giovedì 12 dicembre 2024

RECENSIONE | "Spinascura" di Federica Frezza e Martina Peloponesi

Federica Frezza e Martina Peloponesi, entrambe appassionate di misteri e di cronaca nera, sono le creatrici del podcast di true crime italiano Bouquet of Madness che tratta in particolare casi misteriosi e irrisolti.

"Spinascura" (Mondadori) è il loro primo romanzo, un giallo tagliente che ha le atmosfere del thriller e un thriller appassionante che ha i meccanismi del giallo. Il lettore sarà spettatore di un male oscuro che travolge e uccide.


STILE: 7 | STORIA: 7 | COVER: 8
Spinascura
Federica Frezza e Martina Peloponesi

Editore: Mondadori
Pagine: 416
Prezzo: € 20,00
Sinossi

A Spinascura, come negli altri paesini sparpagliati per l'Emilia, non cambia mai niente. Quando hanno aperto un discount la gente ne ha discusso per settimane. Non si può avere fretta a Spinascura. Qui il tempo è distorto e sembra impossibile staccarsi da quell'abbraccio che, a volte, diventa una morsa come la nebbia che stringe la Bassa. Tutti sanno tutto di tutto e di tutti. Niente potrà mai prenderti di sorpresa. Tranne il cadavere di una giovane ragazza abbondonato sull'argine del fiume. Suicidio? Cocktail di droga e alcol? Nessuno vuole credere che sia un omicidio. Nessuno tranne Alma e Dalia. Alma prima di conoscere Dalia si sentiva sola, nonostante il suo bar il Glicine sia il centro dei pettegolezzi e delle maldicenze che animano Spinascura. E anche Dalia prima di Alma si sentiva sconfitta: ha dovuto lasciare Milano per fare la tanatoesteta nell'agenzia funebre di famiglia abbandonando sogni e futuri possibili. Alma e Dalia sono due solitudini destinate a incontrarsi grazie alla morte. Perché entrambe avvertono la violenza strisciante e infida che alimenta l'apparente tranquillità di Spinascura, loro due l'hanno subita sulla loro stessa pelle, ma questa volta non accetteranno che la verità venga coperta per non turbare la placida ipocrisia del paese: devono trovare il colpevole, costi quel che costi. "Spinascura" è un giallo tagliente che ha le atmosfere del thriller e un thriller appassionante che ha i meccanismi del giallo. Una storia che si immerge in un male oscuro, sotterraneo e viscerale. Un male che ti trascina giù per non lasciarti andare via, un male di cui tutti siamo spettatori.





I pochi che hanno assistito alla macabra scena si riconoscono subito. Hanno lo sguardo perso, velato, e anche il loro passo ciondolante è una conseguenza dell'orrenda visione. La loro unica colpa è stata essere usciti troppo presto quella mattina. In poco tempo i carabinieri avevano cordonato la scena e si erano assicurati di coprire tutto per evitare che altri vedessero il corpo martoriato, ma Spinascura è una cittadina della Bassa. C'è sempre qualcuno che guarda.

Come in tutti gli altri paesini sparpagliati per l'Emilia, anche a Spinascura non cambia mai niente. Quando hanno aperto un discount la gente ne ha discusso per settimane. Il tempo è distorto qui, sembra impossibile staccarsi da quell'abbraccio che, a volte, diventa una morsa che stringe la Bassa. Non si può avere fretta. Tutti sanno tutto di tutti a Spinascura. La quiete viene spazzata via con il ritrovamento del cadavere di una giovane ragazza abbandonato sull'argine del fiume. Suicidio? Cocktail di droga e alcol? Nessuno vuole credere che sia un omicidio. Nessuno tranne Alma e Dalia.

Alma prima di conoscere Dalia si sentiva sola, nonostante il suo bar il "Glicine" sia il centro dei pettegolezzi e delle maldicenze che animano Spinascura. E anche Dalia, prima di Alma, si sentiva sconfitta: ha dovuto lasciare Milano per fare la tanatoesteta nell'agenzia funebre di famiglia abbandonando sogni e futuri possibili.

Alma e Dalia sono due solitudini destinate a incontrarsi grazie alla morte. Entrambe sentono che l'apparente tranquillità di Spinascura nasconde una violenza strisciante e infida. Le ragazza non accetteranno che la verità venga coperta per non turbare la placida ipocrisia del paese. Bisogna trovare il colpevole, costi quel che costi.

"Spinascura" è un romanzo che rivela la complessità umana, la difficile ricerca della verità, le debolezze di una società che appare sospesa nel tempo. Le vicende oscure prendono vita in una storia nera narrata con una prosa intensa che indaga i meccanismi della psiche umana che separano realtà e ossessione, potere e devozione. Indaga un male che trascina nel baratro e le sue conseguenze sono visibili a tutti. Tra segreti, manipolazioni e intrecci amorosi non vedi l'ora di scoprire cosa accadrà. La trama si sviluppa in modo lineare in un'erosione lenta ma continua delle apparenze. A smuovere le acque ci pensa un variegato panorama di personaggi ambigui e misteriosi, che vengono descritti portando alla luce i loro aspetti più intimi, segreti e tormentati. Tutti nascondono qualcosa agli altri, a volte, a se stessi.

Alma ha trascorso, fin da piccola, le sue vacanza estive a Spinascura a casa della nonna. Oggi Alma è subentrata, dopo la morte della nonna, nella gestione del bar Glicine.

Dalia, riservata e taciturna, ha rinunciato ai suoi sogni, ha lasciato Milano ed è tornata in paese. Lavora nell'impresa funebre di famiglia, in qualità di tanatoesteta: il suo compito è molto delicato perché deve fare tutto il possibile per presentare la salma nelle migliori condizioni, attenuando i segni lasciati dalla morte. Dalia ha un particolare interesse per la cronaca nera.

Syd, tornato da poco a Spinascura, è un ragazzo malvisto dagli abitanti del paese a causa del passato della sua famiglia. É timido e insicuro, la sua difesa è la fuga.

Il brigadiere Cesare Mancini che, in cerca di tranquillità, si è trasferito a Spinascura dalla grande città. Sicuramente non si aspettava di dover indagare su un caso complicato dove aleggiano le inquietanti ombre delle organizzazioni criminali, dei traffici illegali o di misteriose sette sataniche.

Si procede avendo come sfondo i pettegolezzi del paese, i segreti inconfessati di una certa provincia e i tentativi di depistaggio. Per arginare questa deriva vengono messi in campo temi importanti come l'amicizia, la lealtà e la capacità di affrontare scelte difficili senza trasgredire la moralità.

Spinascura affronta anche il tema della stampa sempre pronta a creare, con i suoi articoli, false piste e a trasformare persone innocenti in potenziali mostri. I drammatici eventi richiamano reporter senza scrupoli, uno in particolare è davvero detestabile, che vanno a caccia di testimonianze nel paese per poi scrivere articoli deliberatamente manipolati per alimentare l'interesse morboso del pubblico. Il mondo dell'informazione deve evitare il sensazionalismo, la manipolazione delle informazioni e deve invece fornire informazioni accurate ed equilibrate nel rispetto della privacy e della dignità umana.

"Spinascura" è un romanzo che racconta con inquietante vividezza le dinamiche oscure che legano gli abitanti della cittadina. Perchè a Spinascura ciò che appare non è mai la verità e nessuno si rivela per ciò che è. La cittadina con i suoi vicoli, la piazza, il bar, la chiesa, diventa una protagonista del romanzo, una prigione emotiva in cui sono intrappolati alcuni personaggi.  

Le autrici riescono molto bene a intrecciare le varie storie con una piacevole staffetta tra passato e presente. Il tutto è reso reale con una vivida descrizione della vita in paesino di provincia dove gli anziani ti chiedono a che sei figlia/o per poterti inquadrare nel tessuto sociale.

Per essere il primo romanzo, Federica e Martina, hanno fatto un bel lavoro e spero di leggere altri loro lavori. Magari un sequel di "Spinascura" che, a mio parere, potrebbe riservare ancora mille torbide sorprese. Brava Federica. Brava Martina.

giovedì 5 dicembre 2024

RECENSIONE | "Pranzo al Gotham Cafè" di Stephen King, Javier Olivares

Stephen King, il maestro della narrativa fantastica e horror, è tornato in libreria il 12 novembre con "Pranzo al Gotham Cafè" (Sperling & Kupfer, traduzione di Giusi Barbiani). Si tratta di un racconto lungo impreziosito dalle illustrazioni dell'artista spagnolo Javier Olivares, disegnatore e illustratore, premiato nel 2015 col National Comic Award per l'opera Las Meninas.


STILE: 7 | STORIA: 7 | COVER: 8
Pranzo al Gotham Cafè
Stephen King, Javier Olivares

Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 96
Prezzo: € 18,90
Sinossi

Un uomo di nome Steve Davis un giorno torna a casa e trova un biglietto da parte della moglie, Diane, che lo informa freddamente di averlo lasciato e che intende divorziare da lui. La sua partenza spinge Steve a smettere di fumare, ma ciò lo porta a soffrire di astinenza da nicotina. Quando l'avvocato della donna, William Humboldt, lo chiama per organizzare un incontro per discutere i termini del divorzio e propone un pranzo al Gotham Café, Steve accetta. La disperazione provocata dall'astinenza e dalla presenza della ex è quasi insopportabile, ma tutto ciò è niente in confronto agli orrori che lo attendono nell'esclusivo ristorante di Manhattan...





Basta un attimo perché un pranzo tranquillo diventi il peggiore degli incubi.

Un uomo di nome Steve Davis un giorno torna a casa e trova un biglietto da parte della moglie, Diane, che lo informa freddamente di averlo lasciato e che intende divorziare da lui. Da quel giorno Steve smette di fumare, ma ciò lo porta a soffrire di astinenza da nicotina. Quando l'avvocato della donna, William Humboldt, lo chiama per organizzare un incontro per discutere i termini del divorzio e propone un pranzo al Gotham Café, Steve accetta. La disperazione provocata dall'astinenza e dalla presenza della ex è quasi insopportabile, ma tutto ciò è niente in confronto agli orrori che lo attendono nell'esclusivo ristorante di Manhattan.

Steve accetta l'incontro perché spera in una riconciliazione con la moglie, in un barlume di speranza per salvare il suo matrimonio. Tra pietanze avvelenate e presenze spettrali, l'uomo si ritrova intrappolato in una trappola mortale e dovrà lottare per sopravvivere. Ma perché Diane ha chiesto il divorzio? Se volete scoprire la verità nascosta dietro l'abbandono di Diane, non dovete far altro che varcare la soglia del Gotham Café. Riuscirà Steve a sfuggire all'incubo del malefico ristorante e a ricostruire la sua vita?

La genesi del Racconta Stephen King:

Un giorno, a New York, sono passato davanti a un ristorante molto raffinato. All'interno, il maitre stava accompagnando al tavolo una coppia. I due litigavano. Il maitre ha incrociato il mio sguardo e mi ha strizzato l'occhio con un cinismo inimmaginabile. Sono tornato al mio albergo e ho scritto questo racconto mettendo in primo piano non solo il comportamento folle del maitre ma soprattutto il rapporto esasperato tra i due coniugi. A modo loro, sono più matti di lui. E di gran lunga.

Quando si legge uno scritto di Stephen King, non importa se sia un romanzo o un racconto, occorre sempre esser pronti a tutto. Mai dare nulla per scontato ben sapendo che King è un maestro nel trasformare le normali situazioni conflittuali della vita in momenti di terrore. Una storia psicotica, dai toni cupi, resa più intensa dalle immagini di Olivares che riescono a catturare e a trasmettere le sfumature più inquietanti della storia. Un semplice pranzo, forse con piatti un po' troppo al sangue, genera un mix di follia, thriller e orrore, una montagna russa di emozioni, un menù che nutre l'immaginazione dell'autore e nostra.

La lettura di questo racconto vi porterà a riflettere su ciò che non viene esplicitamente detto ma fa capolino tra le righe come la follia che si annida spesso nella vita coniugale.  

"Pranzo al Ghotam Café" è già uscito in Italia nel 2002 nella raccolta "Tutto è fatidico", quattordici storie nere pervase di paura e angoscia, ma anche di macabro sarcasmo e un velo di malinconia.

Strenna perfetta per i Fedeli Lettori di King e ricordate: se siete invitati a pranzo siate gentili ma decisi e rifiutate l'invito.

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