Buongiorno lettori e benvenuti al review party dedicato a "La Mappa Da Vinci", un intenso thriller storico firmato da
Vittoria Haziel per Newton Compton Editori. Vi svelo subito che il protagonista
occulto di questo romanzo è Leonardo da Vinci e i suoi enigmi geniali la cui
soluzione coinvolgerà una studiosa delle opere del grande Maestro, un
giornalista appassionato di esoterismo, un quadro rubato e un mistero nascosto
nella Sindone. Prima di appassionarvi ancor di più con messaggi nascosti, vi
trascrivo alcune informazioni sulla scrittrice che mi hanno incuriosita.
Haziel è lo pseudonimo di Maria Consolata Corti, pisana di
nascita, romana di adozione, torinese per predestinazione. Studiosa di Leonardo
da Vinci e della Sindone a livello internazionale, ha anticipato di anni sui
media italiani le principali intuizioni (o scoperte) di Dan Brown. Haziel è
l’acronimo di “Ho Ancora Zuzzurellanti Idee Eretiche E Libere”. Haziel è anche
il nome di un Cherubino, il suo angelo custode. Diavolo e Angelo, un mix
esplosivo in cui ora primeggia uno ora l’altro.
Lo so, siete sempre più curiosi! Apro il libro e il profeta
Malachia mi accoglie con le sue profezie.
STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 7
|
Vittoria Haziel
Editore: Newton Compton
Editore: Newton Compton
Pagine: 345
Prezzo: € 10,00
Prezzo: € 10,00
Sinossi
Dalla Basilica del Corpus Domini di Milano è stato rubato un quadro, opera del pittore Davide Vicin, che reinterpreta il Cenacolo di Leonardo da Vinci. E insieme al dipinto è sparito anche il suo autore, un artista affascinato dall'enigma della sacra sindone. All'indagine ufficiale del commissario Coppola si affianca quella di due amici, Liza, studiosa di Leonardo, e Ivan, esperto di esoterismo. In una ricerca che sembra quasi una caccia al tesoro, Liza e Ivan s'imbattono in personaggi strani e inquietanti, come una suora, autrice di una riproduzione della sindone, e un cardinale dalla condotta tutt'altro che ortodossa, e dovranno affrontare misteri, enigmi e simboli. Ogni indizio sembra condurre inesorabilmente a Leonardo. Uomini di Chiesa e squadre di polizia, realizzatori di documentari e satanisti: tutti coinvolti in una corsa per la decifrazione dei messaggi lasciati sul telo di Torino dal più grande genio di tutti i tempi...
Eli, Eli, lama sabactani?
Correva l’anno 1100 dopo Cristo. Il profeta Malachia era
stato costretto a bruciare le carte con gli avvenimenti da lui previsti. Una
copia, però, era stata nascosta per i posteri, protetta da codici accessibili
solo a spiriti eletti. Malachia aveva riportato anche l’unica frase in aramaico
pronunciata da Cristo sulla croce, in essa era celato un messaggio, un’accusa
rivolta non solo alla Chiesa di Roma, ma al mondo intero.
“La Mappa Da Vinci” è una storia ambientata ai nostri
giorni, preceduta da un prologo che ha fatto nascere in me una gran curiosità. Continuando
la lettura il coinvolgimento è stato totale. La mia avventura è iniziata nella
Basilica del Corpus Domini di Milano: un quadro, che reinterpreta Il Cenacolo di
Leonardo da Vinci, è stato rubato. Contemporaneamente sparisce anche il suo
autore. La polizia indaga, non è la sola. Anche Liza, studiosa di Leonardo, e
Ivan, esperto di esoterismo, sono coinvolti nella ricerca del pittore
scomparso. Intorno a loro, personaggi strani e inquietanti. Una suora, autrice
di una riproduzione della Sindone, e un cardinale dal comportamento fuori dalle
righe. Simboli da interpretare, enigmi, misteri, tutto conduce a Leonardo e misteriosi messaggi lasciati sul telo di
Torino dal più grande genio di tutti i tempi.
Sicuramente leggendo “La Mappa Da Vinci” non conoscerete
noia. Enigmi, rebus, anagrammi, misteri multipli vi terranno compagnia
stuzzicando le vostre “celluline grigie”. Scoprirete una reliquia che si rivela
un capolavoro dell’arte e sarete ansiosi di scoprire il messaggio celato nella
frase in aramaico pronunciata da Cristo sulla Croce. Sarà una corsa contro il
tempo per fermare una minaccia che mette a repentaglio la salvezza del mondo.
Se ancora non siete soddisfatti, il romanzo vi promette una capatina
all’Inferno con riferimento ai simoniaci “che fecero commercio con le cose di Dio”.
Una lettura sicuramente adrenalinica, coinvolgente, che
incuriosisce e affascina. Una scrittura vivace che riesce a realizzare un
feeling tra il lettore e i personaggi creando intrecci tra arte, religione e
magia. Ogni capitolo regala le tessere di un mosaico che pian piano si
ricompone e credetemi, il risultato sarà emozionante.
“La Mappa Da Vinci” è un thriller storico avvincente
realizzato con cura nei particolari. Una storia che vi porrà molti interrogativi
e vi regalerà piacevoli ore di lettura. Ho provato anch’io a risolvere rebus e
anagrammi, non sono per niente brava. Perciò vi sfido. Siete pronti a risolvere
un “rebus sindonico?”
A tutti voi, buona lettura :)
Il più grande artista è Gesù di Nazaret, se la Sindone di Torino è un suo autoritratto di natura miracolosa. Al suo interno contiene la perduta o forse solo nascosta Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci. Tramite la somiglianza del volto contenuto nell’immagine della ferita al costato della Sindone, con il volto urlante del guerriero centrale, Niccolò Piccinino della Tavola Doria che della Battaglia di Anghiari di Leonardo realizzata a Firenze a Palazzo Vecchio nel Salone dei Cinquecento, riproduce La lotta per lo stendardo. I geni hanno un intelligenza simile nel metodo, producono opere analoghe, e hanno un volto somigliante nella maturità. L'autoritratto di Leonardo ricorda il volto sindonico. Cfr. ebook/kindle. La Sindone di Torino e le opere di Leonardo da Vinci: analisi iconografica comparata.
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