martedì 10 settembre 2013

RECENSIONE "L'Oro di Dante" di Filippo Martelli

Una scia di omicidi. Una ricerca che si protrae da secoli. 
Una reliquia leggendaria. Un poeta che ha celato nella sua opera un segreto oscuro. 
Sicuro di sapere tutto sulla Divina Commedia?


Se volete squarciare i veli del mistero dovete necessariamente leggere “L’Oro di Dante” di Filippo Martelli lasciandovi conquistare dalla vera saggezza occulta. L’autore, che con i suoi studi sulla Commedia ha conquistato il secondo posto nell’edizione 2013 del “Premio Nazionale Ricerca del Mistero”, espone nel libro,un fantasy-thriller contemporaneo, la sua teoria per decodificare un messaggio criptato contenuto nell’Opera di Dante. Siete curiosi? Le vostre reminescenze scolastiche sulla Summa Opera si sono risvegliate? Bene, il viaggio può aver inizio.

L'oro di Dante

AutoreFilippo Martelli
Filippo Martelli. Nato il 20/4/1988 a Fiesole(FI), residente a Firenze. Studente di Architettura presso l'Università degli studi di Firenze, gestore e fondatore del blog www.thenewvoyager.blogspot.com affiliato al forum ufficiale della trasmissione Voyager e scrittore dei testi del documentario di Michele Rossi "Il divin segreto. Enigmi e verità su Dante Alighieri" edito da Mediaframe nel 2009(proiettato in importanti centri di tutta Italia compreso la Mondadori Media Center di Milano, alla Galleria di piazza Duomo); da allora, 2009, ho approfondito indipendentemente i miei studi sulla Divina Commedia. Questo è il mio primo romanzo e racchiude la mia teoria sulla Divina Commedia e sulle opere di Sandro Botticelli.

Genere:  fantasy-thriller
Editore: autopubblicato; eBook su Amazon e Youcanprint.it per il cartaceo.
Pagine: 616
Prezzi: 3,99 ebook   24,00 cartaceo
Trama: Un archeologo ventottenne, il fiorentino Marco Bramanti, è steso a terra. La testa grondante di sangue. Qualcuno lo ha aggredito nel suo appartamento romano… Senza ricordare, oppresso dai vuoti di memoria, pochi giorni dopo Marco riceve la notizia dell'assassinio di Andrea Morosi, professore per cui è assistente a La Sapienza di Roma dove lavora anche l’amico italoamericano James Harris, che afferma di aver realizzato una scoperta rivoluzionaria sulla Divina Commedia.
Nel ricevere in una maniera oscura l’eredità del docente, per Marco sarà chiaro che, incredibilmente, la sua scomparsa è legata a Dante e a un segreto mai rivelato e rimasto per quasi sette secoli celato nei versi delle cantiche e nelle opere di Botticelli… Un mistero sconvolgente che getterà luce su una verità dimenticata rivelando anche l’ambientazione terrena del Paradiso, il possibile luogo custode di un tesoro definito da Dante "lis icon" nei versi decodificati, e che la morte del divin poeta potrebbe dover essere riscritta…

Intrighi e teoremi reali si celano ne “L’oro di Dante” che intreccia dati tangibili e del tutto nuovi sul maggior capolavoro della Letteratura mondiale.



STILE: 8
STORIA: 8
COPERTINA: 7


“Nel mezzo del cammin di nostra vita 
 mi ritrovai per una selva oscura
ché la diritta via era smarrita”

Inizia così il viaggio oltremondano di Dante a cui Filippo Martelli ha dedicato anni di studio elaborando una sua teoria che mostra come tra i versi del Sommo Vate sia celata una chiave di lettura diversa da quella che noi conosciamo e che potrebbe rivoluzionare il modo di intendere i versi del Poeta. 

Il protagonista del romanzo è Marco Bramanti, archeologo ventottenne, che si trova coinvolto nel tentativo, appassionante ma pericoloso, di decifrare il mistero celato nelle Cantiche. Inizia così un viaggio intellettuale a ritroso nel tempo che vedrà vari studiosi all’opera per far luce su un segreto rimasto, per quasi sette secoli, celato non solo nei versi di Dante ma anche nelle opere pittoriche del Botticelli. 
Vi piacerebbe conoscere l’ambientazione terrena dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso? Vorreste scoprire il luogo dove è nascosto ciò che Dante definisce “lis icon” (fleur-de-lis) , ossia il Sacro Graal? 
Vi intriga avere le prove che la morte del Divin Poeta non è cronologicamente narrata nel modo giusto ma potrebbe dover essere riscritta? 
Allora dovete leggere questo romanzo che inizia a Firenze, nel 1322, un anno dopo la presunta morte di Dante. Non voglio rivelarvi molto della trama del libro perché tocca a voi ragionare e faticosamente avanzare nella ricerca con l’aiuto di Marco e dei suoi amici esperti studiosi . Vi basti sapere che l’analisi inizia con la scoperta di una reale corrispondenza tra la Commedia e il mondo della Cabala ebraica. La Cantica del Paradiso contiene, infatti, un canto in più e attraverso la sua decodifica viene individuato un messaggio, lungo 47 righe, in lingua occitana.
Cosa dice questo messaggio segreto? Perché vengono fatti precisi riferimenti al Sacro Graal e alla sposa di…? Incuriositi? Giusto per aumentare il mistero vi dico che anche Dante incoraggiava il lettore a non fermarsi alle apparenze. 

Io ho letto questo libro con attenzione, cercando di riflettere guidata dalle informazioni dell’autore che scrive dei Templari, dei Rosacroce, dei Catari, tutti parte attiva del mistero. Non si può che rimanere stupiti e ammirati per il modo in cui la decodifica dei versi viene realizzata. Ogni passaggio è dettagliatamente spiegato, nulla è lasciato al caso, le tessere del mistero vanno tutte al loro posto con pazienza e tenacia. Ricordi si mescolano alla pura ricerca, in una corsa contro il tempo, esortati anche dalle parole dello stesso Dante che nel IX Canto dell’Inferno scrive: 

 “O voi ch’avete li ‘ntelletti sani, 
mirate la dottrina che s’asconde 
sotto ‘l velame de li versi strani” 

Il segreto è tra queste parole rivolte a uomini forti e coraggiosi, orgogliosi e fedeli, onesti e temerari. Queste qualità possono segnare un destino, il destino di coloro che sono “gli invisibili” custodi del segreto. Tuttavia, come il dualismo insegna, non c’è inizio senza fine, non c’è bianco senza nero, non c’è bene senza male. Anche i misteri più sacri sono, quindi, soggetti alla violenza dell’uomo, alla cupidigia di potere che sarà il movente di cruenti omicidi. Nella più suggestiva tradizione del thriller dalla violenza sorgono figure inquietanti. L’enigmatico e sconvolgente Angelo del Signore che veste i panni di Yosef e il gran burattinaio Magister che muove le fila delle vite altrui utilizzandole per i propri scopi non considerando mai la netta distinzione tra bene e male. 

Con scrittura precisa, originale, fluida, lo scrittore delinea il percorso verso la verità. Un percorso tortuoso, a volte pericoloso, emozionante, affascinante che coinvolge il lettore in un gioco pericoloso. E’ una sfida tra riferimenti storici, fatti che crediamo di conoscere ma di cui non sappiamo la verità. Conquistare la vera saggezza occulta, quella del “velame de li versi strani”, è un’impresa ardua in cui uomini e donne si cimentano con curiosità ma, soprattutto, con amore e determinazione. 

In questo romanzo potrete riconoscere tutte le caratteristiche di un bestseller che narra di un presente in cui si ode l’eco di un passato mai dimenticato ma solo sopito. “L’Oro di Dante” è un libro che racconta il momento esaltante della ricerca, quando si giunge a un passo dalla verità e le sensazioni si trasformano in parole che assumono una propria consistenza, uno spessore, un significato ben preciso perché indicano memoria, libertà, fatica, orgoglio, amore, dolore, morte. Io mi considero tra le persone privilegiate che hanno letto questo libro e spero che in futuro questo privilegio sia condiviso da tutti. 

A Filippo Martelli auguro di continuare a conquistare sempre più pubblico con i suoi romanzi, con le sue ricerche, perché solo l’ineffabile desiderio di verità conduce l’uomo verso la Conoscenza.


Questa recensione partecipa alla sfida di lettura "Io leggo italiano"

4 commenti:

  1. Molto interessante, non lo conoscevo. L'unica cosa che mi rende un po' perplessa è l'argomento Dante-Botticelli già trattato da Dan Brown. Ma mi sembra in modo diverso, o sbalgio?

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  2. Dan Brown nel suo romanzo "Inferno" utilizza la Divina Commedia come espediente narrativo; Filippo Martelli, invece, espone una sua teoria sull'interpretazione della Commedia che potrebbe cambiare la chiave di lettura usata dagli studiosi. Vengono poi indicate anche le località terrene che corrispondono all'Inferno, al Purgatorio e al Paradiso. Il romanzo non è facile da leggere ma ogni ipotesi viene avvalorata da prove elencate e spiegate dettagliatamente. Questo libro è una lettura diversa, impegnativa che ti riempie di stupore e curiosità.

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  3. Anche io non conoscevo questo libro e questo autore!!
    Pero io adoro Dante, e non posso lasciarmi sfuggire questo libro!!
    poi sono curiosa di scoprire in cosa consiste la teoria sull'interpretazione della Divina Commedia dell'autore!!!
    Bella recensione

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  4. Sicuramente troverai la nuova chiave di lettura della Commedia interessante e verrai anche a conoscenza del mistero che circonda la data della morte di Dante.C'è poi da scoprire la vera storia del cenotafio del Sommo Poeta. Se adori Dante leggi questo libro senza pregiudizi, segui le relazioni tra versi e ipotesi che, forse, potrebbero far nuova luce su conoscenze che non tutti vorrebbero rendere pubbliche.

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