostra guida attraverso un mondo sensoriale fatto da tanti dettagli, come le briciole di Pollicino, che possiamo seguire per “annusare, toccare, ascoltare e vedere ciò che Desy Icardi ci mostra nei suoi scritti. 

L’avventura è iniziata con “L’annusatrice di libri”, è proseguita con  “La ragazza con la macchina da scrivere” e con “La biblioteca dei sussurri”, per approdare a “La fotografa degli spiriti”. La fotografia, nelle pagine del romanzo, diventa un linguaggio espressivo. Con uno scatto si può catturare un mondo e trasmettere un’infinità di emozioni e di istanti di vita.

Per munsù Bardella, sensale senza scrupoli, che si aggirava tra le colline e i paesi più sperduti per fotografare le ragazze da accasare con “ricchi” uomini emigrati in Argentina, la fotografia è un mezzo che permette di guadagnare. 

Per la medium, la signorina Garelli, la fotografia spiritica, per ritrarre le anime trapassate, è menzogna? Nasconde una truffa? 

Per Pia la fotografia è scoperta, emozione, è un momento per catturare la vera essenza delle persone davanti all’obiettivo. La fotografia è verità.
Con mano tremante, scattò, un brivido le corse lungo la schiena ed ebbe l’impressione che fossero stati i suoi stessi occhi, e non la macchina fotografica, a rubare al presente quell’istante per consegnarlo al futuro. Pia si sentì pervadere da una sensazione di forza, pace ed euforia, simile ma più intensa a quella che provava quando teneva un libro tra le mani.

Guadagno, menzogna e verità, tre aspetti della fotografia che raccontano una realtà brutta e bella, ma pur sempre realtà. I futuri mariti argentini immaginano le loro spose guardando le fotografie e pensano a come sfruttarle. La medium racconta una sua verità un po’ ritoccata. Pia scopre la bellezza interiore delle persone, i loro crucci e le loro paure, trasforma e nobilita i soggetti. Per tutte le foto, comunque, il denominatore comune è il tempo. 

Per le future spose è tempo di abbandonare la famiglia d’origine per scoprire il loro destino.

Per coloro che frequentano le sedute spiritiche che la contessa Székely organizza nella sua villa in collina, è tempo di rivedere i propri cari che la morte ha condotto via.

Per Pia è il tempo per realizzare i propri sogni, le proprie passioni.

È come se la macchina fotografica assumesse il carattere di chi la usa, vede al di là delle apparenze e scopre il bello che alberga in noi.

“La fotografa degli spiriti” è anche un momento di riflessione sulla condizione femminile agli inizi del Novecento. Le protagoniste della storia sono ragazza semplici pronte ad accettare una vita di soprusi all’ombra di un uomo, ma compaiono anche figure che non accettano passivamente il loro destino. Eloisa, la cugina dell’avvocato Ferro, è una ragazza che non accetta le regole crudeli della società che voleva la donna relegata in casa a prendersi cura dei figli. Lei ha un’indole fiera e indipendente, ma deve sottostare al volere del padre: non le è stato permesso né di studiare né di lavorare.
Il mondo cambia e gli uomini si affannano per stare al passo, mentre alle donne tocca rimanere indietro. Prenda l’istruzione scolastica: le scuole maschili hanno l’obiettivo di aprire la mente dei ragazzi a ogni novità tecnica o scientifica, mentre quelle femminili insegnano alle fanciulle a mantenersi innocenti e sprovvedute, tali e quali alle loro madri e nonne.

Io ho letto con molto piacere i quattro libri della pentalogia, aspetterò con interesse il quinto, e ho ritrovato elementi comuni tra i romanzi. In tutti predomina l’amore per i libri e la lettura, l’ambientazione novecentesca, un pizzico di mistero e di magia e, ovviamente l’avvocato Ferro. 

Leggere i romanzi di Desy Icardi è come entrare a far parte di un mondo in cui ci si può rispecchiare identificando tanti temi su cui riflettere. Adoro la presenza costante dei libri che hanno una loro voce e con discrezione compaiono al fianco dei personaggi che vivono, sbagliano e tentano di riscattarsi dagli errori commessi. Guardare al futuro è farsi carico di progetti, emozioni e di passioni. Scoprire la propria vocazione e trovare il coraggio per scegliere la propria strada, è davvero importante. Spesso occorre dissipare le convinzioni negative, i modelli di comportamento condizionati. Fare ciò che piace può segnare la differenza tra un essere umano frustrato e un essere umano felice. Pia è felice facendo la fotografa, l’avvocato Ferro è felice quando legge. Per tutti noi vale lo stesso principio: la forza per realizzare i nostri sogni è dentro di noi, dobbiamo solo permetterle di emergere.

1 commento:

  1. posseggo solo un libro di questa serie e ancora non lo leggo; ma dalle tue recensione traspare tutta la magia e il fascino creato dalla penna dell'autrice. Credo che mi piacerebbe, per cui conto di metterlo in lista al più presto!!
    ciao aquila!

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