Inferno
Autore: Dan Brown
Primo di tre figli, Brown crebbe a Exeter, nel New Hampshire. Suo padre Richard insegnava matematica alla Phillips Exeter Academy, scrisse alcuni testi scolastici su quest'argomento e vinse un importante Presidential Award. continua....
Casa Editrice: Mondadori
Pagine: 600
Prezzo: € 25,00
Trama: Inferno è il titolo del quarto romanzo di Dan Brown che ha per protagonista il Professore di Harvard Robert Langdon. Ancora una volta, lo scrittore statunitense proveniente dal New Hampshire, mescola sapientemente le tematiche a lui più congeniali, dando vita ad un thriller dai risvolti misteriosi in cui arte, storia, codici e simboli fanno da padroni. Il docente di Simbologia di Harvard Robert Langdon è di nuovo in Italia. Questa volta si reca nel bel Paese per svolgere delle ricerche sulla Divina Commedia di Dante. Langdon viene risucchiato in un mondo sconvolgente la cui chiave di volta sembra risiedere nel capolavoro del Sommo Poeta, un’opera dai risvolti misteriosi ed oscuri, le cui parole sono pregne di un fascino in grado di travalicare i secoli. Langdon, nel tentativo di risolvere l’enigma in grado di condurlo alla verità, dovrà vedersela con un avversario temibile. Lo scenario in cui si svolge questa nuova avventura avente per protagonista Robert Langdon è caratterizzato dallo splendore dell’arte classica. Il nostro eroe per giungere alla risoluzione del mistero passerà attraverso gli arcani nascosti nelle opere d’arte, individuerà passaggi segreti e, per non far mancare nulla, usufruirà di strumenti scientifici all’avanguardia. Dan Brown, con Inferno, consegna ai lettori un altro incredibile thriller fatto di storia ed enigmi.
STILE: 7
STORIA: 8
COPERTINA: 9
Recensione
“Non importa se fai ridere o piangere i lettori. E’ invece
fondamentale farli aspettare”
sosteneva Charles Dickens. Oggi questa strategia
di marketing si rivela ancora vincente come dimostra l’attesa per “Inferno”,
edito Mondadori, romanzo thriller dello scrittore Dan Brown. Il libro è stato
pubblicato in contemporanea in quasi tutto il mondo. Anche la data per l’uscita
del libro, 14 maggio 2013, nasconde un simbolo: 14/5/13 è l’anagramma numerico
del pi greco ( 3,1415), ossia la costante usata in geometria per calcolare le
dimensioni delle circonferenze. Infatti l’ Inferno dantesco è un’insieme di
cerchi ( i gironi) concentrici.
Un’altra trovata geniale, per pubblicizzare il libro, ha per
protagonista gli undici traduttori, chiusi a partire da febbraio, per 8 settimane,
in un edificio della Mondadori: blindati, senza cellulari e controllati da una
scorta armata.
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corridoio vasariano |
Sulla copertina è impresso il profilo di Dante, autore della
“Divina Commedia” opera divisa in tre cantiche (Inferno,
Purgatorio e Paradiso). Ed è dall’Inferno che
ha inizio un thriller dal simbolismo diffuso, dall’azione concitata, dal ritmo
sostenuto. Se si parla d’Inferno, viene spontaneo pensare al male anche se la
sua definizione totalmente negativa può subire delle variazioni quando diventa
necessario commettere del male per ottenere un risultato che porti dei
benefici. Robert Langdon è un esperto di Dante, conosce a fondo le sue opere e
ama Firenze, la sua cultura il suo patrimonio artistico come piazza della
Signoria, il giardino di Boboli e Palazzo Vecchio. Ma cosa riserverà la città
del Giglio al nostro professore? Ci saranno
belle visioni che nutrono l’anima o incubi devastanti?
Ma , ora, mettetevi comodi, l’avventura può iniziare!
INCIPIT. Io sono
l’Ombra.
Attraverso la città dolente, io fuggo.
Attraverso l’eterno dolore, io prendo il volo.
Guidami,caro Virgilio, attraverso il vuoto.
Oh, cocciuti ignoranti! Non vedete il futuro?
Non arrivate a
comprendere lo splendore della mia
creazione?
A capirne la necessità? Il mio dono è il futuro.
Il mio dono è la salvezza. Il mio dono è L’Inferno.
I riflettori si accendono in una camera d’ospedale dove, il
nostro eroe del simbolismo, è ricoverato per una ferita d’arma da fuoco. Fin
dall’inizio la storia accelera la successione degli eventi e nulla è come
appare. Mai fidarsi di ciò che vediamo
scritto perché , come per la matrioska, all’interno di ogni frase c’è un
mistero che ti porta a un altro mistero e così via per più di 500 pagine.
Langdon combatte contro un terribile avversario, affronta enigmi misteriosi che
lo proiettano in uno scenario fatto di arte classica, passaggi segreti e
scienze futuristiche. Egli deve cercare delle risposte e decidere di chi
fidarsi “prima che il mondo cambi irrimediabilmente”. L’evolversi della storia
è pieno di colpi di scena, leggete il libro e tutto vi sarà chiaro. Lo
scrittore ci pone davanti a dei quesiti morali di non facile soluzione; la
distinzione tra bene e male non è , sempre, ben definita. Dipende dai punti di
vista. Naturalmente i problemi riguardanti la nostra società sono reali e non
si può perdere tempo. L’umanità deve affrontare la smisurata crescita
demografica e non può far finta di non sapere.
“I luoghi più caldi dell’Inferno sono riservati a coloro che
in tempi di grande crisi morale si mantengono neutrali”. Naturalmente non può
mancare una nota negativa nei confronti della Chiesa che si oppone all’aborto,
alla contraccezione, all’eutanasia. Ma allora, come lo risolviamo il problema
della crescita demografica? Se avete la pazienza di seguire “il professore”,
nei suoi voli pindarici sul simbolismo che diventa realtà, lo scoprirete! Io ho
letto Inferno con molta curiosità e devo dire che la storia si è rivelata ben
costruita nel suo evolversi ma non incisiva come mi aspettavo.
Fin dall’inizio ho trovato, anche se interessante, un po’
troppo lunga la descrizione dei luoghi e delle bellezze artistiche di Firenze.
Forse avevo l’ansia di proseguire con la storia e l’azione, interrotta dalle
lunghe descrizioni,veniva rallentata in maniera drastica. Mi sono sembrate
tante anche le pagine dedicate alla ricerca del significato della parola CATROVACER. Sicuramente questo ritardo nel decifrare la parola è
da imputarsi alla sua non piena conoscenza della lingua italiana.
Naturalmente
Langdon non è solo in questa avventura, con lui c’è la dottoressa Sienna Brooks
che lo aiuterà a far luce sui tanti misteri che lo circondano. Inizia così, a
Firenze, la ricerca della verità che tra rivelazioni sorprendenti e viaggi ,più
o meno segreti ci svelerà l’arcano mistero. Ormai tutti sappiamo che la vicenda
si svolge, in parte, a Firenze; l’inizio è ben strutturato con un ritmo
incalzante. Poi si ferma, riprende fiato, si guarda un po’ intorno e riparte.
Tutto ruota su una decisione che bisogna prendere per il futuro dell’umanità.
Devo confessare che il finale mi ha lasciato un po’ titubante. Comunque ho
trascorso delle ore piacevoli con "Inferno" anche se non condivido alcune teorie
esposte nel libro e, se devo essere sincera, ho avuto un po’ di nostalgia per “ Il Codice Da Vinci”. Chi non delude mai è “lui”, l’affascinante Robert
Langdon con il suo gusto raffinato nell’abbigliamento, il suo fisico prestante,
la sua memoria eidetica, senza tralasciare l’orologio di Topolino sempre al suo
polso.
Vale la pena di leggere il libro anche solo per ritrovare la figura
dell’eroe intellettuale che, tra enigmi e profezie, è sempre a suo agio. Si può
essere d’accordo o meno con le sue teorie, ma, Dan Brown ha saputo mescolare in modo magistrale storia,
arte, codici e simboli per creare un thriller che non vi deluderà. Fidatevi di
me!