Buongiorno, cari lettori :) Oggi vorrei parlarvi di un romanzo che mi ha lasciata senza
parole per l’intensità della sua storia e per la forza d’animo della
protagonista. “L’imperfetta” è una fucina di emozioni e di
voglia di vivere malgrado tutto. Sicuramente porterò a lungo nel mio cuore il
ricordo della protagonista dal nome emblematico, Catena.
L'imperfetta
Carmela Scotti
Carmela Scotti
Editore: Garzanti
Pagine: 194
Prezzo: € 14,90
Pagine: 194
Prezzo: € 14,90
Sinossi: Per Catena la notte è sempre stata un rifugio speciale. Un rifugio tra le braccia di suo padre, per disegnare insieme le costellazioni incastonate nel cielo, imparare i nomi delle stelle più lontane e delle erbe curative, leggere libri colmi di storie fantastiche. Ma da quando suo padre non c'è più, Catena ha imparato che la notte può anche fare paura e può nascondere ombre oscure. L'ombra delle mani della madre che la obbligano al duro lavoro nei campi e le impediscono di leggere, quella degli occhi gelidi e inquieti dello zio che la inseguono negli angoli più remoti della casa. Le sue sorelle sembrano non vederla più, ormai è la figlia imperfetta e il ricordo del calore dell'amore di suo padre non basta a riscaldare il gelo nelle ossa. Catena ha solo quindici anni quando decide che non vuole più avere paura. E l'ultima notte nella sua vecchia casa si colora del rosso della vendetta. Poi, la fuga nel bosco, dove cerca riparo con la sola compagnia dei suoi amati libri. È grazie a loro e agli insegnamenti del padre che Catena riesce a sopravvivere nella foresta. Ma nel suo rifugio, fatto di un cielo di foglie e di rami intrecciati, la ragazza non è ancora al sicuro. La stanno cercando e per salvarsi Catena deve ridisegnare la sua vita, la vita di una bambina che è dovuta crescere troppo in fretta, ma che può ancora amare di un amore forse imperfetto, ma forte come il vento.
STILE: 8 | STORIA: 9 | COPERTINA: 8
Nel momento in cui chiuse gli occhi, io, sua figlia Catena, dissi “padre” per l’ultima volta, perché la parola moriva con lui. Prima, quando mio padre viveva, tutto iniziava, accadeva e finiva. Dopo è stato solo un precipizio, un tempo spaccato, come il fuoco d’artificio nella notte, in mille pezzi e poi più niente.
A Roccamena, nel cuore della Sicilia, vive la piccola
Catena: amata dal padre e odiata dalla madre.
L’infanzia di Catena è un periodo felice con l’amato padre
che le parla delle costellazioni incastonate nel cielo, le rivela i nomi delle
stelle più lontane e le mostra il potere curativo delle erbe. Ma dopo la morte
del padre la felicità fugge via sostituita dall’anticamera dell’inferno. La
madre la obbliga al duro lavoro nei campi e volge lo sguardo altrove quando lo
zio, diventato il nuovo padrone di casa, abusa di lei violando il suo giovane
corpo. Nessuno la difende anzi, per la madre, Catena diventa la figlia
imperfetta che si merita i maltrattamenti. Lei è il ricordo, presente e odioso,
di un uomo colpevole di essere un sognatore. Il buio della notte è sempre stato
un rifugio per Catena, ora che il padre non c’è più il buio le fa paura
riflettendosi negli occhi gelidi e inquieti dello zio.
Ripetevo le parole per tutto il tempo che durava il buio, e la mattina, quando il sole si alzava, avevo costruito una stella. Lucida, rifinita e brillante, come la lama del coltello quando l’arrotino l’accarezza. Così era la mia stella al mattino, e tutte le altre che sarebbero venute.
“Come la lama di un coltello”, come il rosso del sangue,
come la vendetta prima della fuga nei boschi con l’unica compagnia dei suoi
amati libri. Si nasconde Catena, la notte le parla del padre ma non la difende
da altre sevizie conducendola nelle profondità dell’inferno in terra. Si può
sopravvivere al male? Le erbe che guariscono cosa possono contro i mali
dell’anima?
Ci sono dolori che nessuna erba del campo può guarire. Io sono nata da una radice, la felicità non so com’è fatta, se ha faccia, mani o bocca per parlare. Ci sono dolori che non si rompono, che sono duri più delle montagne, e se incontrassero la felicità, la schiaccerebbero come una formica.
“L’imperfetta” è un romanzo duro, un’atroce favola nera
ambientata nella Sicilia di fine ottocento. Catena, pur piegata dalla violenza
di coloro che dovrebbero amarla e invece la odiano, è una ragazza coraggiosa ma
sola.
La sua vita è un susseguirsi di tragici eventi narrati con una coinvolgente alternanza tra passato e presente. Catena racconta la sua sofferenza che diventa palpabile e coinvolge il lettore trasportandolo in un mondo dove le donne sono vittime designate.
Oasi di pace sono, per l’imperfetta, i suoi libri e l’amore per la lettura.
La sua vita è un susseguirsi di tragici eventi narrati con una coinvolgente alternanza tra passato e presente. Catena racconta la sua sofferenza che diventa palpabile e coinvolge il lettore trasportandolo in un mondo dove le donne sono vittime designate.
Oasi di pace sono, per l’imperfetta, i suoi libri e l’amore per la lettura.
Ho iniziato a leggere “L’imperfetta” con molta curiosità e
mi sono ritrovata testimone di una fuga e di una prigionia nelle carceri
palermitane della Vicaria. Era
impossibile staccarmi da quelle pagine intrise di dolore, la protagonista si
mostrava dura, spietata spesso ingenua, mai vinta. Mi sembrava di udire le urla
di dolore delle prigioniere, assistevo alla loro lotta disperata per accaparrarsi
un tozzo di pane lanciato dai carcerieri, inorridivo davanti ai pensieri delle
compagne di cella. Catena è un personaggio complesso che non si arrende davanti
alle brutture della vita ma continua ad andare avanti perché, malgrado tutto
vuole vivere. Sicuramente commette degli errori ma anche nelle situazioni più
feroci e drammatiche prevale la voglia di vivere. In lei c’è la volontà di
essere sempre fedele a se stessa, custode della propria libertà. Anche se la
vita imperfetta la schiaccia mettendola in ginocchio riesce a rialzarsi per
continuare il suo cammino. Il finale vedrà Catena libera, lontana dove nessuno
può farle ancora del male.
Indubbiamente lettura intensa e interessante, ma l'ho trocato troppo carico di dolori e sfortune, troppo pesante. Ci riproverò con la Scotti, perchè è brava, ma la formula romanzo breve = una sciagura per pagina non mi ha convinto. ;)
RispondiEliminaSì, le pagine del romanzo sono poche ma cariche di sventure, violenze, dolore. Indubbiamente non è una lettura leggera ma ho trovato la narrazione, sui due binari temporali, accattivante e la devastazione che incute la prigione rende tutto ancor più buio.E' il buio della vita a cui Catena si ribella nel tentativo di trovare una via di salvezza. Leggerò anch'io altre opere della scrittrice :)
Eliminaè un tipo di storia che mi attira sempre molto, credo che presto o tardi lo leggerò
RispondiEliminaLa cover è d'effetto, poi :)
Ciao cara, sicuramente la cover rispecchia l'atmosfera del romanzo. Catena si piega ma non si spezza :)
EliminaDeve essere una storia dura, uno di quei libri che leggi con una mano davanti agli occhi! Va subito in wishlist :)
RispondiEliminaE' una storia in cui le violenze non hanno mai fine anzi si moltiplicano come le stelle nel cielo :)
EliminaNon conoscevo questo libro ma mi hai incuriosita tantissimo con le tue parole.. Sembra un'ottima lettura per quelli che sono i miei gusti :)
RispondiEliminaSono sicura che saprai apprezzare questa storia narrata da una voce femminile intensa in cui troverai la solitudine, il bisogno d'amore, il coraggio e l'ingenuità di una ragazzina che decide di non avere più paura :)
EliminaOgni volta che leggo una recensione di questo romanzo ne rimango colpita. Non posso non cercare subito una copia!
RispondiEliminaSarà sicuramente una bella lettura da gustare in piccole dosi :)
EliminaNoooo!! aquila mi hai spoilerato il lieto fine nell'ultima riga!!!
RispondiEliminaora mi viene da piangere!!!! :D :D
A parte questo, era un libro che avevo già il lista. La tua recensione mi sprona ancor più a volerlo leggere! :)
Che bella recensione, Aquila! Questa lettura mi trova un po' combattuta, la sua intensità e il dolore che trasuda dalla storia mi attraggono e respingono allo stesso tempo. Ci penserò! Un abbraccio
RispondiEliminaCiao cara Aquila! Questo romanzo mi ha attirato fin dalla prima volta che ne ho sentito parlare e la tua recensione non può che confermare il mio desiderio di leggerlo! Mi ricorda un po' la povera Ianetta del romanzo di Vanessa Roggeri, e avendola amata tantissimo non posso che provare empatia per Catena, che mi sa che ha sofferto ancora di più di Ianetta!
RispondiEliminaGrazie, come sempre!
Ciao! Questo libro mi ha subito ispirata, ho letto tante citazioni e la mia voglia di leggerlo è cresciuta. Spero prossimamente di averlo tra le mani e gustarmi questa lettura che promette benissimo!
RispondiElimina