martedì 11 maggio 2021

BLOGTOUR | "Il taglio dell'angelo" di Claudio Coletta | I 5 motivi per leggere il romanzo

“Il taglio dell’Angelo” è un libro di Claudio Coletta edito da Fazi, Collana Darkside, nelle librerie dal 13 maggio 2021. Non è un thriller classico, non ci sono serial killer e vittime uccise secondo un modus operandi. C’è invece un dottore, Lorenzo Baroldi, che lavora in un ospedale e vede morire un giovane ragazzo africano nello spazio di poche ore. Il dottore ha tanti dubbi su questo decesso perché si tratta di un giovane e forte uomo, in piena salute, che muore inspiegabilmente. La vicenda narrata da Coletta, cardiologo e docente  presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza, è frutto di fantasia eppure riesce a trasmettere un brivido lungo la schiena perché affronta temi delicati e attuali che vanno dall’immigrazione all’etica e al profitto delle Big Pharma passando per il rispetto dell’essere umano. La voglia di scoprire la verità porterà il protagonista ad avvicinarsi a ombre invisibili che si muovono in un territorio sospeso sull’abisso.




Il taglio dell'angelo
Claudio Coletta

Editore: Fazi
Prezzo: € 16,00
Sinossi
Una notte, il cadavere di un uomo viene ritrovato impiccato a una gru in un cantiere della metropolitana di Roma. Lorenzo Baroldi, primario di Medicina in un grande ospedale della capitale, non segue la cronaca, specialmente ora che la maggior parte del suo tempo è occupata dalla burocrazia e non ha neanche modo di seguire i suoi pazienti come vorrebbe. Nel reparto, poi, è appena capitato un caso che ha scosso la sua coscienza di medico, un ragazzo di colore morto all’improvviso in maniera sconcertante e inspiegabile. A questo strano evento Baroldi ne collega altri sentiti riportare dai suoi colleghi, episodi troppo simili tra loro per non avere qualcosa in comune, tutti decessi di giovani africani apparentemente in buona salute. Il dottor Baroldi vuole vederci chiaro, soprattutto quando emerge un collegamento fra queste morti misteriose e la recente scomparsa di un biologo. Ma non può farlo da solo e per questo chiama in aiuto un suo vecchio amico, l’ispettore di polizia Nario Domenicucci, lo stesso con cui in passato ha condiviso una pericolosa indagine al Policlinico, quando ancora era uno studente di Medicina. 



I 5 motivi per leggere il romanzo

Ho letto con molto interesse questo romanzo e oggi partecipo al Blog Tour  organizzato dalla Fazi con il compito, a me graditissimo, di fornirvi cinque motivi per leggere “Il Taglio dell’Angelo”. Se siete pronti iniziamo immediatamente!

1. Perché il medical thriller è un genere tutto da scoprire. Coletta ha il pregio di narrare una storia terribilmente verosimile che suscita l’attenzione del lettore. Il campo scientifico mostra la sua metà oscura. Tutto inizia con un uomo che muore collassando improvvisamente. Potrebbe essere del tutto normale ma una vocina sussurra, all’orecchio del medico-protagonista, di riconsiderare l’evoluzione fulminea di una malattia che mostra molti lati oscuri. Io mi sono lasciata coinvolgere da questo genere thriller perché lo trovo molto vicino alla realtà e ci porta a riflettere su grandi temi. Il romanzo vi trasmetterà forti emozioni, una trama accurata e veloce senza momenti noiosi. Un libro che si legge tutto di un fiato con l’immancabile colpo di scena finale perché, a volte, la realtà può  confondersi con la finzione. Io la considero una storia avvincente e fin troppo possibile.

“Se pur gridassi, chi mi udrebbe fra le gerarchie degli angeli? E quand’anche mi traesse uno d’improvviso al cuore, languirei della sua più forte presenza. Poiché del terribile il bello non è che il principio… Un angelo, uno qualunque, è terribile.” ( Rainer Maria Rilke, Elegie duinesi)

Quando un giovane è strappato alla vita, nel cuore della giovinezza, rimane un vuoto incolmabile. È la precoce fine della primavera, è la fine dei legami d’amore, delle speranze, è il futuro che si fa invisibile, è un grido di dolore che dal basso si eleva verso l’alto.

2. Perchè è intrigante in modo in cui il personaggio principale, il dottor  Lorenzo Baroldi direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina, si muove su tanti fronti: la malattia e la morte di un suo paziente, il desiderio di prendersi cura di altre persone che potrebbero manifestare i sintomi della misteriosa malattia, la famiglia con le sue problematiche, la burocrazia che appesantisce la vita ospedaliera, l’amore per il suo lavoro.

Ho parlato con la Terapia Intensiva, le notizie sul nigeriano non sono buone. È in coma, e questo ci può stare, dopo quanto accaduto. Il problema è la gravissima acidosi metabolica, allo stato dei fatti inspiegabile. Anche i marcatori di danno epatico e renale sono alle stelle, con valori mai visti prima. Stanno attrezzando la dialisi da loro, ma mi pare di capire che non sanno dove mettere le mani.

3. Perché è un giallo d’ambientazione ospedaliera in cui i personaggi, nel tentativo di scoprire la verità, dovranno fare i conti con la propria coscienza. L’indagine prende l’avvio dall’ambiente medico ma ben presto si sposterà nei Centri di Accoglienza per Richiedenti Asilo (CARA) per approdare nelle stanze del potere delle potenti case farmaceutiche dove, molto spesso, l’uomo vuole sostituirsi a Dio. Una linea sottile separa la ricerca medica dall’omicidio e la soluzione si trova dove né la polizia né la legge potranno mai arrivare.

In cima a Castel Sant’Angelo , oltre la nuvola di gabbiani gracidanti e sullo sfondo del cielo nero, si stagliava la sagoma dell’angelo nell’atto di rinfoderare la spada.

4. Perché è un’occasione per conoscere la  leggenda dell’arcangelo Michele. Dovete sapere che, con la potenza della preghiera, papa san Gregorio Magno riuscì a fermare la peste del 590 che si era abbattuta su Roma. L’angelo Michele scese sulla Mole Adriana e si mostrò al papa nell’atto di rinfoderare la spada perché…  Lascio a voi il gusto della scoperta. Sappiate però che così come la peste era imparziale anche la spada dell’angelo colpiva ricchi e poveri, innocenti e colpevoli. Era la giustizia di Dio, o del destino, dipende dai punti di vista. Ma una cosa è certa, “Il Taglio dell’Angelo” vede il protagonista soppesare la coscienza, la fragilità umana, le astuzie della mente umana, l’apparenza delle cose che a volte confonde il loro giusto ordine. Il protagonista è alla ricerca della verità, vuol scoprire i motivi che si celano dietro determinate scelte, vuol immedesimarsi nell’ambiente dove l’evento nefasto è maturato, si affida alle sue intuizioni, alle sensazioni, entra nella psicologia dei personaggi coinvolti cercando di capire la loro umanità. Egli mostrerà il proprio disprezzo nei confronti di coloro che nascondono le proprie malefatte con motivazioni che hanno lo scopo di non minare la loro rispettabilità agli occhi della società.

5. Perché è un thriller in grado di catturare l’attenzione del lettore fin dalle prime pagine con una trama avvincente ed una scrittura molto scorrevole. La verità che pian piano emerge è tanto terribile quanto pericolosamente verosimile. Questi contatti con la realtà odierna portano il lettore a immedesimarsi con i protagonisti, a soffrire con loro, a gioire quando i misteri vengono risolti. Ne nasce una riflessione su temi importanti di natura etica che riguardano la nostra società. Tratteggiando uno scenario davvero inquietante, l’autore narra cosa può succedere quando gli esseri umani smettono di essere individui per diventare pedine di un gioco molto pericoloso che vede coinvolti interessi economici stratosferici.

Sappiate, come narra l’autore nelle pagine finali, che la genesi di questo romanzo affonda le sue radici nel fenomeno della cosiddetta immigrazione clandestina attraverso il Canale di Sicilia. Davanti a quelle storie, dure e drammatiche, era impossibile rimanere indifferenti. Per dare voce a tante esistenze devastate, l’autore Claudio Coletta, decise di renderle protagoniste di una storia in cui emergesse la complessità della vita e un monito: mai, per nessun motivo, deve venir meno il rispetto della dignità umana, quale che sia il colore della pelle e il paese di nascita.




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