venerdì 26 maggio 2023

BLOGTOUR | "Labirinti" di Franck Thilliez | I 5 motivi per leggere il romanzo

“Labirinti”, in libreria per Fazi Editore dal 30 maggio, è il nuovo romanzo del re del thriller francese, Franck Thilliez. Ho aspettato con ansia questa nuova pubblicazione per scoprire un nuovo mistero nato dalla mente geniale dell’autore. “Labirinti” è un dedalo infernale lastricato di tranelli e vicoli ciechi, in cui i personaggi verranno intrappolati.

Se siete pronti a inseguire misteri e a farvi incantare da personaggi enigmatici, ecco cinque motivi per leggere “Labirinti”, un thriller che non potrete lasciare prima di aver letto l’ultima, sconvolgente, pagina.

Deve sapere che ci sono cinque protagoniste nel racconto che sto per condividere con lei. Solo donne. Scriva, è importante per il prosieguo: “la giornalista”, “la psichiatra”, “la rapita”, “la scrittrice”… Manca la quinta persona... Arriva solo in seguito, ed è la chiave di tutto.



Labirinti
Franck Thilliez

Editore: Fazi
Pagine: 334
Prezzo: € 19,00
Sinossi
Una giovane poliziotta, Camille Nijinski, si trova nello studio del dottor Fibonacci, uno psichiatra che si accinge a raccontarle una storia incredibile di cui è l’unico depositario. Si tratta della testimonianza raccolta da una paziente, la quale è stata trovata priva di sensi e di memoria in un bosco accanto al cadavere di un uomo. Camille, incaricata di seguire le indagini, ha bisogno di capire di più riguardo a questa improvvisa perdita di memoria, ma lo psichiatra ha molto altro da rivelarle. Prima di dimenticare tutto, la sua paziente ha condiviso con lui i fatti del suo passato: una storia lunga e complessa, senza dubbio la più straordinaria che Camille ascolterà in tutta la sua carriera. Le protagoniste sono cinque. Tutte donne. La giornalista, la psichiatra, la rapita, la scrittrice… E la quinta? La quinta donna è il filo del labirinto, è colei che fornirà le risposte a tutte le domande e, forse, anche una via d’uscita.



I 5 motivi per leggere il romanzo

1. Perché “Labirinti” è un rompicapo letterario, una tela nera tessuta da cinque donne pronte a giocare una partita a scacchi con il male.

Una giovane poliziotta, Camille Nijinski, si trova nello studio del dottor Fibonacci, uno psichiatra che si accinge a raccontarle una storia incredibile di cui è l’unico depositario. Si tratta della testimonianza raccolta da una paziente, la quale è stata trovata priva di sensi e di memoria in un bosco accanto al cadavere di un uomo con la faccia ridotta in poltiglia a colpi di attizzatoio. Camille, incaricata di seguire le indagini, ha bisogno di  capire di più riguardo a questa improvvisa amnesia, ma lo psichiatra ha molto altro da rivelarle. Prima di dimenticare tutto, la sua paziente ha condiviso con lui i fatti del suo passato: una storia complessa, senza dubbio la più straordinaria che Camille ascolterà in tutta la sua carriere. Le protagoniste sono cinque. Tutte donne. La giornalista, la psichiatra, la rapita, la scrittrice. E la quinta? La quinta donna è il filo del labirinto, è colei che fornirà le risposte a tutte le domande e, forse, anche una via d’uscita.

Passò la notte raggomitolata sul letto, senza chiudere occhio. Quando si accese la luce, scoprì la ragione di quella visita notturna. Su un grande foglio era disegnato un labirinto. Nella vaschetta attaccata alla lavagna c’era un pennarello nero. Una sfida. Dopo averle mostrato l’orrore, quel pazzo voleva giocare. Come ai bei vecchi tempi.

2. Perchè Franck Thilliez non si stanca mai di giocare proponendoci enigmi intricati, sorretti da ambientazioni da brivido e una tensione costante. I suoi romanzi sono puzzle diabolici in cui realtà e finzione si intrecciano in un abbraccio mortale. L’autore racconta, con grande maestria, stati d’animo e mostri provenienti dal profondo. Noi lettori diventiamo testimoni di crudeltà indicibili perché, non dimentichiamolo mai, l’umano e il disumano procedono insieme dandosi la mano. Tuttavia l’autore, come sempre, intreccia il mistero con alcune tematiche importanti come l’elettroipersensibilità: insieme di sintomi fisici e psicologici correlati alla vicinanza di campi magnetici, elettrici ed elettromagnetici. Le persone sensibili alle onde elettromagnetiche accusano  sintomi   come acufeni, psoriasi, insonnia e atroci emicranie. È il caso di Véra, la psichiatra di “Labirinti” che per vivere è costretta a rifugiarsi in una foresta sui Vosgi, dove non esistono moderni mezzi di comunicazione.

I criminali sono i volti del male, la negazione dell’umano e, in fondo, ci rassicurano, perché pensiamo di non essere come loro. Abbiamo bisogno di vedere quei volti, di stare a guardare le azioni più vergognose, per evitare di dover affrontare cosa succede in casa nostra. Ma, in realtà, siamo tutti i mostri di qualcuno.

3. Perchè se amate i labirinti mentali, questo thriller è pane per i vostri denti. Vi ritroverete proiettati in un meccanismo perfetto che vi riporterà, per i lettori affezionati come me, sulle tracce di “Il Manoscritto” e “C’era due volte” i precedenti romanzi di Thilliez. Per stuzzicare la vostra curiosità vi svelo che in “Labirinti” farà capolino una vecchia conoscenza creando uno stupefacente gioco di specchi tra i romanzi e al centro di tale macabro gioco ci sarà Julie, rapita giovanissima da un genio della scrittura, che vivrà un incubo a occhi aperti fatto di sfide con il suo carnefice. State attenti però a non perdere il filo di Arianna perché potreste incontrare il Minotauro.

4. Perchè fin dalle prime pagine la narrazione procede in parallelo tra ben quattro piani diversi. In ogni piano è collocata una storia che sembra godere di vita propria. Leggendo, capitolo dopo capitolo, mi sono ritrovata a inseguire tante facce della verità nutrita da oscure emozioni. Le protagoniste sono ingranaggi di un orologio narrativo perfetto. Thilliez apre le porte dell’universo femminile e fate attenzione a ogni pur minimo dettaglio per separare, se ci riuscirete, il vero dal falso. Vi faranno compagnia anche Lysine, una giornalista coinvolta in un’indagine iniziata con il ritrovamento di un filmino orripilante che mescola perversità e ricerca artistica. Per ampliare ancor di più la schiera delle protagoniste, Thilliez ci presenta Sofia, la scrittrice, che ha il dono, forse, di prevedere ciò che accadrà. Naturalmente saranno tutti eventi raccapriccianti, un filo rosso che attraverserà tutto il libro fino all’epilogo davvero sorprendente ma che lascia totalmente soddisfatti della lettura.

5. Perchè la Fazi, per festeggiare l’uscita nelle librerie del nuovo rompicapo del re del thriller francese Franck Thilliez, ha organizzato, in collaborazione con The Impossible Society, un’Escape Room dedicata a “Labirinti”, un’esperienza divertente e intrigante ispirata alle suggestioni e ambientazioni del romanzo. Se siete appassionati di gialli, amanti della suspense e della tensione, potrete divertirvi e mettervi alla prova, in una corsa contro il tempo, con codici, enigmi, indovinelli per trovare la “via di fuga” dal labirinto totalizzante del capolavoro do Franck Thilliez. Avrete a disposizione un’ora per vincere e uscire da questo mondo parallelo, per tornare alla realtà, grazie all’intuito, la logica e il gioco di squadra, misurando le vostre abilità di detective.

La  temporary room sarà aperta al pubblico dal 24 maggio al 31 luglio in centro a Milano (Corso di Porta Ticinese 107). Riuscirete a trovare la via d’uscita?

“Labirinti” è un thriller ipnotico e perfetto in cui perdersi. Lo consiglio a tutti coloro che amano le sfide e che vogliono scoprire chi sia la quinta donna, la chiave di tutto.



2 commenti:

  1. A giugno questo autore non mi sfuggirà, che sia con Labirinti o con una pubblicazione precedente. Ne sento parlare tanto e bene e le tue parole lo confermano 🙂
    Originale e intrigante l'iniziativa di Fazio sul labirinto 🤩
    Un caro saluto, aquila

    RispondiElimina
  2. Sì, la Fazi sa come intrigare i suoi lettori. Mi piacerebbe entrare in un' Escape Room dedicata a Labirinti :) Se vuoi assaporare al meglio i thriller di Thilliez ti consiglio di leggere per primo "Il Manoscritto", quando si deve scoprire il male è sempre meglio andare all'origine, dove tutto è iniziato. Buona lettura :)

    RispondiElimina