lunedì 28 aprile 2025

RECENSIONE | "Katie" di Michael McDowell

"Katie" (Neri Pozza, traduzione di Elena Cantoni) è il nuovo romanzo di Michael McDowell, scrittore americano di culto.

Grazie alla casa editrice Neri Pozza, il pubblico dei lettori italiani ha avuto la possibilità di conoscere alcuni lavori di Michael McDowell (1950-1999): la serie horror "Blackwater" (2023) e la perla nera "Gli aghi d'oro" (2024). Così dopo aver letto le storie di Mary Love ed Elinor di "Blackwater" e della feroce Lena Shanks de "Gli aghi d'oro", facciamo la conoscenza di un altro personaggio femminile dal fascino inquietante: la malefica Katie Slape.

Di questa sua opera l'autore diceva: "Katie contiene i miei omicidi più inquietanti ed è sicuramente il mio romanzo più crudele. Scriverlo è stato divertente. Da morire". La  veste grafica con cui il romanzo si presenta è davvero accattivante. La copertina, elegante e suggestiva, è stata creata dall'illustratore Pedro Oyarbide. Il color rosso sangue del titolo e l'intrico di rovi da cui spuntano dei fiori, sembrano evocare l'atmosfera ricca di violenza e mistero del libro. Al centro, tra le fiamme che lambiscono il suo corpo, si erge Katie con in mano il suo adorato martello.


STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 8
Katie
Michael McDowell

Editore: Neri Pozza
Pagine: 440
Prezzo: € 14,90
Sinossi

Quando Philomena Drax riceve una lettera dal nonno, caduto nelle grinfie della crudele famiglia Slape che mira ai suoi soldi, si precipita in suo aiuto. Ma non ha fatto i conti con Katie Slape, giovane selvaggia, ladra spietata, veggente assassina. Fra sedute spiritiche, incendi, spettacoli di cabaret e due colpi di martello, le due si rincoreranno come in una danza macabra nell’America della Gilded Age. Perché nessuno sfugge alla furia di Katie.





La Vigilia di Natale 1863, nel pieno del conflitto tra Stati del Nord e del Sud, una bambina di nove anni, di nome Katie Slape, sedeva davanti al fuoco nelle stanze di uno squallido casermone di Philadelphia. Stava vestendo la sua bambola con scampoli di tulle, pizzo e lamé: tessuti di pregio, del tutto incongrui in quell'ambiente spoglio e cupo. Il vento gelido di dicembre si insinuava nella canna fumaria e di tanto in tanto soffiava sbuffi di fuliggine su Katie e sulla bambola. Quando accadeva, la bambina sorrideva e la scuoteva per pulirla dalla cenere.

1871. Nella piccola cittadina di New Egypt, nel New Jersey, viveva Philomena Drax con sua madre Mary, la sarta, che aveva lavorato tutta la vita con un ago in mano e non aveva ottenuto nulla, nemmeno un dollaro in tasca. Avevano a malapena il necessario per sopravvivere. Quando Mary aveva sposato, contro il volere della famiglia, Tom Drax, aveva voltato le spalle alla sua posizione agiata rinunciando a una fortuna.

Quando Philomena riceve una lettera dal ricco nonno, caduto nelle grinfie della crudele famiglia Slape che mira ai suoi soldi, si precipita in suo aiuto. Ma non ha fatto i conti con Katie Slape, giovane selvaggia, ladra spietata, veggente assassina e con una certa abilità nello sferrare colpi di martello. Dalle strade polverose di un villaggio del New Jersey ai marciapiedi scintillanti di Saratoga e fino alle banchine di New York, le due si rincoreranno come in una danza macabra. Perché nessuno sfugge alla furia di Katie.

Conosciamo meglio le due protagoniste:

Katie Slape era la gioia dei suoi genitori. Abile nel fracassare teste con il suo piccolo martello, aveva il dono della chiaroveggenza. Psicopatica, killer chiaroveggente è sicuramente un personaggio inquietante, cattivissima, violenta fin da piccola e senza scrupoli. La sua crudeltà aumenterà con l'età. È puro istinto omicida e il suo potere di prevedere il futuro è terrificante. Accanto a lei un padre inetto e una matrigna che ai valori morali antepone i suoi interessi pratici.

«Gli occhi neri e duri di Katie mandarono un bagliore. Le sclere diventarono lattiginose, striate di grigio, e Philo si ritrasse, spaventata. Katie voltò la testa, e quando rispose parlò in tono basso e distante, con una voce che non era la sua. "Vedo un mucchio di ghiaia e una tomba"»

La bella e giovane Philo Drax, ha solo 18 anni, non ha più una famiglia. A renderla orfana di madre ci aveva pensato Katie che si era adoperata affinché anche il nonno passasse a miglior vita. Philo è piuttosto ingenua e ha sottovalutato la malvagità di Katie e della sua famiglia. Senza mai contraddire gli insegnamenti morali ricevuti dall'amata mamma, Philo agisce sempre in buona fede diventando la paladina delle persone a lei care e ci sarà anche un bel giovanotto , il facoltoso Henry Maitland, che le ruberà il cuore. La ragazza diventerà sempre più determinata e ciò la porterà a essere sempre più coraggiosa e forte. In lei si compirà una straordinaria trasformazione e il suo desiderio di vendetta diventerà un pensiero ossessivo.

Ho giurato a me stessa di vederli tutti e tre morti. Mi trasformerò in segugio, li braccherò nelle loro tane, li farò impiccare, e quella notte dormirò ai piedi della loro forca. Il tanfo di decomposizione dei loro cadaveri sarà un balsamo per me! 

Nei suoi romanzi McDowell crea, con uno stile incisivo, personaggi ben definiti che rimangono nel cuore del lettore. Alcuni sono di animo buono, altri incarnano "i cattivissimi" che non si pentono mai.

Questo libro è inquietante e raccapricciante, indaga senza veli l'avidità di una famiglia disfunzionale e senza cuore. Il libro è suddiviso in brevi capitoli che sono la vetrina di una propensione alla crudeltà insita in alcuni protagonisti. I numerosi colpi di scena strizzano l'occhio ad alcune coincidenze che hanno del soprannaturale e alimentano, nel lettore, una curiosità infinita. Il karma ha un ruolo di primo piano nell'imprevedibilità degli eventi. Sempre in precario equilibrio fra bene e male, il romanzo ci offre uno spaccato della società americana di fine Ottocento. Conosceremo il lato oscuro di una società in cui per sopravvivere bisogna lottare.

"Katie" è un romanzo che omaggia gli spietati penny dreadful, di epoca Vittoriana. Si tratta di pubblicazioni diffuse nel XIX secolo nel Regno Unito che, al costo di un penny, narravano crudeli storie gotiche rivolte al proletariato e alla borghesia impiegatizia. L'autore coniuga l'horror alla Stephen King con l'intrigo sentimentale e con il desiderio di vendetta, come nei romanzi di Alexandre Dumas padre (Il conte di Montecristo). Nei suoi romanzi c'è sempre un po' di gotico, l'ossessione per le famiglie contorte e la vendetta. Il tutto è amalgamato con una scrittura incisiva, un pizzico di umorismo nero e la costante presenza della Nera mietitrice. 

"Katie" è una vicenda di ossessione e cupidigia, è una danza macabra sanguinosa e imprevedibile con l'onnipresenza della morte. Un duello senza esclusione di colpi tra una ragazza senza un soldo e una famiglia senza scrupoli pronta a tutto per rubarle la fortuna che le spetta di diritto e che le permetterebbe di uscire dalla povertà.

Chi vincerà la sfida? La buona e sprovveduta Philo o la violenta e sanguinaria Katie? La giustizia trionferà?

Per me è proprio la feroce Katie l'anima nera del romanzo. Insensibile al dolore altrui, Katie ci conduce in un mondo che vede trionfare è il male.

"Katie" è un libro ben scritto, a tratti angosciante, che pone in primo piano la sfiducia verso il genere umano. Con personaggi vividi che si muovono tra misteri e oscurità, McDowell ci invita a fare un salto nel buio in un affascinante universo oscuro, macabro e violento, dove preda e cacciatore si rincorrono con ruoli intercambiabili.

Se amate il thriller gotico e vi lasciate conquistare da personaggi femminili che strizzano l'occhio ai fantasmi della mente, allora "Katie" è il romanzo che fa per voi. Sappiate, però, che non tutto è spiegabile, catalogabile e conoscibile. Soprattutto non fidatevi mai di Katie!

martedì 15 aprile 2025

RECENSIONE | "Una strada tranquilla" di Seraphina Nova Glass

Per le lettrici e i lettori che amano i thriller psicologici, Fazi pubblica "Una strada tranquilla" di Seraphina Nova Glass, romanzo ambientato in un sobborgo americano pieno di segreti: alcuni grandi, altri piccoli, altri mortali.


STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 7
Una strada tranquilla
Seraphina Nova Glass

Editore: Fazi
Pagine: 324
Prezzo: € 18,50
Sinossi

Un intrigante thriller psicologico ambientato in un sobborgo americano pieno di segreti: alcuni grandi, altri piccoli, altri mortali. Uno dopo l’altro stanno per essere svelati tutti… Chi non vorrebbe vivere a Brighton Hills? Questo esclusivo comprensorio residenziale sulla costa dell’Oregon è il mix perfetto di lusso e bellezza naturale: splendide case si ergono sotto possenti abeti, rigogliosi giardini si estendono fino al lungolago. Chi vive qui conduce un’esistenza agiata e mondana, scandita da eventi di beneficenza, partite a golf e bevute tra conoscenti; è il tipo di posto in cui i vicini si prendono cura l’uno dell’altro. A volte fin troppo. Cora, quarantenne organizzatrice di eventi, è certa che suo marito la tradisca; deve solo coglierlo sul fatto. Per smascherarlo assolda la fedele dirimpettaia Paige. Dal canto suo, Paige non si dà pace da quando il figlio ha perso la vita in un incidente e, convinta che il responsabile si celi tra i residenti del comprensorio, ha preso a spiare compulsivamente i vicini in cerca del colpevole. Nel frattempo, la nuova vicina Georgia, giovane inglese giunta da poco a Brighton Hills al seguito del marito, si comporta in modo sempre più strano. Ma cosa potrebbe mai nascondere una madre così adorabile?





A Brighton Hills non succede mai niente. Be', non alla luce del sole, quantomeno. Le cose avvengono sempre in segreto e dietro porte chiuse: vorticano sotto forma di pettegolezzi e sguardi furtivi, ma la superficie resta patinata e imperturbabile.

Brighton Hills è un esclusivo comprensorio residenziale sulla costa dell'Oregon, è un mix perfetto di lusso e bellezza naturale. Case meravigliose si annidano sotto imponenti abeti e rigogliosi giardini scendono fino al lungolago. Chi vive qui conduce un'esistenza agiata e mondana, scandita da eventi di beneficenza, partite a golf e bevute tra conoscenti. É il tipo di posto in cui i vicini si prendono cura l'uno dell'altro. A volte fin troppo. 

Cora, quarantenne organizzatrice di eventi, è convinta che suo marito Finn la tradisca. Lui nega. Deve solo coglierlo in flagrante per dimostrare che il marito non ha rispettato la clausola del loro accordo prematrimoniale. Per smascherarlo assolda la fedele dirimpettaia Paige. 

Dal canto suo, Paige non si dà pace da quando il figlio Caleb ha perso la vita in un incidente stradale. É convinta che la morte del figlio non sia un incidente e che il colpevole si celi tra i residenti del comprensorio. La donna ha in sé una miscela di dolore e rabbia che cresce ogni giorno di più e tende ad allontanare tutti, compreso il marito che si trasferisce in un nuovo appartamento. Paige è determinata a scoprire chi ha ucciso il suo Caleb e così inizia a spiare i suoi vicini: scatta delle foto, osserva con il binocolo. Si improvvisa super investigatrice amatoriale. 

Nel frattempo, la nuova vicina Georgia, giovane inglese giunta da poco a Brighton Hills al seguito del marito, si comporta in modo sempre più strano. Non oltrepassa mai il portico di casa ed evita a tutti i costi di chiacchierare con i vicini. Suo marito spiega che il comportamento della moglie è dovuto all'agorafobia a causa di un trauma passato. Ma cosa potrebbe mai nascondere una giovane madre così adorabile? 

Con "Una strada tranquilla", dal quale verrà tratta una serie tv, l'autrice è stata finalista all'Edgar Award. 

I personaggi sono accattivanti: Cora, Paige e Georgia sono tre donne imperfette che si confrontano con relazioni matrimoniali disfunzionali ma, nel momento del bisogno, stringono una specie di alleanza trovando la forza l'una nell'altra per rimediare a qualche torto. Le loro voci sono nitide ed è facile schierarsi dalla loro parte. 

"Una strada tranquilla" è un dramma domestico che dimostra come le apparenze ingannino. Dietro le porte chiuse tutti hanno dei segreti e accadono eventi angoscianti 

La trama è incisiva, veloce e contorta. Si trattano temi come l'infedeltà, il dolore, la perdita di identità e la manipolazione psicologica. Tutto ciò rende la lettura emozionante e ricca di tensione. L'autrice, con mano sicura, conduce il lettore verso la soluzione di più misteri. La forza del romanzo è nei personaggi che dapprima singolarmente, poi in gruppo, riescono a scoperchiare un vaso di Pandora che non promette nulla di buono. Man mano che i segreti vengono rivelati, ciascuno si rende conto di quanto la verità cambierà la vita della propria famiglia. 

Questo è il primo libro di Seraphina Nova Glass che leggo. Mi è piaciuto il suo stile di scrittura e il suo sarcasmo e umorismo che hanno stemperato un po' l'atmosfera di cruda disperazione creata dai temi trattati. Ho trovato la storia molto interessante con momenti di alta tensione e disagio. Non sono stata sempre d'accordo con alcune decisioni prese dalle protagoniste ma leggere le loro azioni è stato assistere a un interessante gioco del gatto e del topo. 

"Una strada tranquilla" è un thriller domestico a tinte nerissime con personaggi che si arricchiscono di nuove sfaccettature a ogni capitolo. L'ingranaggio narrativo alterna le loro voci rivelando un quadro d'insieme complesso e mostruoso. Quanti demoni chiusi tra le pareti domestiche! Le convenzioni di una società senz'anima si moltiplicano segnando una pericolosa soglia invisibile. Sarà pericoloso portare alla luce gli aspetti nascosti della personalità di alcuni protagonisti. 

La bellezza di questo thriller è vedere come forze inarrestabili si mettono in moto e inducono il lettore alla riflessione e rivalutazione dei lati oscuri della personalità, dei non detti del matrimonio e della vita famigliare. 

È intrigante seguire le prospettive di Paige, Cora e Georgia, conoscenti e vicine di casa attraverso una spirale che si sviluppa intorno a una tragedia. Le loro storie sono un'esperienza emotiva di largo respiro che porta il lettore a guardare gli eventi sulla pagina come proiezione di eventi che le donne possono vivere realmente in famiglia. La famiglia diventa un luogo pericoloso, non è più un nido di accoglienza, calore e felicità. Non c'è niente di più terrificante di ciò che può accadere nelle nostre case, all'interno delle nostre famiglie e delle amicizie. C'è sempre un divario tra l'ineccepibile facciata pubblica delle famiglie perfette e il loro lato oscuro privato. 

Vorrei concludere con un'ultima riflessione. Sotto la superficie della normalità si annidano gli orrori della perversione, dietro gli abbracci e i sorrisi possono nascondersi paura, odio e violenza. La libertà e la dignità della donna sono beni a cui non si può e non si deve rinunciare. La violenza non è mai giustificata, l'amore non è mai possesso. Diamo voce alla violenza sotterranea, ai lividi che deturpano la pelle, alle paure taciute, alle minacce sommesse, alle manipolazioni e alla gelosia ossessiva. Promuoviamo la cultura del rispetto.

lunedì 7 aprile 2025

RECENSIONE | "56 giorni" di Catherine Ryan Howard

"56 giorni" (Fazi) è il nuovo romanzo di Catherine Ryan Howard, scrittrice di gialli di successo internazionale. La storia è ambientata a Dublino, città d'origine della scrittrice, nell'Irlanda 2020 nel periodo del lockdown.

Tutto ha inizio con un incontro casuale, con una convivenza affrettata e con la scoperta di un cadavere in decomposizione. Potrebbe essere l'omicidio perfetto?


STILE: 7 | STORIA: 8 | COVER: 7
56 giorni
Catherine Ryan Howard

Editore: Fazi
Pagine: 372
Prezzo: € 19,00
Sinossi

Nessuno sapeva che vivevano insieme. Ora uno dei due è morto. Potrebbe essere questo il delitto perfetto? 

56 GIORNI PRIMA Ciara e Oliver si incontrano per la prima volta in un supermercato di Dublino, durante una pausa pranzo come tante; tra loro scatta subito la scintilla e, nel giro di pochi giorni, iniziano a frequentarsi. Nella stessa settimana, il Covid-19 raggiunge le coste irlandesi. 

35 GIORNI PRIMA Quando il lockdown minaccia di tenerli separati, Oliver suggerisce di andare a vivere insieme nel suo appartamento. Nonostante si conoscano da poco, Ciara accetta: per lei è l’unico modo di far funzionare la relazione sfuggendo al controllo della famiglia e degli amici. Per Oliver è l’unico modo di nascondere la sua vera identità. 

OGGI Nell’appartamento di Oliver viene trovato un cadavere in decomposizione. Gli investigatori si buttano a capofitto nell’indagine: riusciranno a capire cosa è realmente accaduto, oppure la pandemia ha permesso a qualcuno di commettere il delitto perfetto?





Le bugie sono cose sottili e poco maneggevoli. Filamenti delicati, come i fasci di nervi del corpo. Facili da torcere, difficili da controllare, impossibili da tenere fermi.

Ciara e Oliver si incontrano in coda al supermercato a Dublino la stessa settimana in cui il Covid-19 raggiunge le coste irlandesi. Tra loro scatta subito una forte attrazione. Quando il lockdown minaccia di tenerli separati, Oliver propone a Ciara di trasferirsi nel suo appartamento. Si conoscono appena ma lei vede la convivenza come l'opportunità per vivere una nuova relazione senza l'esame scrupoloso di famigliari e amici, lui la vede come un'opportunità per tenere segreto il suo passato. 

Cinquantasei giorni dopo, la polizia trova un cadavere in decomposizione nel loro appartamento. Nessuno sapeva della loro convivenza. 

Cosa è realmente successo nell'appartamento di Oliver? Un tragico incidente, un delitto passionale o il lockdown ha offerto l'occasione per un crimine perfetto? I detective saranno in grado di determinare cose sia realmente successo? 

"56 giorni" è un giallo claustrofobico che vi trascinerà in un gorgo di sospetti fino all'ultima rivelazione. 

Oliver è un "tecnico dell'architettura", studia il modo per costruire gli edifici progettati dagli architetti. È alto e bello, forse un po' troppo paranoico. 

Ciara lavora per un'azienda tecnologica. È una ragazza che sembra insicura 

Le loro storie creano un'atmosfera carica di tensione e sono un portale per svelare i misteri del loro passato. Hanno 56 giorni per trasformare l'attrazione iniziale in amore. Ma il loro sarà un paradiso in terra o l'anticamera dell'inferno? 

L'intera vicenda è divisa in capitoli che hanno come titolo date che collocano gli eventi sia nel passato sia nel presente. I protagonisti sono ben descritti e le loro motivazioni psicologiche vengono sondate in profondità anche se ognuno nasconde delle informazioni. L'autrice è brava a seminare sospetti su entrambi i protagonisti costruendo un castello destinato a crollare miseramente. 

Il thriller si evolve su più piani temporali. Tutto parte dal lontano 2003 quando Oliver e Ciara erano all'inizio dell'adolescenza. Un passato, mai del tutto sepolto, allunga la sua ombra sugli eventi del 2020. 

"56 giorni" è un giallo ben congegnato, intriso di dolore, rancore, rabbia, desiderio di essere perdonati. Il passato non si può cambiare ma si può scrivere il presente e soprattutto il futuro. Ogni protagonista esprime il proprio punto di vista con rari e frammentati nuovi elementi e questo genera una certa ripetizione rimbalzando avanti e indietro nel tempo. Oliver e Ciara mentono sapendo di mentire, indossano una maschera e rimescolano continuamente le carte in tavola. 

Leggere questo thriller mi ha fatto rivivere l'incertezza, la solitudine e la tensione del lockdown: le strade silenziose, gli scaffali del supermercato vuoti, il distanziamento sociale, le mascherine, la vita messa in stand-by. Comunque il Covid fa solo da sfondo alla vicenda fornendo l'atmosfera perfetta per un mistero drammatico e agghiacciante. Infatti quando pensi di aver afferrato il bandolo della matassa, ti accorgi di aver sbagliato e le tue deduzioni si volatilizzano nel nulla. 

Catherine Ryan Howard ci propone un romanzo in cui nulla è come sembra e non ci si può fidare di nessuno. L'autrice è brava nell'arte della manipolazione della trama, spiazza il lettore intrappolandolo nelle menti di Oliver e Ciara. Fin dall'inizio sappiamo che qualcuno morirà ed è normale chiedersi: Chi morirà? Chi ha commesso l'omicidio? Qual è il movente? 

A dare una risposta a queste domande è una coppia di detective che dovrà scoprire cosa sia realmente successo nell'appartamento dove hanno scoperto un corpo in putrefazione nella doccia. La polizia non trova alcun documento né impronte digitali. Riusciranno a stabilire cosa è realmente accaduto? 

Questo libro mi ha tenuto sulle spine fino alla fine. Non sono mai stata sicura per chi tifare e di chi fidarmi. Un bel colpo di scena segna il gran finale dove l'Io si perde dietro al vetro smerigliato di una doccia, in una piccola pozzanghera d'acqua che diventa l'universo in cui giustizia e vendetta si fronteggiano. In ognuno di noi c'è un mostro, attenti!