Carissimi lettori, in questi giorni ho letto un romanzo sconvolgente che narra
una storia vera: gli omicidi di Wineville commessi negli anni Venti del
Novecento. I protagonisti sono Gordon Stewart Northcott e Sanford Clark, zio e
nipote, il malvagio e la vittima. Il libro in questione è “Lunga è la notte” di Anthony Flacco con Jerry Clark,
traduzione di Sara Puggioni, edito da Piemme Voci.
Autori: Anthony Flacco e Jerry Clark
Editore: Piemme
Pagine: 314
Prezzo: € 10,50 (cartaceo)
Sinossi: Sanford Clark ha tredici anni e vive in Canada nei primi anni '20. E un bravo ragazzino senza troppi grilli per la testa e francamente non capisce per quale motivo sua madre Winnie insista perché si trasferisca -io CaMfornk con il fratello di lei, lo zio Stewart, intenzionato ad avviare un'attività di allevamento di polli. Sanford parte a testa bassa, con le parole di sua madre che ancora gli frullano nella mente: "Vedrai sarà un'avventura, andrai a scuola, ti divertirai...". Ma la California non sarà la terra promessa, solo un luogo solitario e ostile, dove il vero volto dello zio Stewart, attraente come un divo di Hollywood" rivelerà la sua natura deviata. Sanforel diventa uno schiavo costretto a lavorare senza sosta. Maltrattato, sottoposto a ogni sorta di sofferenze e umiliazioni, si dovrà confrontare con il cuore nero e violento dello zio. Un essere dall'animo guasto e degenerato che lo rende complice di brutali atti di ferocia. Il ranch diventa per Sanford una prigione fisica e mentale, dove senso di colpa, abbrutimento e sopraffazione non gli danno tregua. Scampato fortunosamente a un destino segnato, Sanford dopo anni di lotta per sconfiggere i demoni riuscirà ad affrancarsi dal passato. Dimostrando che un'anima può mantenersi candida anche attraversando le fiamme dell'inferno.
Avevo appena compiuto diciassette anni quando mio padre mi rivelò il suo passato, terribile nei suoi dettagli raccapriccianti. Le sue parole sconvolsero completamente la mia vita. Quelle descrizioni erano così vivide che le scene mi rimasero scolpite nella memoria per sempre.
Quella sera faceva freddo. Eravamo in automobile, in teoria per andare a una partita di hockey disputata dalla squadra locale, quando a un certo punto lui accostò e disse che aveva bisogno di parlarmi. Mi chiesi se mi fossi cacciato nei guai. Lasciò il motore acceso, ma ben presto i finestrini si appannarono mentre mi rivelava di avermi voluto con sé quella sera perché c’erano delle cose che doveva dirmi, cose che mio fratello adottivo era troppo piccolo per ascoltare.
Esordì con un sospiro, segno che stava per dire qualcosa che non avrebbe voluto dire. Quando alla fine parlò, la sua voce era esitante e sommessa, una voce che non avevo mai udito. - Devo dirti delle cose.
Inizia così questo libro che narra una storia avvincente fin
dalle prime pagine. Una storia che ci mostra l’inferno in terra: non si può
scappare se il tuo carceriere è un demone in carne e ossa, un demone sadico e
feroce.
Sanford Clark, tredici anni, avvertì una fitta allo stomaco quando capì che sua madre lo stava davvero mandando via. Tenne gli occhi abbassati cercando di controllare il respiro, il cervello paralizzato dalla notizia appena ricevuta.
Sanford è un ragazzino che vive in Canada nella metà degli
anni ’20. Sua madre Winnie ha deciso di
mandarlo in California con lo zio Stewart per avviare un’attività di
allevamento di polli. Ben presto le mille promesse fatte dallo zio si
trasformano in maltrattamenti, sevizie, umiliazioni. Lo zio Stewart porterà il
nipote a vivere in un luogo solitario e ostile dove mostrerà la sua natura
deviata. A Stewart non basta aver reso
Sanford uno schiavo, lo vuole annullare nell’animo rendendolo complice di
brutali atti di violenza. Il ranch diventa un inferno di torture e uccisioni.
Il giovane Sanford si ritrova da solo con un uomo dal cuore nero che lo spinge
nelle tenebre di una vita che diventa solo una lunga interminabile tortura. Ma
pur subendo indicibili violenze Sanford si rifiuta di pensare a se stesso come
a un criminale. La vergogna gli impedisce di parlare, di scappare, di
denunciare le violenze: se non l’avesse detto a nessuno allora sarebbe stato
come se non fosse successo nulla. Sanford legato da catene invisibili, complice
per puro spirito di sopravvivenza, sopporta l’insopportabile fino a quando la
necessità della “pace interiore” diventa più forte della voglia di vivere. Sarà
dura ma Sanford riuscirà a cambiare il suo destino dimostrando che
un’anima può mantenersi candida anche attraversando le fiamme dell’inferno.
“Lunga è la notte” è il racconto sofferto di un’atroce
verità: l’assassinio di molti bambini rapiti e abusati. E’ un romanzo potente e
intenso che provoca nel lettore forti emozioni come rabbia, angoscia,
tristezza.
Scopriremo, tra le pagine mozzafiato, il lato oscuro della vita e
tutto sarà ancor più terribile perché è la storia vera di un ragazzino che non
si è arreso al Male e per continuare a vivere, si è cucito addosso “una corazza
di cicatrici”, per affrontare il suo lungo percorso di recupero. La figura
devastante della storia è Northcott, lo zio malvagio che gode della sofferenza
altrui. Nella interessantissima postfazione, che vi consiglio di
leggere, del dottor Michael Stone, è ricostruita la personalità malvagia del
killer. Viene poi analizzato anche l’ambiente familiare: sia lo zio che il
nipote avevano madri che avevano subito violenza. I padri, come scrive il
dottor Stone, erano entrambi sottomessi alle moglie e indifferenti verso i
figli. Tuttavia alla ferocia di Northcott si contrappone la bontà di Sanford.
Vi consiglio vivamente questo libro che vi coinvolgerà
dandovi vari temi di riflessione. L’uomo è un mondo misterioso capace di
brutture impensabili e bontà illimitata. In molti casi l’una esclude l’altra
anche se la distinzione non è sempre così netta.
Lo scrittore Anthony Flacco, per ricostruire questa storia
vera, si è avvalso dell’aiuto di Jerry Clark, figlio adottivo di Sanford. La
vicenda è alla base del film Changeling di Clint Eastwood.
“Come può un ragazzo attraversare tenebre tanto profonde e mantenere viva la luce? Questa è una grande storia che andava raccontata.”
-Eastwood
mi hai incuriosito davvero tanto!!! mi piacciono i libri tratti/basati da/su storie vere!
RispondiEliminaCara Angela hai proprio ragione. La realtà è un romanzo in perpetua formazione :)
EliminaSento che per quanto sarà una lettura dolorosa, non posso non farla. Sono sicura che non mi lascerà indifferente!!
RispondiEliminaE' impossibile rimanere indifferenti davanti a tanta sofferenza. Sarà sicuramente una lettura emozionante :)
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