venerdì 30 giugno 2023

BLOGTOUR | "Posto sbagliato, momento sbagliato" di Gillian McAllister | Recensione in anteprima

Nelle librerie dal 4 luglio, “Posto sbagliato. Momento sbagliato” (Fazi Editore) di Gillian McAllister, autrice bestseller di fama internazionale che firma un thriller imperdibile per gli amanti del brivido. L’architrave portante della trama è un mistero che si annida tra le mura domestiche e si svela pian piano in un crescendo di tensione. La particolarità, l’originalità del romanzo, è tutta nell’indagine condotta a ritroso nel tempo. L’incipit ci svela subito chi è l’omicida e chi la vittima. Il “perché”, il movente, si nasconde nelle pieghe del tempo e quindi siate pronti a entrare con la protagonista in un loop temporale utilizzato come escamotage narrativo. No, miei cari lettori, non siamo in presenza di un giorno che si ripete, non rivivremo in continuazione vicende già avvenute. Sappiate che la validità scientifica dei loop temporali, nonché la loro ammissibilità teorica, è stata ipotizzata nel 1937 dal matematico olandese Willem van Stockum.

Quindi tutto è possibile, date un arrivederci al vostro presente e insieme varchiamo la soglia di una prigione temporale apparentemente senza fine. 



STILE: 8 | STORIA: 9 | COVER: 7
Posto sbagliato, momento sbagliato
Gillian McAllister

Editore: Fazi
Pagine: 372
Prezzo: € 18,50
Sinossi

È appena scoccata la mezzanotte nei tranquilli sobborghi di Liverpool. Jen, affacciata alla finestra, sta aspettando che il figlio diciottenne torni a casa. Non ha rispettato il coprifuoco. A un certo punto ecco che il ragazzo compare, ma non è solo: si sta avvicinando a qualcuno, e ha qualcosa in mano. Impietrita, nel giro di pochi secondi Jen assiste a una scena che non si sarebbe mai immaginata: suo figlio accoltella un uomo. Non riesce a crederlo. Todd, un adolescente spiritoso e felice, ha appena ucciso uno sconosciuto, proprio lì, sulla strada di casa, sotto ai suoi occhi. Non sa chi sia. Non sa perché. Sa soltanto che il suo futuro è distrutto. Diverse ore più tardi, si addormenta sul divano, stremata. Ma quando si sveglia… è il giorno precedente. La scena da incubo a cui ha assistito non ha ancora avuto luogo. Questo strano viaggio a ritroso nel tempo comincia a ripetersi a ogni risveglio: è l’occasione, per Jen, di ripercorrere la loro vita familiare alla ricerca di indizi. Tassello dopo tassello, emergono dei particolari su suo figlio di cui era completamente all’oscuro, e la faccenda si fa sempre più inquietante. Da qualche parte, nascosta nel passato, c’è una soluzione, e Jen non ha altra scelta: deve trovarla.





C’è qualcosa che non va. Sta per succedere qualcosa. Jen ne è sicura, pur senza essere in grado di dire cosa; una specie di sesto senso che si attiva quando c’è un pericolo… Che cos’è questa sensazione? Non sa spiegarlo. Todd sta correndo e, nel giro di qualche secondo, stringe in pugno la parte davanti della giacca con il cappuccio dello sconosciuto. Si sta preparando ad affrontarlo, le spalle in avanti, il corpo vicinissimo a quello di lui. Lo sconosciuto s’infila una mano nella tasca. «Todd, no», grida. Ed è in quel momento che Jen vede il coltello. Una pugnalata rapida, netta. E poi tutto rallenta.

La storia inizia il giorno zero, fine ottobre. Mezzanotte passata, nei tranquilli sobborghi di Liverpool. Jen, dalla finestra, vede suo figlio Todd uccidere un uomo. Non riesce a crederlo: Todd, un adolescente spiritoso e felice, ha appena ucciso uno sconosciuto, proprio lì, sulla strada di casa. Non sa chi sia. Non sa perché. Quando arriva la polizia suo figlio viene arrestato, accusato di omicidio. È in possesso del coltello, ha le mani e i vestiti sporchi del sangue della vittima. Caso chiuso? No, per nulla.

Jen pensa a suo figlio. Quella notte si addormenta disperata ponendosi mille domande: Perché lo ha fatto? Perché aveva un coltello con sé? Chi era la vittima, quell’uomo adulto che probabilmente suo figlio ha ucciso? Tutto è perduto. Finché non si sveglia… ed è ieri. E poi si svegli di nuovo… ed è l’altro ieri. Ogni mattina si sveglia un giorno prima, un altro giorno prima dell’omicidio e comprende di avere una possibilità per fermarlo. Da qualche parte nel passato c’è la risposta. Una possibilità per ripercorrere la loro vita famigliare, per cercare l’innesco di questo crimine e lei non ha altra scelta che trovarlo. Tassello dopo tassello, emergono dei particolari sulla vita di Todd di cui era completamente all’oscuro. La faccenda si fa sempre più inquietante, finché Jen non fa la scoperta peggiore di tutte.

È il Giorno Meno Uno. È il Giorno Meno Due. È il Giorno Meno Tre. È il Giorno Meno Quattro…

Con Jen, in questo viaggio emotivo a ritroso nel tempo, ci siamo anche noi lettori per risolvere un crimine facendo giri tortuosi caratterizzati da incredulità e tensione. Todd è un bravo ragazzo, ragionevole e affabile, ma, direbbe Hercule Poirot, il mondo è pieno di brave persone che fanno brutte cose.

Ho adorato il fatto che fin dall’inizio sappiamo chi sia il colpevole ma non sappiamo il motivo dell’omicidio. Con Jen scopriremo un mare di bugie convincenti dette da bugiardi quasi perfetti. È quel “quasi” a far emergere le prime crepe dei segreti nascosti in bella vista. Per Jen è doloroso e difficile affrontare tutto ciò:

Com’è sinistro rivivere la propria vita al contrario. Vedere cose che la prima volta non si erano viste. Capire l’orribile significato di eventi che non si aveva idea si stessero svolgendo tutto intorno. Scoprire bugie raccontate… Ma i bravi bugiardi non danno tutti l’impressione di essere le persone più sincere di questo mondo?

Il viaggio delle seconde possibilità è una corrente sotterranea che dimostra come tante piccole cose sommate possano produrre un evento disastroso. Tuttavia trovare il peccato originale che ha portato all’accoltellamento di un uomo, non è l’unico obiettivo della storia. Si parla di genitorialità, della forza di una madre pronta a tutto per proteggere il proprio figlio e dei sensi di colpa.

“Posto sbagliato. Momento sbagliato” è un romanzo dal fascino irresistibile, un rompicapo che sgretola le certezze e che vi conquisterà piano piano con la sua trama originale. Inizialmente il narrare è lento, ci sono alcune ripetitività, poi tutto cambia e le basi poste con meticolosità si trasformano in un trampolino di lancio verso un passato che ci permetterà di comprendere il presente. Le supposizioni scientifiche del loop temporale in cui si muove Jen sembrano valide e sicuramente sono affascinanti e quindi si sorvola su elementi che possono sembrare inverosimili. Le linee temporali intrecciano una storia avvincente sulla maternità, le seconde possibilità e la difesa di coloro che amiamo. Non si sa mai cosa sia successo prima o sarebbe successo poi, le mie celluline grigie sono andate per un momento in confusione per poi imboccare la via giusta e di salto in salto, naturalmente sono salti temporali, sono giunta all’epilogo che finalmente ha svelato l’arcano.

Leggere “Posto sbagliato. Momento Sbagliato” è stato come percorrere un itinerario tumultuoso seguendo le persone, frugando tra le cose altrui e ascoltando di nascosto qualunque conversazione. Mi sono davvero divertita in questo viaggio improbabile quanto inimmaginabile. Si entra in un mondo alla rovescia dove ci aspetta una lista nera di tradimenti, nessuna amante però, che mettono in primo piano il lato oscuro della vita. Spesso noi ci rifiutiamo di vedere la realtà, ci creiamo la nostra piccola bolla di serenità dove viviamo felici pensando di lasciare il male fuori. Lo scrittore francese Antoine de Saint-Exupéry scriveva che si vede bene solo con il cuore e aveva ragione. “Posto sbagliato. Momento sbagliato” nasconde un gran cuore che, infrangendo la barriera di bugie, alla fine emergerà e spunterà un bellissimo germoglio.



2 commenti:

  1. ma che anteprima affascinante e fitta di mistero! mi segno titolo e data. La Fazi pubblica thriller e noir davvero belli!
    ciao aquila

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