lunedì 3 agosto 2015

RECENSIONE | "Nessuno sa di noi" di Simona Sparaco

Carissimi lettori spero che le vostre vacanze stiano procedendo nel migliore dei modi :) Il caldo continua a torturarmi e io, per non farmi mancar nulla, ho scelto di leggere “Nessuno sa di noi” di Simona Sparaco, un romanzo intenso, drammatico che tratta un tema complesso che riguarda la vita e la morte. Alcune volte ci troviamo davanti a scelte dolorose, scelte in cui lasciamo un po’ del nostro cuore e di cui conserveremo una cicatrice indelebile.

Nessuno sa di noi
Simona Sparaco

Editore: Giunti 
Pagine: 256
Prezzo: € 12,00

Sinossi: Quando Luce e Pietro si recano in ambulatorio per fare una delle ultime ecografie prima del parto, sono al settimo cielo. Pietro indossa persino il maglione portafortuna, quello tutto sfilacciato a scacchi verdi e blu delle grandi occasioni. Ci sono voluti anni per arrivare fin qui, anni di calcoli esasperanti con calendario alla mano, di "sesso a comando", di attese col cuore in gola smentite in un minuto. Non appena sul monitor appare il piccolo Lorenzo, però, il sorriso della ginecologa si spegne di colpo. Lorenzo è troppo "corto". Ha qualcosa che non va. "Nessuno sa di noi" è la storia di un mondo che si lacera come carta velina. E di una donna di fronte alla responsabilità di una scelta enorme. Qual è la cosa giusta quando tutte le strade portano a un vicolo cieco? Che cosa può l'amore? E quante sono le storie di luce e buio vissute dalle persone che ci passano accanto? Come le ricorderanno le lettrici della sua rubrica e le numerose donne che incontra sul web, Luce non è sola.



STILE: 8 | STORIA:  8 | COPERTINA: 7

Siamo tutte qui. 

Ognuna con il proprio trofeo, più o meno in evidenza, e la cartella clinica sottobraccio. Tutte ordinatamente sedute, come a scuola per un richiamo dal preside. Qualcuna sfoglia una rivista, con l’espressione vaga e compiaciuta di chi sa che la passerà liscia. Qualcun’altra, invece, se ne sta a testa bassa, con le mani serrate in un intreccio nervoso. Come se dietro quella porta color pastello ci fosse davvero la minaccia di un’espulsione. 

Siamo tutte madri nell’attesa di un’ecografia.

Luce e Pietro sono in attesa del loro primo figlio, tutto è pronto: la cameretta, il corredino, i giochi attendono colui che porterà finalmente la vera felicità. Aspettano Lorenzo.

Durante una delle ultime ecografie di controllo, appena il monitor presenta l’immagine del piccolo Lorenzo, il sorriso della ginecologa si spegne improvvisamente. Qualcosa non va. Lorenzo è “troppo corto”, la sua crescita presenta preoccupanti anomalie.

Crolla il mondo intorno a Luce e Pietro che non si fermano davanti ai primi sospetti. Vengono interpellati famosi medici e la diagnosi arriva crudele e devastante: Displasia scheletrica.

Passare dal paradiso all’inferno è un attimo per Luce e Pietro che ora dovranno prendere una decisione irrevocabile, una decisione che strazia il cuore e che cambierà per sempre le vite di tutti. Cosa fare quando non ci sono possibilità di cura, quando la nascita è già una condanna a morte a breve termine?

“Nessuno sa di noi” è il racconto di un dolore che travolge, è la struggente storia di Lorenzo che non conoscerà mai il caldo abbraccio dei suoi genitori. Luce e Pietro dovranno affrontare mille difficoltà, si sentono soli e persi nei meandri della burocrazia.

Leggere questo libro vuol dire percorrere, pagina dopo pagina, un percorso tortuoso che affligge e commuove. Si passa dalla gioia iniziale, per una nascita imminente, a una profonda malinconia nel vedere i bei momenti svanire nel baratro di una diagnosi tremenda. La vita dona, la vita toglie.

Il destino crudele avvolge in un sudario di dolore Luce e Pietro che dovranno affrontare l’aborto terapeutico che in Italia è possibile solo entro la ventitreesima settimana. Per loro non è più possibile avendo superato tale limite di tempo, devono andare in un altro Paese. Sceglieranno Londra per dire addio al loro bambino.

“Nessuno sa di noi” è un libro che coinvolge emotivamente, che ci pone davanti al dolore di una scelta che nessuno può giudicare. Simona Sparaco ha mostrato molto coraggio nel raccontare una storia che nasce da un tema di cui, ancor oggi, non si parla molto. Il titolo del romanzo sottolinea perfettamente la solitudine che le coppie devono affrontare quando si trovano davanti a queste scelte così dolorose. Luce si sente sola pur avendo vicino un marito che la sostiene e vive con lei ogni momento di questa tragedia. Luce vive i suoi dubbi, la paura, l’isolamento. Si sente colpevole come se fosse stata lei la causa della malattia del suo bambino, si chiude nel suo dolore, si annulla nel buio della disperazione. Anche l’amore per Pietro vacilla sotto il peso di un dramma immane. Poi pian piano il dolore  si trasforma in un ricordo da custodire gelosamente nel cuore. Lorenzo è sempre con i suoi genitori, nelle piccole cose, negli occhi di ogni bambino, nella carezza di una madre. Dopo il buio che Lorenzo aveva lasciato, “a poco a poco è rispuntata la luce.” Nella vita non ci sono certezze, vivere è un percorso a ostacoli, nessuna promessa. Il coraggio di andare avanti è retto dalla speranza. Osservare “il mondo da una stella” ci mette al riparo dalla sofferenza, nulla si può fare perché si è troppo distanti, chiusi nel nostro mondo ultimo baluardo per salvare la nostra anima. Ma ciò non può durare, ritornare a “vivere”, lasciare “la nostra stella” è un atto di coraggio.
Mio figlio non ha mai incontrato il mio viso, e se fosse nato, forse, non mi avrebbe neanche riconosciuta. La mia carezza è stata un ago che gli ha tolto il respiro, e il mio latte usciva al richiamo di pianti sconosciuti per andare sprecato in un reggiseno che non ho mai indossato. Ma è da me che è partito, e dentro di me si è fermato. 
E’ dalle madri che sempre partiamo, ed è alle madri che sempre torniamo, una volta concluso il viaggio.

“Nessuno sa di noi” è una lettura intensa che vi farà provare una miriade di emozioni e vi lascerà con il cuore in subbuglio. Nessuno vorrebbe mai trovarsi davanti a scelte così dolorose, purtroppo succede e dovremmo dare più spazio a queste tematiche. L’aborto non è un tabù, parlarne può aiutare molte donne che da sole devono affrontare un momento doloroso della loro vita.

15 commenti:

  1. Un po' di tempo fa mi avevano consigliato "Se chiudo gli occhi" della stessa autrice.
    Ma dalla tua recensione e dalla trama mi sembra di capire che anche questa si rivelerebbe una lettura molto intensa.

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    1. Ho intenzione anch'io di leggere "Se chiudo gli occhi", mi piace il modo in cui la scrittrice si occupa di temi forti :)

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  2. un tema difficile da trattare con sensibilità... Ho letto un altro libro della Sparaco e mi aveva colpito proprio la sua scrittura intensa che coinvolge molto emotivamente; ho letto altri pareri di Nessuno sa di noi e tutti positivi. Credo sia proprio una lettura che merita, anche se la rimanderò ad un momento in cui sarò più "disposta" per l'argomento...

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    1. L'aborto terapeutico è un tema complesso che rimane nell'ombra, le donne costrette ad affrontare atroci decisioni si sentono sole, si sentono in colpa, si vergognano. Ben vengano, quindi, libri che affrontando tali tematiche offrono la possibilità di parlarne. Un saluto.

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  3. Adoro Margaret Mazzantini e i suoi libri sono così intensi e struggenti che potrei paragonarli ad un pugno allo stomaco...e io la adoro...questo libro lo voglio leggere, sono convinta che piacerà.

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    1. Io non conoscevo la scrittrice Simona Sparaco, ho letto il suo libro incuriosita dalle tante opinioni positive. Pur trattando un tema difficile mi è piaciuto tanto il messaggio di speranza che traspare alla fine del romanzo :)

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  4. Mamma mia, mi sono scese le lacrime con la tua recensione. Dev'essere devastante. Non so se sarei in grado di affrontarlo, certi temi mi spaventano, forse sono solo codarda, come lo struzzo che nasconde la testa nella sabbia. Non si scappa dalla realtà, e l'autrice ha avuto coraggio. Il tuo commento è molto molto bello

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    1. Il coraggio è importante per affrontare queste tematiche dolorose e angoscianti. Occorrono più informazioni, la possibilità di un sostegno psicologico. La donna non deve sentirsi in colpa, purtroppo, come tu dici, dalla dura realtà non si scappa.

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  5. Letto tempo fa e apprezzato enormemente, nonostante il solco dolore che ti scava dentro, pagina dopo pagina. Davvero intenso e poetico.

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    1. E' impossibile leggere questo romanzo e non lasciarsi coinvolgere dalla forte emozione che ogni pagina ispira.

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  6. Questo sì che è un romanzo impegnativo: non per il numero di pagine, ma per l'intensità e il carico emozionale che porta con sé. Spero di leggerlo presto, anche se so che non sarà una passeggiata!

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    1. Sicuramente leggere questo libro non è una passeggiata ma bisogna affrontare anche temi così forti.

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  7. Bellissima recensione.. Non vedo l'ora di iniziarlo :)

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  8. Lo sto leggendo ora, e più che il racconto terribile e devastante di un 'aborto' necessario è il racconto ineguagliabile di chi sia una madre. Lo è prima di concepirlo, lo è mentre lo abortisce, lo sarà anche se non dovesse avere una seconda possibilità. Ho due figli sani e leggere questo libro per me ha significato abbracciare in un'istante tutte le donne del mondo, cogliendone la grandezza.

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