Dal Palazzo dei Reggenti, corona del Monte Ighdar, guardo
Atlas immutata nella sua millenaria perfezione. Il Gladior risplende
nell’ultima luce del crepuscolo, illuminando l’isola con i cangianti riflessi
del sole e della luna. Presto, da queste inviolate mura gronderà sangue. Perché
finalmente tutto è cambiato.
Inizia con questo intensa prologo, “Il Varco
dell’Apocalisse” che ci riporta nell’isola di OgniDove dove avevamo lasciato
gli Eredi dei Reggenti di Atlas: Duncan, Aisha, Dean e Aurora. Dopo un’ardua
battaglia anche Angel, Erede dell’Etere, si è unito a loro. Il primo scontro,
con alcuni Eredi votati al male, vede vincitori i nostri ragazzi e quindi
nell’isola si organizza una gran festa: una festa magica per rivivere le
antiche meravigliose atmosfere di un tempo. Una visione di Aisha mostrerà
l’avvento di un imminente catastrofe, non c’è più tempo da perdere, riprendono
gli addestramenti ma, nei cuori e nella mente degli Eredi, non c’è pace. Il
passato torna prepotente, travolge i pensieri, insinua antichi rancori,
sconvolge alcuni Eredi che abbandoneranno l’isola di OgniDove per ritornare
alla vecchia vita. Ma, nella vita oltre la Nebbia che protegge il mondo magico,
ci sono gli Altri Eredi decisi a scatenare l’Apocalisse.
Al cospetto della ruota del tempo,cosa accetteresti di
sacrificare, per evitare il ripetersi di eventi oscuri?
Affronteresti le atrocità di una vita passata per salvare il
presente e l’intero pianeta?
Se tu capissi che la vera battaglia è quella che si svolge
nell’intimo di ogni essere umano, saresti disposto a combatterla?
Belle domande! Sicuramente i nostri Eredi non si sottraggono
alla battaglia, per motivi diversi vogliono portare a termine il loro piano,
peccato che non sia “un piano unico”.
In questo secondo capitolo della saga, troviamo Duncan che
ha perso la memoria a breve termine, ricorda solo vicende perse nel tempo. E’
più irascibile del solito, torna nella vita reale dove prova emozioni alterate
e in lui nasce un sogno di potere e distruzione. Sembra un altro Duncan, freddo
soggetto a repentini cambiamenti d’umore, deciso a risolvere le sue
controversie con un padre che non l’ha mai amato e capito. Anche Aurora
abbandona OgniDove decisa a non farvi più ritorno ma il destino ha progetti ben
diversi per lei e la magia di Atlas continua a vivere nel cuore della ragazza.
Anche Aisha e Dean sono combattuti da mille emozioni. Aisha, sacerdotessa
guerriera, è decisa e non perde mai la speranza. Duncan è sempre più confuso,
sensazioni contrastanti si agitano in lui. Come si può ben capire i nostri eroi
non sono più un gruppo unito e coeso, di ciò ne approfittano gli Altri Eredi
decisi a scatenare, sulla Terra,
l’Apocalisse. Per far ciò devono riaprire un varco spazio-temporale che
riporterà sul nostro pianeta le Quattro Forze Esiliate. Ci riusciranno?
Con penna intensa e battagliera, Veronika Santiago ha dato
un volto ai tormenti che vengono dal passato, a un destino che reclama i suoi
diritti, a una miriade di sensazioni che animano le pagine del suo romanzo. I
personaggi, sia i buoni che i cattivi, sono descritti con incisività e sembrano
assumere una vita propria che li sottrae al volere della scrittrice.
Aurora è precisa, lascia che a guidarla sia la ragione ma è
profondamente insicura.
Aisha è coraggiosa, testarda, la “speranza” è un punto fermo
della sua vita.
Dean vive sensazioni multiple e contrastanti, il suo passato
si è materializzato e lui non sa come comportarsi.
Duncan è istintivo, irascibile, imprevedibile: risolverà i
suoi problemi con il padre e con se stesso?
“Il Varco dell’Apocalisse” è un romanzo avvincente in cui
passato e presente si incastrano alla perfezione, sogni e realtà si completano
a vicenda creando un mosaico di avvenimenti che affascina e coinvolge il
lettore. Ogni pagina mostra un tassello del mosaico, amplia gli orizzonti,
introduce nuove e inquietanti presenze. Conosceremo, infatti, un nuovo
personaggio che non mostra mai il suo volto ma guida le azioni degli Altri
Eredi: la “Guida”.
Quando inizierete a leggere questo romanzo, mettetevi comodi
perché vi catturerà e vorrete sapere cosa succede, se il Varco verrà trovato e
aperto, se l’Apocalisse travolgerà la Terra. La scrittrice è molto brava a
ipnotizzare il lettore, stuzzica la sua curiosità, lo delizia con la poeticità
di alcune descrizioni, riesce a creare una vivida suspense intorno alle azioni
di ogni Eroe. Il lettore è conquistato dal susseguirsi degli avvenimenti e
rimane con il fiato sospeso nell’attesa di sapere quale sarà il destino dei
protagonisti. L’Apocalisse è vicina, quasi tangibile ma, l’autrice stessa ci
invita a non temerla.
L’Apocalisse ha, oggi, un significato negativo, di
distruzione, rovina, fine del mondo. Tuttavia dobbiamo ricordare che
originariamente non era così perché il significato di questa parola, che
racchiude tutte le paure del mondo, era “rivelazione”, era un tramite per
“squarciare il velo che copre la verità”.
Mistero nel mistero, affascinante presentazione degli
eventi, protagonisti indimenticabili e descritti magistralmente con ombre e
luci, epiche battaglie, alleanze nuove e vecchi rancori, magia e poesia: ecco
ciò che troverete in questo romanzo che consiglio vivamente a tutti.
La cover del libro è di forte impatto emotivo, il fuoco
sembra delimitare un varco verso l’ignoto. Un varco che divide due mondi, due
speranze contrapposte pronte alla lotta, e una fanciulla che a testa vola volge
lo sguardo verso “il buio”, senza paura.
L’autrice, che ringrazio per avermi dato la possibilità di
leggere il suo lavoro, ha curato in ogni particolare questa sua opera. Un
romanzo ben scritto, dalla veste grafica accurata, con segnalibro coordinato:
tutte cose che noi lettori apprezziamo molto perché ci sentiamo quasi
“coccolati” dall’autore che si rivolge al suo pubblico con amore e rispetto.
La
saga “La Guerra degli Elementi” continua, non vedo l’ora di leggere il seguito,
gli Eredi “buoni e cattivi” già mi mancano. Nell’attesa vi lascio con il
messaggio che mi è parso di leggere fra le righe del romanzo:
“Anche se il Male sembra prevalere, bisogna avere fiducia
nella vittoria finale del Bene.”