giovedì 31 marzo 2022

RECENSIONE | "Il tempo della speranza" di Brigitte Riebe

“Il tempo della speranza” è il terzo volume, dopo “Una vita da ricostruire” e “Giorni felici”, conclusivo della  trilogia delle sorelle del Ku’damm firmata da Brigitte Riebe, Fazi Editore. Dopo aver letto i primi due libri ero davvero curiosa di conoscere il destino delle tre sorelle Thalheim che vivono nella città di Berlino, crogiolo di destini. Con loro sono entrata nel mondo scintillante della moda, nell’imprenditoria femminile e ho assistito a intrighi, a rivalità in affari, a verità celate che hanno prodotto gioie e dolori.  


STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 7
Il tempo della speranza
(Le sorelle del Ku'damm Vol. 3)
Brigitte Riebe

Editore: Fazi
Pagine: 398
Prezzo: € 18,50
Sinossi

Dopo Una vita da ricostruire e Giorni felici, tornano le appassionanti avventure delle ragazze Thalheim nel capitolo conclusivo della trilogia delle sorelle del Ku’damm.
Insieme a Rike, Silvie e Florentine siamo ormai giunti agli anni Sessanta, anni cruciali nella storia di Berlino e dell’Europa intera, e come le sorti della città, anche quelle delle ragazze sono a un punto di svolta. La piccola Florentine, la più giovane delle tre figlie Thalheim, dopo un lungo soggiorno a Parigi ha deciso che è ora di tornare a casa. Ma cosa la aspetta lì? Da che ha memoria, Florentine ha desiderato sempre e solo una cosa: dedicarsi interamente all’arte. Ha sempre avuto uno spirito ribelle, combattivo, ma, quando inizia a dipingere, tutto si fa luminoso e leggero. In disaccordo col padre, che immaginava per lei un futuro nei grandi magazzini di famiglia, si è iscritta all’accademia d’arte. Il suo posto è lì. Ma presto un’ombra oscura la felicità della giovane. Rufus Lindberg, il suo imperioso insegnante, umorale e ineffabile, le sta rendendo la vita un inferno. Nel frattempo, le tensioni politiche tra Est e Ovest minacciano di dividere in modo definitivo la città, e anche la famiglia. C’è speranza per Florentine e i suoi cari? C’è speranza per Berlino?


A Flori piaceva esprimersi in modo astratto. Amava la libertà dei colori e delle forme e, quando questi come per magia si tramutavano in suoni nella sua mente, raggiungeva una sorta di beatitudine.

In compagnia di Rike, Silvie e Florentine siamo giunti agli anni Sessanta, anni importanti per la storia di Berlino e dell’Europa intera, ed è giunto il momento di decisioni importanti. La piccola Florentine, la più giovane delle sorelle Thalheim, dopo un lungo soggiorno a Parigi ha deciso che è ora di tornare a casa. Ma cosa l’aspetta a Berlino? Da che ha memoria, Florentine ha desiderato dedicarsi interamente all’arte. Ha sempre avuto uno spirito ribelle, combattivo, ma quando inizia a dipingere tutto si fa luminoso e leggero. Il padre non la incoraggia in questa sua scelta, immaginava per lei un futuro nei grandi magazzini di famiglia. Florentine si iscrive all’Accademia d’Arte ma presto un’ombra oscura la felicità della giovane. Rufus Lindberg, il suo insegnante, le sta rendendo la vita un inferno. Nel frattempo, le tensioni politiche tra Est e Ovest minacciano di dividere in modo definitivo la città e la famiglia Thalheim. C’è speranza per Florentine e i suoi cari? C’è speranza per Berlino?

Nel cuore pulsante dell’Europa ho seguito con emozione le sofferenze, gli amori, i lutti che hanno segnato la famiglia Thalheim. Con altrettanto interesse ho visto formarsi sotto i miei occhi l’affresco della Berlino cosmopolita e la nascita del Muro che ebbe un gran valore simbolico all’interno della Guerra Fredda.

Le protagoniste sono donne forti, pronte a tutto per proteggere ciò che hanno a cuore e per realizzare i propri sogni. Nelle avversità fanno fronte comune e affrontano le difficoltà della vita sempre a testa alta. Si piegano in una sofferenza che cinge i loro cuori ma non si spezzano. Hanno alle spalle un passato doloroso segnato dalla guerra, ma guardano verso il futuro e hanno in sé l’antidoto al male, la speranza. Sperare, ben lo sappiamo, è tornare a provare la gioia di vivere. È l’attesa delle cose belle, è l’attesa della cancellazione della tristezza, motore della vita e nutrimento per i sogni. Le donne protagoniste della serie si ritagliano il proprio spazio nella storia con determinazione e coraggio, sono sempre pronte a confrontarsi con le proprie debolezze.

È una saga ricca, approfondita e commovente, un modo per immergerci nella Storia e conoscere vicende di uomini e donne, di drammi collettivi e personali, di fili che si spezzano nel dolore e, qualche volta, si riannodano nella speranza. Leggendo si provano emozioni in continua evoluzione. Ogni romanzo, che ogni volta mette al centro una della ragazze Tholheim, ci accompagna nel fluire del tempo e scioglie nodi  lasciati irrisolti nel libro precedente. Dapprima conosceremo la saggia e accorta Rike, poi sarà la volta della più volitiva Silvie, per concludere con la più piccola Florentine che mostra il suo lato artistico. La famiglia è descritta come un luogo di crescita e protezione e dal quale poi ci si allontana per andare nel mondo. Questo andare, cercare il proprio ruolo nella società, è visto da un punto di vista femminile

Scritto con uno stile sobrio e immediato, “Il tempo della speranza” è un romanzo che pone in luce il ruolo della donna, la sua determinazione e resilienza, unendo alla piacevolezza della lettura un’interessante ricostruzione storica. La storia coinvolge e appassiona con un mix che mescola eventi politici e vita quotidiana. In questo libro, come nei due precedenti, ho ritrovato l’attenzione dell’autrice per i dettagli storici e ho letto con interesse l’appendice al libro in cui vengono elencati i maggiori eventi storici che hanno fatto da sfondo al romanzo.  Leggere la trilogia è come osservare tante fotografie di quotidianità che insieme riflettono un passato drammatico, testimoniano un presente di insicurezze economiche e fallimenti sentimentali e ci proiettano in un futuro dove poter realizzare le proprie aspirazioni.

“Il tempo della speranza” è un romanzo che testimonia come dal dolore può nascere la speranza, le emozioni corrono veloci e danno spazio ai sentimenti che toccano le corde più profonde del cuore. Tutto è destinato a mutare e dopo le drammatiche vicissitudini di guerra e le difficoltà della ricostruzione post bellica, la vita ritorna a tessere il filo della speranza e tutto può tornare a essere bello. La speranza è un faro che fende il buio della guerra, è un vivere ogni cosa consapevoli che occorre affrontare gli eventi a viso aperto. È scoprire che sperare in due è ancor più bello e Florentine lo capirà in tempo, dando valore a ciò che conta davvero. Tutta la storia della famiglia Thalheim si basa sulla speranza che diventa la forza con cui le tre sorelle del Ku’damm ripartono da zero per diventare tre donne padrone dei loro destini.

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