venerdì 16 gennaio 2015

RECENSIONE | "Una luce improvvisa" di Garth Stein

“Esistono sogni così grandi da illuminare una vita intera.”
Questa frase la potete leggere sulla cover di un libro che narra la grande saga, piena di mistero e bellezza, di una potente famiglia. Si tratta di “Una Luce Improvvisa” di Garth Stein, titolo originale dell’opera “A Sudden Light”, traduzione di Federica Merani, edito da Piemme.


Una luce improvvisa

Autore: 
Garth Stein

Editore: PIEMME
Pagine: 434
Prezzo: 
€ 9,99 (ebook) / € 18,50 (cartaceo)


Sinossi: 
È un pomeriggio d’estate e Trevor Riddell è in viaggio verso Seattle con suo padre. 
Trevor, quattordicenne, pensa ai genitori che si stanno separando mentre suo padre Jones pensa al suo fallimento economico, a sua moglie che si è allontanata, e alla grande casa di famiglia, dove ora è diretto con il figlio per un motivo che conosce soltanto lui. Lì, tra le mura di Riddell House, una immensa magione nei boschi, ormai mangiata dall’edera, fatta di mille stanze, sale da ballo e salotti un tempo sempre illuminati, si è svolta la storia dei suoi avi – piena di luci e bagliori, ma anche di ombre e oscurità. 
Una storia che comincia con il bis-bis nonno Elijah, barone del legname, colpevole di aver sventrato le foreste americane, ai primi del ’900, accumulando una fortuna immensa…. Spetterà al giovane Trevor, nella lunga, magica estate che lo aspetta, gettare luce sui misteri di Riddell House, e aiutare suo padre a riconciliarsi con il passato della sua famiglia, scoprendo che cosa ha avvelenato i suoi membri come una maledizione.



http://i.imgur.com/ye3Q8bo.png

STILE: 8
STORIA: 9
COPERTINA: 8

…Dalla posizione in cui ci trovavamo, la casa pareva quasi schiacciata, come accovacciata per terra. I pilastri che la circondavano e che costituivano gran parte delle pareti esterne erano tronchi d’albero. Alberi adulti, giganteschi. Spogliati dei rami e rivestiti dalla corteccia con cui erano nati. Ognuno un esemplare perfetto. Tutti in piedi uno di fianco all’altro, un reggimento di giganti torvi e silenziosi.Riddell House.
In un pomeriggio d’estate Trevor, un ragazzino di quattordici anni, è in viaggio con suo padre, Jones, diretti alla grande casa di famiglia: Riddell House. In questa antica magione, circondata da boschi, Trevor scoprirà la storia dei suoi avi. Una storia complessa, fatta di ombre e luci. Una storia che inizia con un assassinio, anzi migliaia e migliaia di assassinii. Ad essere uccisi sono gli alberi delle foreste americane ai primi del ‘900. Il colpevole è un uomo senza scrupoli, Elijah Riddell, che con l’oro verde, il legname, costruirà la propria fortuna. Ma tutto ha un prezzo . Questo romanzo racconta proprio il peso invincibile dell’eredità familiare e indaga sui fantasmi che ognuno di noi si porta dentro.

L’indagine è affidata a Trevor, scopritore di verità, che dovrà lottare con forza e determinazione per capire ciò che è giusto fare per salvare se stesso e i suoi cari.

Riddell House, una grande magione costruita interamente con i tronchi di alberi secolari strappati alla foresta, è il fulcro di questa storia, il crocevia tra passato e presente. E’ il seme di una maledizione, è il castigo che colpisce la potente famiglia fino all’estinzione del debito. Quando si distrugge la natura, si violentano i suoi figli, si annienta la bellezza, si viene puniti. Maledetti. Questa è la storia di Elijah Riddell e dei suoi discendenti, dei drammi e dei segreti che ancora aleggiano nelle inquiete stanze di Riddell House.

Nella decadente magione Trevor conoscerà, e noi con lui, i suoi parenti: nonno Samuel e zia Serena. Ma non sono gli unici abitanti della casa. Quando la notte ruba la scena al giorno, misteriose presenze si palesano al giovane Trevor. Come una luce improvvisa si presentano a colui che hanno atteso con fiducia e speranza. Loro, presenze poetiche mai paurose, aspettano che la redenzione sia completa. Una redenzione che porterà finalmente la pace nei cuori di tutti. Trevor scoprirà le verità nascoste che hanno lacerato gli animi dei suoi cari. 
Tutti i componenti della famiglia Riddell sono ostaggi di un passato ancora vivo che rallenta il loro cammino verso il futuro. Prima di poter volgere lo sguardo verso “ciò che sarà” devono chiudere i conti con “ciò che è stato”. Il passato ha creato delle catene per imprigionare il presente e uccidere il futuro. Queste catene si sono nutrite di errori fatti in nome del progresso e della ricchezza, di amori spazzati via da un destino crudele, di dolori che squarciano l’anima e inducono a decisioni estreme. Incomprensioni, promesse fatte e mai mantenute, decisioni che tolgono il respiro, rapporti famigliari difficili. Un vissuto che rivela le debolezze dell’essere umano ma che confida nella redenzione. 
C’è sempre una speranza quando si riesce a far pace con se stessi:
A volte è meglio ricominciare tutto daccapo. Ogni giorno come se fosse il primo. Vivendo sempre nel presente, sgravati dal peso doloroso del passato. Alcuni di noi si trascinano dietro i propri misfatti come enormi uccelli morti appesi al collo; condanniamo noi stessi a raccontare a ogni sconosciuto che incontriamo la storia dei nostri tormenti e delle nostre manchevolezze, nella speranza di essere un giorno perdonati, fingendo di trovare una sola persona capace di guardarci fingendo di ignorare i patetici uccelli morti che pendono dal nostro collo.
“Una luce improvvisa” è un romanzo che vi conquisterà. Sarete travolti da tante emozioni, viaggerete nel tempo per conoscere personaggi e avvenimenti che hanno segnato la vita della dinastia Riddell, sentirete i battiti del cuore accelerare quando leggerete di “una luce improvvisa” e farete la conoscenza di Ben. Chi è Ben? E’ la coscienza che pretende di essere ascoltata, è la sensibilità di un’anima travagliata, è un amore impossibile che vivrà oltre i confini della vita. E’ la natura deturpata che vuol lenire le sue cicatrici.

In questo romanzo troverete bellissime descrizioni, la foresta vive attraverso le parole dell’autore creando una forte empatia con il lettore. I personaggi evolvono, pagina dopo pagina, tessendo una storia ricca di colpi di scena, misteri e tanta, tanta poesia. 
Mi è piaciuto l’espediente, non nuovo ma sempre efficace, del ritrovamento in “luoghi segreti” di alcuni diari appartenuti agli avi di Trevor: la lettura delle loro pagine vi mostrerà un mondo in cui la verità non è sempre così evidente. 
Il finale malinconico vi farà riflettere. Anche la  cover del romanzo merita un plauso perché identifica perfettamente la storia, adorabile il blu e le sue sfumature. 
Non mi resta che consigliarvi vivamente questa lettura. Vi saluto con questa citazione:

“Non vediamo le cose per come sono, ma per come siamo.”
Anais Nin

5 commenti:

  1. io già lo volevo leggere, poi ti ci metti tu con la tua recensione...! :D
    ok, prossima lettura, deciso :))))))

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  2. Aspettavo questa tua recensione e se già prima mi aveva colpito adesso devo assolutamente prenderlo!!!

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  3. Grazie per i complimenti :) Buona lettura a entrambe.

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