mercoledì 18 settembre 2024

RECENSIONE | "La colpa è mia" di Andrea Donaera

Dopo "Io sono la bestia" e "Lei che non tocca mai terra" (entrambi editi da NNE), Andrea Donaera torna con "La colpa è mia", romanzo edito da Bompiani. È la storia di una coppia che deve affrontare un momento tragico: una grave diagnosi travolge i sogni di chi, pur in coppia, si sente solo e non riesce ad arginare l'impetuoso flusso di emozioni che lo investe. 

"La colpa è mia" non è un libro spensierato, non vi regalerà una lettura da svago. Sarà, piuttosto, un viaggio verso il nostro lato oscuro per scandagliare la paura della perdita, il sentimento di impotenza quando sai di non poter far nulla per cambiare la situazione e ti senti inadeguato, non all'altezza del compito che ti aspetta. La perfezione non è di questo mondo e comprendere i nostri limiti è difficile, così come è difficile gestire rapporti che di sano non hanno nulla.


STILE: 7 | STORIA: 8 | COVER: 8
La colpa è mia
Andrea Donaera

Editore: Bompiani
Pagine: 192
Prezzo: € 19,00
Sinossi

“Certe volte quando parli sembra che tiri fuori un'altra persona,” dice Aby con inquietudine quando Bruno le confida un ricordo d'infanzia. E, come sempre, ha ragione; la sensazione di essere abitato da pensieri e pulsioni che non è capace di riconoscere si coagula per Bruno in un pensiero: “Le persone che ho attorno sanno di me molto più di quanto io saprò mai.” Quando Bruno scopre che la sua ragazza Aby morirà, morirà davvero, l'unica cosa che può fare è fingersi all'altezza della situazione, fare l'uomo. Ancora dipendente dalla generazione dei genitori e dei nonni, il cui sguardo severo lo opprime quanto l'incapacità di rendersi autonomo fino in fondo, da giornalista freelance prova a guadagnare qualche soldo calandosi nelle community degli indesiderabili, gli incel, involuntary celibates: uomini che esclusi dal gioco della seduzione fanno dell'odio per le donne la loro livorosa bandiera. Così conosce Petrus, sgradevole come i forum online dove manifesta pensieri misogini e persecutori. Eppure anche Petrus sembra sapere di Bruno qualcosa che lui non vorrebbe mai ammettere, e lo guarda come un profeta sulla soglia di un tempio, in attesa che l'adepto si decida a entrare. In una Lecce allucinata e irreale, resa aliena dal lockdown, i protagonisti di questo romanzo sono accompagnati dall'ombra anche sotto il sole più verticale eppure, abitati dal sovrumano bisogno di capire di chi sia la colpa della loro solitudine, non smettono di cercare.





Quando scopro che Aby morirà (che sarà una persona morta, ma morta davvero - e forse succederà davanti a me, succederà durante durante un giorno dei nostri e non in un domani lontano e remoto e fumoso - mentre scopro che morirà non come moriranno tutti, per tempo, no, ma sarà morta davvero tra pochi anni, forse mesi) sono davanti allo schermo macchiato e impolverato del vecchio HP per pagare l'affitto.

Se il buongiorno si vede dal mattino, allora il tema cupo di questo romanzo si comprende già dalla cover che ho trovato splendida nella sua inquietante bellezza. 

Di Donaera ho già letto "Io sono la bestia", un romanzo nero che trasporta il lettore in una voragine senza fine. Il protagonista quindicenne, Michele, si suicida perché Nicole, sua compagna di scuola, l'ha rifiutato. I toni diventano ancora più tragici quando Mimì, padre di Michele e boss della Sacra Corona Riunita, vuole vendetta. 

"La colpa è mia" pone al centro sempre l'amore, la morte e gli uomini che non sanno più chi sono, che non sanno il loro ruolo nella società. Uomini che hanno perso parte del loro potere ancestrale e devono confrontarsi con donne sempre più indipendenti e spesso un passo avanti a loro. 

"La colpa è mia" è una storia ambientata nel Salento, a Lecce, resa aliena dal lockdown. Qui facciamo la conoscenza di Bruno ed Aby. Lui ha un lavoro precario, è un giornalista freelance, mentre la fidanzata è brillante, ama la letteratura. 

Scopriamo subito che lei è malata, ha un blastoma al cervello, e le resta poco tempo da vivere. Ma la vita deve andare avanti. Lei non vuole parlare della sua malattia, vuol continuare nella sua quotidianità come se niente fosse e non è d'accordo con il padre che vorrebbe sentire altri pareri medici, fare altre visite, tentare l'impossibile per sconfiggere la malattia. Bruno è nel limbo del "dubbio" estremo, non sa come comportarsi, vorrebbe aiutare la sua Aby ma si sente inadeguato. Bruno desidera essere come Aby, ma come potrà amarla ora che non vorrebbe più essere come lei? Il ragazzo si sente assediato dai sensi di colpa, solo e inquieto. A cambiare queste sensazioni sarà Petrus, persona sgradevole come i forum online dove manifesta pensieri misogini e persecutori a cui Bruno deve fare un'intervista per il giornale con cui collabora. Petrus è membro della comunità degli incel, celibi involontari. Maschi eterosessuali che non riescono a instaurare rapporti con le donne e si sentono discriminati. Questi uomini si riuniscono in contesti digitali per scambiarsi opinioni sulla loro condizione e per ragionare sulle loro teorie sociali. I loro discorsi sono profondamente misogini e tracciano una visione lucida e completa del mondo. Una spiegazione della loro situazione è data dalla teoria "pillola rossa": gli uomini sono celibi involontari a causa di una società che mette in atto meccanismi relazionali sbagliati perché fondati sull'ingiustizia e sulla violenza psicologica. Questo ingranaggio deve essere fermato. Le donne sono diventate molto selettive, decidono loro l'uomo che può ambire a stare con loro. Se non sei bello, se non hai un ruolo sociale all'altezza delle aspettative, se non hai risorse economiche, sei fuori. A tutto ciò gli incel si oppongono: le donne moderne sono la rovina degli uomini e questi pensieri generano odio e violenza. 

Come reagirà Bruno sentendo i rivoluzionari e pericolosi discorsi di Petrus? Inizierà a dubitare della sua maschera interiore e di quella esteriore? Quale sentiero sceglierà di percorrere? Petrus non ha un amore, lui un amore ce l'ha e si chiama Aby. 

Aby "dai capelli strani, che si fa le camomille la sera, che studia gli autori americani, che ride a crepapelle se lui dice qualcosa di troppo serio, che sta per ore nella vasca da bagno. E che sta per morire." 

Bruno non si sente uomo perché ha bisogno di affetto e protezione. 

Bruno non si sente all'altezza di Aby, la ragazza ha un lavoro che le permette di guadagnare di più del fidanzato. Lui è ancora dipendente dalla nonna e dal papà di lei che paga l'affitto. 

Bruno è convinto di rovinare ciò che di bello sta attorno a lui. 

Bruno si vede come un mostro che non merita amore e si morde le mani. 

Eppure Bruno non può vivere senza amore, non esiste e privarlo dell'amore vuol dire trasformarlo in una bestia che tramite la violenza, vorrebbe porre fine alla propria infelicità. 

Non riesci a controllarti? Hai il cervello spappolato come quello di tuo padre? Allora eccoti la soluzione: morditi le mani fino a quando non ti passa, fino a quando il cervello non ricomincia a funzionarti normalmente. 

L'analisi psicologica è un bisturi che Donaera usa con gran abilità per incidere gli stati d'animo più oscuri e sondare terreni inesplorati. 

La colpa è mia, è del mio non poter essere un uomo, non saper essere un uomo. Perché un uomo non dovrebbe avere un così disperato bisogno di amore.

Bruno "si sente abitato da pensieri e pulsioni che non e capace di riconoscere. In lui c'è una sola certezza: Le persone che ho attorno sanno di me molto più di quanto io saprò mai." 

Il libro si legge bene, il ritmo è variabile, la trama trasmette angoscia e inquietudine. È una storia crudele, a tratti acida, capace di trasformare i sogni in incubi. Quando leggo Donaera è come se il tempo si fermasse, entro in una bolla di angoscia e aspetto che il dramma si compia sotto i miei occhi. Con Donaera non si sorride ma si riflette, non si evade in un mondo sereno e accogliente ma si cammina nel luogo dell'anima provando smarrimento e paura e silenzi che parlano al nostro cuore. 

Donaera ti emoziona con un linguaggio semplice ma incisivo, si procede con la sensazione di guardare il mondo attraverso un filtro di luci e ombre che mostra l'amore non come sentimento e amalgama per costruire, ma solo per rifugiarsi in attesa del risveglio del vero uomo. 

È un romanzo dark in cui le donne sono viste come esseri superiori mentre gli uomini sono considerati inferiori. C'è una dualità di scontro, due corpi in collisione, ma uomini e donne sono solo creature con tanti problemi. Di chi è la colpa? Siamo tutti imperfetti, esseri fragili nel bene e nel male. 

Aby a breve sarà morta per un cancro inoperabile al cervello, quindi morta davvero, qui, accanto a me, con uno come me nella sua vita. Uno come me. Addento la pelle sul dorso della mano destra. Stringo forte come non facevo da tempo.

La realtà non si può cambiare, non si può essere sempre forti e cedere è questione di un attimo. Lo stesso attimo che mi ha sconvolta nel finale. Non c'è luce in fondo al tunnel.

venerdì 13 settembre 2024

BLOGTOUR | "Solo un'altra persona scomparsa" di Gillian McAllister | I 5 motivi per leggere il romanzo

I thriller psicologici di Gillian McAllister hanno conquistato un buon pubblico di lettori. Se non li avete ancora scoperti è arrivato il momento giusto. Dopo "Posto sbagliato, momento sbagliato", il 17 settembre arriva "Solo un'altra persona scomparsa". Entrambi i romanzi sono editi da Fazi Editore, nella splendida collana Darkside.

Le premesse per un'ottima lettura ci sono tutte, eccovi cinque motivi per inserire "Solo un'altra persona scomparsa" tra le vostre prossime scelte.



Solo un'altra persona scomparsa
Gillian McAllister

Editore: Fazi
Pagine: 384
Prezzo: € 19,00
Sinossi
Da genitore, cosa saresti disposto a fare per salvare tuo figlio? Olivia, una ragazza di ventidue anni, è stata avvistata l’ultima volta dalle telecamere a circuito chiuso mentre entrava in un vicolo cieco. Non ne è mai uscita. È scomparsa. Nessuno ha sue notizie da ventiquattro ore, e più passa il tempo, più diminuiscono le possibilità di ritrovarla sana e salva. Lo sa bene Julia, l’irreprensibile e instancabile ispettrice a cui è stato affidato il caso. Non è una situazione nuova per lei: una famiglia disperata, il ticchettio implacabile dell’orologio, lunghe ore di lavoro lontana dal marito e dalla figlia. Ma questa volta è diverso, e Julia non ha idea di quanto questa indagine, invece, la condurrà verso i suoi cari. Là fuori c’è un uomo pericoloso, che ha a disposizione l’arma più temibile di tutte. Non è una pistola, né un coltello: è un segreto. Il segreto più oscuro di Julia. L’unico. E da subito è chiaro che la sicurezza della sua stessa famiglia è appesa a un filo, e tutto dipende da lei, che si trova di fronte a un ricatto impossibile: non deve scoprire cosa è successo davvero a Olivia, e deve far ricadere la colpa della scomparsa su un innocente. Non sempre chi scompare dovrebbe essere ritrovato… Trovare Olivia potrebbe essere il suo più grave errore.



I 5 motivi per leggere il romanzo

1. Perchè Gillian McAllister ci propone un'immersione negli abissi più profondi della vita familiare e firma un intrigante thriller psicologico basato sul fascino oscuro dei segreti di famiglia. La trama è ben congegnata, una intrigante ragnatela di eventi caratterizzati da colpi di scena e rivelazioni che vi sorprenderanno. 

Da genitore, cosa saresti disposta a fare per salvare tuo figlio?

Olivia, una ragazza di ventidue anni, è stata vista l'ultima volta dalle telecamere a circuito chiuso mentre entrava in un vicolo cieco. Non ne è mai uscita. Nessuno ha più sue notizie e il tempo che passa riduce drasticamente le possibilità di ritrovarla sana e salva. Lo sa bene Julia, l'irreprensibile ispettrice a cui è stato affidato il caso. Non è una situazione nuova per lei: una famiglia disperata, il ticchettio implacabile dell'orologio, lunghe ore di lavoro lontana dal marito e dalla figlia. Ma questa volta è diverso. Là fuori c'è un uomo pericoloso, che ha a disposizione l'arma più temibile di tutte. Non è una pistola, né un coltello, è un segreto. Il segreto più oscuro di Julia. L'unico. E da subito è chiaro che la sicurezza della sua stessa famiglia è appesa a un filo, e tutto dipende da lei, che si trova di fronte a un ricatto impossibile: non deve scoprire cosa è successo davvero a Olivia, e deve far ricadere la colpa della scomparsa su un innocente. Non sempre chi scompare dovrebbe essere ritrovato. Trovare Olivia potrebbe essere il suo più grave errore. 

2. Perché Gillian McAllister torna a narrare delle paure del nostro tempo, penetrando nell'animo dei suoi personaggi per metterne a nudo il lato oscuro. I personaggi sono molteplici e si alternano nel raccontare lo sviluppo della storia secondo il loro punto di vista. Julia, la protagonista, è una donna complessa e tormentata. In lei il ruolo di madre e di professionista sono in competizione. La sua vita è nel caos, sia familiare che lavorativo. Suo marito Art, anche se sono sposati da vent'anni, non la sostiene nelle sue scelte lavorative e i conflitti hanno segnato un solco profondo che li ha allontanati l'uno dall'altra. 

Emma, altro personaggio dalle mille sfaccettature, è una mamma single, protettiva verso il figlio. 

Lewis è un papà disposto a tutto pur di ritrovare la figlia scomparsa. 

Tutti i personaggi sono ben caratterizzati. Conosceremo la loro quotidianità, dove vivono, cosa indossano e cosa mangiano. La loro vulnerabilità li ancora alla realtà in una sequenza di situazioni sempre emotivamente coinvolgenti. 

3. Perché questo romanzo non è soltanto un thriller travolgente ed emozionante, ma è anche un gioco a sfidare il lettore. Ogni capitolo contiene rivelazioni e indizi per svelare il geniale e imprevedibile finale. Qui nessuno dice la verità, la scomparsa di Olivia svela segreti più profondi e oscuri che portano a scelte morali davvero difficili. Tuttavia oltre all'atto criminale, possiamo confrontarci con tematiche importanti mettendoci nei panni dei protagonisti. I riflettori sono puntati su temi della maternità, della conciliazione famiglia lavoro, dei dilemmi etici che mostrano quanto possa essere confusa la distinzione tra giusto e sbagliato. Questo romanzo ci porta a comprendere l'angoscia e i dubbi che si possono provare di fronte a una crisi esistenziale. Il disagio di natura interiore si nasconde dietro comportamenti che portano la storia in un intricato labirinto affinché il finale possa poi coinvolgere con il suo inaspettato esito. 

4. Perché questo è il secondo libro che leggo di questa autrice che non mi ha delusa. "Posto sbagliato, momento sbagliato" (recensione) pone una domanda che sfida la ragione: "Si può impedire un omicidio che è già avvenuto?" Crediamo di conoscere le persone che amiamo, ma è proprio in famiglia che si nascondono i segreti più inconfessabili. Un thriller affascinante che vi invito a leggere per il suo meccanismo geniale. 

"Solo un'altra persona scomparsa" è un viaggio verso l'oblio che si trasforma in un'odissea disperata. La schiera di personaggi che popolano questa storia danno vita a un drammatico percorso in un gioco di specchi ambiguo e allucinato, dove la verità si nasconde tra vite violate e dilemmi. 

L'autrice riesce a coinvolgere emotivamente il lettore per poi lasciarlo alle sue riflessioni. Si è sospesi tra passato e presente, tra bene e male, tra paure e ombre. Ci si ritrova in un castello di bugie con il ponte levatoio sospeso su un fossato di inganni, menzogne e manipolazioni. Così mentre Diogene con la lanterna cercava l'uomo, nel romanzo il lettore è alle prese con la scomparsa moralità. Cosa succederebbe se la società non aderisse più all'etica morale? 

5. Perchè "Solo un'altra persona scomparsa" è un thriller dal cuore tenero. Nei contrasti familiari o relazionali non ci sono scontri violenti ma mostrano un'attenzione particolare alla genitorialità. Viene sottolineato come ogni matrimonio è un campo minato e nessuna coppia è perfetta. Si è disposti a tutto per proteggere i propri figli ed è così tenero vedere i personaggi che ricordano la loro giovinezza, i loro sogni, le loro speranze. Il romanzo è un palcoscenico di varie identità e relazioni non scontate. Genitori, figli, amici e fidanzati, si proteggono a vicenda, si cercano, si parlano, si sostengono. Quando l'imprevedibile accade, l'autrice mescola le carte e tira fuori dal cilindro un altro pezzo del puzzle che verrà completato nell'ultimo capitolo con piena soddisfazione del detective che è in me. 

"Solo un'altra persona scomparsa" mostra come essere perfetti non è possibile, ma gli errori non hanno sempre risultati orribili. Una storia oscura e intensa che vi conquisterà.  



venerdì 6 settembre 2024

BLOGTOUR | "Inseparabili" di Michael Robotham | I 5 motivi per leggere il romanzo

Dal 3 settembre è nelle librerie italiane "Inseparabili" del maestro del thriller psicologico Michael Robotham, nella traduzione di Giuseppe Marano per Fazi Editore.

Dopo "Brava ragazza, cattiva ragazza" e "La ragazza che viene dal buio", prosegue l'amata e travolgente serie con lo psicologo forense Cyrus Haven e l'imperscrutabile Evie Cormac come protagonisti. Tutti i romanzi della serie possono essere letti come storie autonome, ben congegnate e ricche di suspense, in un crescendo di tensione, violenza, false piste e indizi seminati ad arte.

Eccovi quindi 5 motivi per leggere "Inseparabili", un perfetto thriller capace di fondere azione e introspezione, ironia e dramma.



Inseparabili
Michael Robotham

Editore: Fazi
Pagine: 408
Prezzo: € 18,50
Sinossi
Vent’anni fa, il fratello di Cyrus Haven ha ucciso i loro genitori e le due sorelle gemelle. Da allora Cyrus, tramite il suo lavoro di psicologo forense, cerca di capire perché le persone commettono crimini così terribili. Ora che Elias è stato dimesso dall’ospedale psichiatrico dove era stato recluso, per lui è giunto il momento di tornare a far parte della società e Cyrus si trova di fronte a un bivio: è pronto a fidarsi dell’uomo che ha distrutto la sua infanzia? Evie Cormac, che ha il dono di capire quando le persone mentono, non ne è così sicura. La ragazza è finalmente uscita dall’istituto per minori di Langford Hall, si è trasferita a casa dello psicologo e cerca di costruirsi un futuro da persona libera. Nel frattempo Cyrus, perseguitato dai suoi fantasmi, viene convocato dal commissario Parvel per un nuovo caso misterioso: un pensionato è stato ucciso nel suo appartamento e pochi giorni dopo anche la figlia, dapprima scomparsa, viene trovata morta in un canale, legata con la tecnica Shibari e con la testa rasata. Il duplice omicidio assume subito contorni inquietanti. Mentre Cyrus ed Evie cercano di scoprire la verità, passato e presente si scontrano con conseguenze devastanti.



I 5 motivi per leggere il romanzo

1. Perchè "Inseparabili" ha una trama avvincente resa ancor più coinvolgente dalla scelta stilistica del racconto alternato. I capitoli si avvicendano dando spazio alle voci di Cyrus ed Evie dando vita a un ritmo che rimane sempre vivace. 

Vent'anni fa, il fratello di Cyrus ha ucciso i loro genitori e le due sorelle gemelle. Da allora Cyrus, tramite il suo lavoro di psicologo forense, cerca di capire perché le persone commettono crimini così terribili. Ora che Elias è stato dimesso dall'ospedale psichiatrico dove era recluso, per lui è giunto il momento di tornare a far parte della società e Cyrus si trova davanti a un bivio: è pronto a fidarsi dell'uomo che ha distrutto la sua infanzia? Evie Cormac non ne è così sicura. La ragazza è finalmente uscita dall'istituto per minori di Langford Hall, si è trasferita a casa dello psicologo e cerca di costruirsi un futuro da persona libera. Nel frattempo Cyrus, perseguitato dai suoi fantasmi, viene convocato dal commissario Parvel per un nuovo caso misterioso: un duplice omicidio, padre e figlia, dai contorni inquietanti. Presto viene rapita una seconda donna ed Evie è l'unica persona ad aver intravisto l'uomo al volante. Mentre Cyrus ed Evie cercano di scoprire la verità, passato e presente si scontrano con conseguenze devastanti. 

2. Perchè i personaggi sapranno conquistarvi con le loro vite. Michael Robotham è molto abile nella creazione di figure di spicco, tutte ben caratterizzate, affascinanti e facilmente empatiche per il lettore. Anche i tanti comprimari che ruotano attorno a Cyrus ed Evie sono ben descritti con le loro sfaccettature e ricoprono un ruolo importante nell'economia del romanzo. Immedesimarsi con loro è facile e ciò arricchisce ancor di più l'esperienza di lettura. 

Evie, ma non è il suo vero nome, è la ragazza dal passato misterioso. Anni prima era stata trovata "nella villetta degli orrori", nascosta in una stanza segreta, nella casa dove un uomo era stato torturato e ucciso. I giornali l'avevano soprannominata "faccia d'angelo" e lei si era sempre ostinata a celare la sua vera identità. Evie si considera "merce avariata", scortese e sbagliata. Senza sapere come, Evie ha un dono: capisce subito se le persone, che gli stanno davanti, mentono. Quando la realtà diventa insopportabile, Evie si chiude in se stessa, in luoghi oscuri presenti nella sua anima e nella sua mente. Per lei il mondo è un posto difficile in cui vivere, non ha amici. Abita con Cyrus, che ne è affidatario, ha un cane labrador, Poppy. Spesso sfodera un umorismo dark che vi farà sorridere. 

Anche Cyrus Haven, "il ragazzo sopravvissuto", ha il suo inferno personale. Quando aveva 13 anni, tornando a casa dagli allenamenti di football, ha trovato tutta la sua famiglia, i genitori e le sorelle gemelle, sterminata dal fratello Elias che sentiva delle voci nella sua testa. A Elias era stata diagnosticata la schizofrenia paranoide ed era stato incarcerato in un ospedale psichiatrico di massima sicurezza. Ora Cyrus deve decidere se può perdonare l'uomo che ha distrutto la sua infanzia. Si dovrebbe, il condizionale è d'obbligo, separare la persona dall'atto, odiare il peccato ma perdonare il peccatore. Facile a dirsi, ma difficile a farsi. 

Cyrus ed Evie sono due personaggi molto umani, tormentati, imperfetti e attratti l'uno dall'altro. I loro demoni interiori non tacciono mai. Non ci sono eroi in questo romanzo, ma persone con pregi e difetti, debolezze e mostri da sconfiggere. 

Elias, ora ha 39 anni, ha ricevuto dai medici il permesso per tornare in sicurezza nella comunità. Ma può davvero gestire se stesso e il suo regime farmacologico obbligatorio? 

3. Perché ambientato a Nottingham, Inghilterra, il romanzo più che riferirsi a un luogo geografico, coinvolge i luoghi dell'anima e della mente. Non tutto è totalmente bianco o nero, esiste anche una zona d'ombra dove tutto si mescola. Il passato non si può cambiare e camminare per i labirinti della vita richiede tanto coraggio. Così come richiede determinazione affrontare il tema della malattia mentale che ha un ruolo importante nel romanzo, così come il perdono, la fiducia, la redenzione e l'amore. Il romanzo diventa una finestra per conoscere afflizioni mentali. La lettura diventa un momento di riflessione anche per affrontare le nostre paure. Attraverso l'agire dei personaggi possiamo osservare alcune implicazioni della psicologia comportamentale. 

4. Perchè la conclusione di "Inseparabili" è il finale perfetto di un romanzo avvincente che mi ha tenuta sulle spine fino alla fine. Io ho provato a scoprire il colpevole ma le mie teorie si sono rivelate sbagliate. Se posso darvi un consiglio non perdetevi anche le storie passate di Cyrus ed Evie, la nascita del loro rapporto di reciproco sostegno. L'introduzione del personaggio di Elias ha sicuramente smosso le acque, già turbolente, della narrazione. 

5. Perchè "Inseparabili" è un libro che ho letto con vero piacere. Mi piace quando ciò che leggo mi porta a riflettere su vari temi. Ad esempio il dilemma di Cyrus con suo fratello Elias è quasi impossibile da risolvere. Si può perdonare? Evie, poi, si sente minacciata dalla presenza di Elias perché sta profanando il suo spazio sicuro e la sua complicata relazione con Cyrus. Introdurre Elias nella quotidianità di Cyrus ed Evie è stata sicuramente un'ottima scelta che ha rimescolato le carte. Ora abbiamo un bel trio di protagonisti "fuori dagli schemi", cosa succederà? 

Sicuramente Robotham è stato bravissimo nel realizzare un terzo capitolo della serie mantenendo alta la tensione e coinvolgendo totalmente il lettore nella ricostruzione dei fatti. 

"Inseparabili" è una lettura altamente consigliata e io attenderò con ansia l'uscita del prossimo libro. A presto Cyrus ed Evie... ed Elias!