venerdì 14 marzo 2025

RECENSIONE | "Una mente assassina" di Angela Marsons

"Una mente assassina" (traduzione di Anna Ricci per Newton Compton) è l'attesissimo nuovo thriller della bestsellerista inglese Angela Marsons. Si tratta del tredicesimo capitolo della saga che vede protagonista la detective Kim Stone, comparsa per la prima volta nel romanzo giallo "Urla nel silenzio" (2016, Newton Compton).

Questa volta Kim e la sua squadra dovranno vedersela con una comunità apparentemente pacifica dentro cui si annidano il male e un assassino spietato.


STILE: 7 | STORIA: 8 | COVER: 7
Una mente assassina
Angela Marsons

Editore: Newton Compton
Pagine: 384
Prezzo: € 12,90
Sinossi

Quando la detective Kim Stone viene chiamata a casa di Samantha Brown, trova la giovane donna distesa sul letto con la gola tagliata e un coltello in mano. Senza segni di effrazione o lotta, Kim classifica la sua morte come un tragico suicidio. Ma una visita ai genitori di Samantha fa scattare in Kim dei segnali d'allarme: è sicura che non le stiano dicendo tutta la verità. Grazie a un dettaglio nascosto in una fotografia, la detective si rende conto di aver commesso un gigantesco errore. Samantha non si è tolta la vita, è stata assassinata. Quando in un lago della zona viene trovato il corpo di un giovane, anche lui con la gola tagliata, Kim capisce che c'è un collegamento tra questa nuova vittima e Samantha. In comune hanno un soggiorno a Unity Farm, un ritiro per persone che vogliono abbracciare uno stile di vita alternativo. Sotto la facciata accogliente del luogo, la detective e la sua squadra scoprono una comunità sinistra che si nutre delle vulnerabilità emotive dei suoi adepti. Kim sa che mandare uno dei suoi agenti sotto copertura alla Unity Farm è rischioso, ma sa anche che è l'unica possibilità per catturare l'assassino prima che un'altra vita venga spezzata...  Una comunità apparentemente pacifica dentro cui si annidano il male e un assassino spietato. Un nuovo caso per la detective Kim Stone.





Aveva bisogno di qualcosa che la convincesse a darle il permesso di indagare al meglio sulla morte di Samantha. Continuò a scorrere le foto. La posizione. Il coltello. Il sangue. La mano. Maledizione, non c'era nulla che non fosse già presente nei suoi ricordi.

"Una mente assassina" non lascia tempo agli indugi e catapulta subito il lettore sulla scena di un crimine dove è stato simulato il suicidio di una ragazza. Il corpo senza vita è quello di Samantha Brown. La ragazza è distesa sul letto, impugna un coltello, ha la gola tagliata, ovunque schizzi di sangue. Non ci sono segni di autodifesa o di violenza. Tuttavia Kim non riesce ad archiviare il caso come suicidio. Qualcosa le dice che le apparenze possono ingannare. Occorre comprender le ragioni celate ed è proprio nei dettagli, in ciò che risulta invisibile ma c'è, che si nasconde l'indizio che farà crollare la prima ricostruzione dei fatti. Il finto suicidio è in realtà un omicidio che darà il via a un'indagine appassionante non scevra da pericoli. Quando in un lago della zona viene trovato il corpo di un giovane, anche lui con la gola tagliata, Kim capisce che c'è un collegamento tra questa nuova vittima e Samantha. In comune hanno un soggiorno a Unity Farm, un ritiro per persone che vogliono abbracciare uno stile di vita alternativo. Sotto la facciata accogliente del luogo, la detective e la sua squadra scoprono una comunità che si nutre delle vulnerabilità emotive dei suoi adepti. Una comunità apparentemente pacifica, dove tutti sono felici. Tuttavia fra tanta serenità si annidano il male e un assassino spietato. Kim sa che per scoprire qualcosa deve mandare uno dei suoi agenti sotto copertura alla Unity Farm. Sa che è rischioso. Ma sa anche che è l'unica possibilità per catturare l'assassino prima che un'altra vita venga spezzata.

Angela Marsons è una scrittrice che arricchisce da sempre i suoi scritti affrontando temi anche molto delicati, di carattere sociale, culturale o educativo.

"Una mente assassina" non fa eccezione rivestendo il duplice ruolo di strumento di svago e occasione di riflessione. Con la detective Kim Stone esploreremo il mondo oscuro e angosciante delle sette. Non si tratta di sette religiose ma di gruppi che rispondono a esigenze affettive di persone in difficoltà. Persone vulnerabili che fanno scelte opinabili e dettate dal desiderio di sentirsi accettate e amate.

La storia camaleontica porta il lettore a uscire dalla sua comfort zone mentale per entrare in un territorio oscuro che genera una sensazione di pericolo imminente.

La scrittrice permette al lettore di camminare al fianco di Kim e della sua squadra. Ciò crea una tensione costante in un susseguirsi di eventi imprevedibili. Ci si muove tra protagonisti fragili che devono superare ostacoli emotivi e non sanno cosa fare. Ed è proprio sulla pelle di queste persone che vivono momenti di difficoltà affettiva che viene costruito un mondo oscuro dove la manipolazione psicologica regna sovrana. La linea di confine tra ciò che costituisce una setta e ciò che è socialmente accettabile è sottilissima. Nel romanzo ripercorreremo le tappe che portano alcune persone ad allontanarsi dalla famiglia per entrare in un'altra "famiglia" che ti parla di serenità, sicurezza e protezione, mentre ti isola, ti manipola, espropria i tuoi bene.

Nel thriller "Una mente assassina" non tutto è come sembra. Come una sarta, l'autrice cuce più storie insieme realizzando un romanzo in cui l'esca ha il sapore dolce della comprensione e dell'ascolto, ma cela un leader carismatico di vitale importanza sia per la sopravvivenza della setta, sia per la trama del romanzo. Kim dovrà procedere con molta cautela se vuole portare a galla la verità. La sua sarà una strada in salita tra personaggi misteriosi molto abili a confondere le indagini.

Quello che rende unica Angela Marsons è il suo abile intreccio di trama e personaggi complessi che si muovono in una fitta rete di intrighi e di menzogne. Ogni libro è un nuovo caso, una nuova sfida per Kim e il suo team. Io, come sempre, mi sono goduta questo viaggio emozionante nel mondo oscuro del Male. Ogni capitolo contribuisce al buon ritmo del romanzo e non si ha mai un attimo di tregua. Anche perché in parallelo alla storia principale si sviluppa anche un'altra vicenda che vede il sergente Bryant alle prese con un suo vecchio caso: lo stupro e l'omicidio della quindicenne Wendy Harrison. L'omicida, Peter Drake, sta per ottenere la libertà vigilata e Bryant è convinto che ucciderà di nuovo.

La serie di Kim Stone si legge con vero piacere. Mi piace l'aria di cooperazione che si respira nel suo team. Tutti partecipano alla risoluzione dei casi, ognuno con i propri talenti sempre pronti ad aiutarsi a vicenda. Anche la protagonista ha smussato qualche angolo del suo carattere, è amata e rispettata dai suoi colleghi.

Quindi se amate le storie che vi catapultano sulla scena del crimine, se volete indagare quanto sia profondo l'abisso del Male, allora non vi resta che lasciarvi affascinare dalla serie poliziesca bestseller di Angela Marsons. Da leggere tutto d'un fiato!  

4 commenti:

  1. Ciao Aquila, non sono una gran appassionata di polizieschi, ma ho sentito parlare molto di questa autrice e i thriller mi piacciono molto... quindi mi sa che prima o poi farò anche la sua conoscenza! Buona giornata :-)

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  2. Di Angela Marsons non ho letto niente, ma la tua recensione mi ha incuriosito e visto che il genere mi piace sarà la volta buona!!!

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  3. Devo riprendere quanto prima Angela marsons, ho dei libri pronti sullo scaffale; quell' unico che ho letto finora mi era comunque piaciuto, il problema è ogni giorno sbuca fuori qualcos'altro che va a infilarsi nella chilometrica wishlist ✧⁠\⁠(⁠>⁠o⁠<⁠)⁠ノ⁠✧
    Un abbraccio Aquila ♥️

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  4. Mi sembra molto bello questo giallo, ti farò sapere se lo leggerò, un abbraccio!

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