sabato 14 settembre 2013

Il sabato del sondaggio #13

 
"Il sabato del sondaggio" è una rubrica settimanale creata da me appositamente per il blog Penna d'oro. 
Ogni sabato elaborerò delle domande per scambiare, con voi lettori, opinioni, pareri, 
consigli su temi che riguardano il mondo dei libri.

Quando ho voglia di acquistare dei libri, spesso anzi spessissimo, ho come punto di riferimento una piccola libreria della mia città. Questo luogo è, per me, un punto d’incontro culturale accessibile a tutti. Il libraio è il gran maestro di questo luogo e, con curiosità, vi chiedo:

  Voi, che libraio vorreste?  

Il libraio riveste, secondo il mio parere, il ruolo di guida e consigliere per i propri clienti e non è solo un addetto alla cassa. In Italia esistono centinaia di librerie indipendenti in cui è possibile stabilire un rapporto di fiducia e stima tra lettore e libraio. Il libro non è considerato un prodotto di largo consumo e il lettore non è un cliente. Come scrive Romano Montroni, autore de "I libri ti cambiano la vita" (Longanesi 2012):"La libreria indipendente ha un’anima e una sua voce, ed è il luogo di elezione dei forti lettori che in quella sede possono soddisfare  le loro particolari richieste". Nel contesto di sviluppo di una libreria particolare importanza riveste la figura del libraio che sa decifrare i gusti e le necessità del lettore, riesce a instaurare un rapporto di fiducia che si concretizza nel saper indicare, al cliente, la vera qualità dei testi. E’ il libraio che sceglie cosa mettere in vetrina, quali testi pubblicizzare. E’ colui che consigliandoti un libro ti spiega i motivi per cui leggere proprio quel testo. Purtroppo i veri librai sono sempre meno. La passione, la fantasia, la capacità di relazione sono doti essenziali per essere bravi librai che devono instaurare un dialogo con il lettore, scambiando curiosità, emozioni, cercando di ascoltare i desideri di lettura del cliente, suggerendo libri non necessariamente scritti da autori famosi. I libri sono uno strumento di conoscenza che il libraio dona con passione al lettore.
 

6 commenti:

  1. Anche a me piacerebbe una persona istruita, appassionata e del tutto competente nel suo settore..solitamente quando mi aggiro per la libreria mi piace "Fare da me", scoprire da sola i titoli e curiosare tra le varie trame.. Mi è capitato però di chiedere consigli per qualche regalo (anche se solitamente regalo ciò che ho apprezzato per farlo conoscere agli altri e poterne parlare) di autori proprio fuori delle mie corde e sono stata felicissima quando una ragazza super brava (che ora hanno trasferito -.-) mi ha dato mille consigli e ha speso tempo per soddisfare la mia richiesta!
    di contro mi è capitato un libraio svogliato e palesemente lì per qualche oscura raccomandazione: ho accompagnato mia nonna che doveva comprare un libro sul partito socialista e io essendo una capra per tutto ciò che riguarda la politica chiedo al tipo consigli e lui fa: il reparto di politica è li.
    fine del suo aiuto.. Ma insomma!!!!

    per non parlare poi dell'ignoranza di alcuni su testi fondamentali.. Non scorderò mai la scena "Scusi, cerco Diario di Anne FRank" "sì... L'autore?"
    mi sono sentita in imbarazzo per lui ahah!

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  2. Io sono con te. Ma non esistono più almeno dove vado io (l'unico della zona) nei centri commerciali non sanno neanche di cosa parli quando chiedi un libro, figurarsi un consiglio. Ormai vago da sola e mi arrangio. Secondo me, sui curriculum scrivono amo leggere stop tutta la loro cultura finisce lì. Mi è capitato, da appassionata di Dan Brown, di comprare i suoi libri e ancora mi chiedono genere fantasy -.- no ma io dico è come se mi vengono a dire Stephen King? A si quello che fa genere erotico. Quanto vorrei una vera libreria antica dove entri e sanno di cosa parli

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  3. non parliamo di librerie e librai perchè nella cittadina in cui vivo, non solo sono pochissime le librerie (e in genere sono anche edicole, perchè sanno che solo coi libri... farebbero la fame, ahia.. :((( ) ma riscontro anche io una preparazione poco pertinente ed una assoluta "incapacità" a dar consigli o rispondere a info...
    Cioè, sono più aggiornata io sulle uscite, ad es, che i librai stessi...
    Io non dico che ci vuole una laurea, ma cappero.... un minimo di passione e "so quel che faccio"...!!!

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  4. Care amiche il lavoro del libraio è una missione e si basa sull'entusiasmo, sulla passione ma anche sull'avere competenze in materia di libri.La vendita è solo l'atto finale di un processo che inizia con la scelta dei libri da proporre. Mi piacerebbe una biblioteca dove la cultura sia di casa ma non chiusa tra le pagine dei libri ma libera di dialogare con tutti attraverso le parole di un libraio che io considero "il paladino dei libri", soprattutto dei libri di autori non famosi. Purtroppo questa è una visione romantica di un lavoro che non può sottrarsi ai cambiamenti del mercato editoriale che pongono accanto al libraio "in carne e ossa" un libraio digitale con l'acquisto di libri on-line.

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  5. Sono perfettamente d'accordo su ogni parola che hai scritto, purtroppo non ho mai avuto il piacere di avere un libraio di fiducia, sono nata e cresciuta in un paesino e non c'era una libreria, ho sempre fatto da sola e acquistato per corrispondenza i miei primi libri, adesso vado nei centri commerciali, a volte perchè comunque per forza di cose devo e preferisco acquistare nei negozi online. Nei centri commerciali non chiedo nemmeno, perchè so già che sono semplici venditori, non saranno mai librai purtroppo.

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  6. Si hai ragione, tra semplici commessi e librai c'è un abisso. Peccato non avere una libreria come punto di riferimento per acquistare i libri: il fascino degli scaffali colmi di libri non ha eguali. Tuttavia l'importante è leggere quindi ben vengano i negozi on-line.

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