martedì 27 settembre 2016

RECENSIONE | "Ninni, mio padre" di Roberto Sapienza con Vittorio De Agrò

Carissimi lettori, ecco la recensione di un libro che mi ha coinvolta emotivamente e mi ha fatto riflettere sul difficile rapporto tra padri e figli.


Ninni, mio padre
Roberto Sapienza con Vittorio De Agrò

Editore: Autopubblicato
Pagine: 175
Prezzo:  € 0,99 ebook | € 16,00 cartaceo

Sinossi: In una serata di novembre, Roberto è davanti al computer, cercando di iniziare a scrivere un libro su suo padre Carmelo, deceduto vent'anni prima. Improvvisamente, sotto forma di un' entità incorporea, il padre gli si palesa con l'intento di mostrargli il proprio passato nei minimi dettagli: dall'infanzia, segnata da una tragedia familiare, dai successi e delusioni nello studio, in politica e in famiglia, fino al termine della sua vita, a causa di un male incurabile. Da quelle immagini, tra Roberto e suo padre, nasce un confronto dialettico segnato da forti emozioni e da animati contrasti che rivelano visioni discordi e sedimentate incomprensioni. Dopo il serrato dialogo che li coinvolge fino all'alba, Carmelo tornerà nella sua dimensione con una maggior consapevolezza riguardo alle conseguenze dei suoi atteggiamenti nella vita terrena? E Roberto, dopo quell'intensa e straordinaria chiacchierata notturna, riuscirà a scrivere quel libro su suo padre?

STILE: 8 | STORIA: 8 | COPERTINA: 7

In questi anni mi sono chiesto chi fosse davvero Carmelo Sapienza: l’uomo che mi ha insegnato a guidare la macchina a tre ruote, un suo regalo, in mezzo al traffico di Roma; che ha organizzato la festa a sorpresa a scuola, chiudendo spesso un occhio sulle mie magagne nello studio e sui fastidi procurati; che ha regalato a Massimo la moto d’acqua; che guardava Claudio, il figlio minore, con gli occhi bagnati di tenerezza e, pur di vedere i figli felici, percorreva migliaia di chilometri in auto per portarli in tutti i parchi giochi d’Italia? O era l’uomo delle urla, delle ossessioni e dei litigi?
A parlare in questo modo è Roberto nel tentativo di iniziare a scrivere un libro su suo padre Carmelo, deceduto vent’anni prima. Improvvisamente, sotto forma di entità incorporea, il padre si manifesta a Roberto con l’intento di mostrargli il passato nei minimi particolari. Roberto diventa spettatore privilegiato dell’intera vita del padre iniziando dall’infanzia, segnata da un evento drammatico che ha coinvolto la famiglia, dai successi nello studio e dalle delusioni in ambito professionale, politico e familiare. Fino all’epilogo della sua vita a causa di una malattia incurabile. Attraverso le immagini del passato Roberto può comprendere le mille sfaccettature del carattere paterno. Finalmente Roberto e Ninni, com’era familiarmente chiamato Carmelo Sapienza, hanno la possibilità di confrontarsi in un colloquio ricco di emozioni e contrasti che nascono dalle loro differenti visioni della vita. Roberto e suo padre hanno a disposizione una notte per avere un sincero e risolutivo chiarimento.

“Ninni, mio padre” è un’emozionante storia di ricerca alla scoperta di chi fosse stato davvero Carmelo Sapienza. Ho avuto la sensazione di entrare in punta di piedi in un mondo familiare basato su vivide emozioni. Ho conosciuto i componenti della famiglia, le loro vite, le scelte lavorative, i rapporti tra genitori e figli, i rapporti tra coniugi. È stato come aprire una finestra su un panorama di relazioni, sentimenti, scelte e delusioni.

http://i.imgur.com/MzH2Vad.pngCarmelo Sapienza, giurista e avvocato, ci guida attraverso i momenti salienti della sua vita. Uomo dall’apparente sicurezza, nasconde un animo sensibile e fragile. Le sue molteplici passioni (macchine, cinema, politica) sono, con lui, avare di soddisfazioni. In genere tutta la sua vita pubblica è avara di soddisfazioni, solo nella sua famiglia Carmelo trova un po’ di serenità e stabilità. La vita di Ninni è costellata da eventi tragici, delusioni, tradimenti. Nel settembre del 1989 lascia la Sicilia portando la moglie e i tre figli a Roma. La sua non è una fuga da Catania ma una consapevole scelta di vita.

Carmelo è stato un uomo orgoglioso e testardo, ha fatto tutto ciò che poteva per rendere felici i figli. Ma è anche l’uomo delle urla, delle ossessioni, dei litigi. Ha inseguito sogni, subito delusioni, sottratto tempo e affetto alla sua famiglia senza capire le esigenze degli altri. Quando un brutto male pone fine alla sua vita, rimane in Roberto il dubbio di averlo deluso anche in punto di morte.


Tenero ed emozionante il confronto tra Roberto e suo padre da cui traspare un grande amore anche se i due uomini avevano diverse visioni del mondo e della vita.

“Ninni, mio padre” è un racconto che sfida il tempo, mette insieme i ricordi, ricostruisce eventi scavando nel profondo dei cuori. Roberto Sapienza usa la penna come un bisturi e traccia una linea sottile che congiunge passato e presente. Una ricostruzione dettagliata in cui i sentimenti sono sempre presenti.

Ho molto apprezzato la capacità dell’autore di far scaturire dalla prosa immagini vivide e coinvolgenti. La realtà è sempre descritta con precisi riferimenti anche al momento storico, economico e politico che investe la Sicilia, terra amata ma ricca di contraddizioni. Ogni evento è analizzato in un vortice di gioie, dolori e delusioni. La voglia di cambiamento, l’entusiasmo con cui ha sempre affrontato la vita, fanno di Carmelo un uomo che guardava la vita con gli occhi fiduciosi di un ragazzo.

Il finale ha una vena di malinconia ma guarda anche al futuro con speranza e orgoglio. I sogni non svaniscono nel tempo, non hanno età, si rincorrono nascondendosi e facendo capolino nei momenti più impensabili. Come l’amore tra un padre e un figlio, amore che rimarrà sempre presente nei loro cuori a testimonianza di un rapporto profondo e sincero.

1 commento:

  1. sembra un romanzo molto intenso, o almeno questo traspare dalla tua recensione. metto in lista :D

    RispondiElimina