A volte succede di leggere un libro e continuare a
rifletterci su anche quando si è giunti all’ultima pagina. Per una lettrice,
come me, appassionata di thriller, il finale è fondamentale per decretare il
successo o meno di un romanzo. Ma se il finale non c’è?
Se il finale è aperto
alle riflessioni e considerazioni personali?
Allora succede di diventare parte
attiva del romanzo interagendo con la storia e con i personaggi. E’ questo ciò
che ho provato leggendo
“Piccole Storie Oscure” di Tina Caramanico,
Editore Zerounoundici.
Autrice: Tina Caramanico
Genere: Narrativa
Editore: Zerounoundici
Pagine: 120 p.
Prezzo: €13,70
Trama:
Tra horror e noir, in queste piccole storie oscure (alcune del tutto inedite, altre reduci da premi letterari e contest sul web) conoscerete vittime decisamente pericolose, morti che parlano, mostri apparentemente innocui e feroci assassini che ci somigliano forse troppo.
Questo libro è costituito da brevi racconti che
hanno un denominatore comune: sembrano vere!
Ogni storia ha un ritmo serrato, niente preamboli,
nessuna perdita di tempo. L’autrice entra subito nel vivo degli avvenimenti,
non c’è alcuna presentazione dei personaggi, le ambientazioni sono prive di
descrizioni. La parola è diretta, tagliente e penetrante come un bisturi
emozionale che segna la cute di vittime e carnefici.
Ma attenzione, i ruoli non sono così netti a volte il carnefice non è colui che compie l’azione delittuosa perché dietro a ogni folle gesto c’è un perché. Nessuna giustificazione, solo un’analisi spietata di una società che indossa una maschera per celare l’orrore dei suoi comportamenti. Leggendo i racconti mi è sembrato di assistere a una pioggia di meteoriti che lasciano un segno ben evidente del loro passaggio. La scrittrice ci mette un attimo a catturare l’attenzione del lettore: tra le pagine di questo libro potrete trovare morti che parlano, vittime pericolose, uomini e donne dall’aria apparentemente normale ma che in realtà sono feroci assassini. Tutti hanno una caratteristica che gela il sangue: ci somigliano.
Tina Caramanico ha scritto queste 12 storie in modo accattivante attirando il lettore nella sua ragnatela realizzata tessendo mistero, horror, suspance e colpi di scena. Tutto è racchiuso in 12 “schegge” che vi lasceranno senza fiato, vi sorprenderanno. Senza alcun preavviso vi ritroverete completamente coinvolte in un continuum emozionale alla scoperta del lato oscuro dell’uomo. Nei racconti il reale si mescola al fantastico, al macabro, in modo appassionante e imprevedibile. Il risultato è un piccolo, grande, libro affascinante e irresistibile per gli amanti del noir. La scrittrice, dalla penna affilata, ci mostra come il confine tra la realtà e la finzione è molto labile. E’ sottile e non identificabile con precisione. Attenti, quindi, non sottovalutate mai il lato oscuro presente in ognuno di noi.
Ma attenzione, i ruoli non sono così netti a volte il carnefice non è colui che compie l’azione delittuosa perché dietro a ogni folle gesto c’è un perché. Nessuna giustificazione, solo un’analisi spietata di una società che indossa una maschera per celare l’orrore dei suoi comportamenti. Leggendo i racconti mi è sembrato di assistere a una pioggia di meteoriti che lasciano un segno ben evidente del loro passaggio. La scrittrice ci mette un attimo a catturare l’attenzione del lettore: tra le pagine di questo libro potrete trovare morti che parlano, vittime pericolose, uomini e donne dall’aria apparentemente normale ma che in realtà sono feroci assassini. Tutti hanno una caratteristica che gela il sangue: ci somigliano.
Tina Caramanico ha scritto queste 12 storie in modo accattivante attirando il lettore nella sua ragnatela realizzata tessendo mistero, horror, suspance e colpi di scena. Tutto è racchiuso in 12 “schegge” che vi lasceranno senza fiato, vi sorprenderanno. Senza alcun preavviso vi ritroverete completamente coinvolte in un continuum emozionale alla scoperta del lato oscuro dell’uomo. Nei racconti il reale si mescola al fantastico, al macabro, in modo appassionante e imprevedibile. Il risultato è un piccolo, grande, libro affascinante e irresistibile per gli amanti del noir. La scrittrice, dalla penna affilata, ci mostra come il confine tra la realtà e la finzione è molto labile. E’ sottile e non identificabile con precisione. Attenti, quindi, non sottovalutate mai il lato oscuro presente in ognuno di noi.
Vi riporto alcune citazioni “Oscure” che mi hanno
fatto venire i brividi:
Dal racconto “Io ti conosco”:
“Madre, io ti conosco. Perché dal tuo sangue più
oscuro fui generata e perché, per me ancora non nata, il ritmo del tuo cuore è
stato voce misteriosa di ogni alterità, musica dell’universo. Madre, io ti
conosco. Mi hai tenuta nascosta per vent’anni, coperta, negata, custodita,
morta e non silenziosa, dentro una culla di legno di cedro, dentro l’utero
assurdo di un armadio…Sono morta a tre anni…”
Dal racconto “Voci”:
“Stanotte i morti vengono, a incontrare le
streghe. Stanotte i morti parlano, raccontano i segreti. Stanotte i bimbi
mangiano dolcetti avvelenati. Saranno i bimbi morti a vendicare i torti”.
“Piccole Storie Oscure” è un libro consigliato a
chi vuol provare sensazioni forti. La scrittrice, con maestria, tiene in
ostaggio il lettore fino all’ultima pagina. Strano a dirsi ma, in questo caso,
mi è piaciuto vestire il ruolo di “ostaggio”.