“La lama dell’assassino” di Salvo Toscano, in libreria dal 4 luglio per Newton Compton Editori, è la decima indagine per i fratelli Roberto e Fabrizio Corsaro. L’estate è appena iniziata ed è piacevolissimo ritrovare dei vecchi amici e le loro storie appassionanti immerse nella bellezza di Palermo e della Sicilia in toto. In un susseguirsi di eventi, simili a scatole cinesi, Salvo Toscano ci propone una storia perfetta da mettere in valigia. Una ragazza scomparsa. Un sospettato legato al mondo della mafia. Un precedente irrisolto.
STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 7 |
Pagine: 288
Al mio risveglio, il giorno del mio quindicesimo compleanno, ero una ragazza confusa e infelice. O forse ero solo una bambina che la vita aveva fatto diventare donna troppo presto e senza il suo consenso. Un limpido sole d’estate splendeva fuori dalla mia finestra, ma non riusciva a illuminare il buio pesto della mia anima. Mi alzai controvoglia dal letto, come ogni mattina. E come ogni mattina, avvertii sulla bocca dello stomaco il peso di tutto quello che mi opprimeva. E lo odiai. Non potevo certo sapere che quella giornata avrebbe cambiato la mia vita.
Elena ha compiuto quindici anni da pochi giorni la sera in cui scompare. Doveva rientrare dalla scuola di danza a casa, in una zona di campagna alla periferia di Palermo, facendo la stessa strada di sempre. Ma sembra svanita nel nulla, e non si riesce a trovare nessuno che abbia informazioni utili per le ricerche. Durante le indagini viene arrestato il boss Rinaldo Quartararo, sospettato di aver rapito la ragazza a scopo di ritorsione mafiosa. Ad assumere la difesa è l’avvocato Roberto Corsaro, che subito comincia ad approfondire la storia di Elena e della sua famiglia, sulla quale da giorni sta scavando anche il fratello Fabrizio, cronista di nera. Incrociando le loro strade in questa ricerca, i fratelli Corsaro porteranno alla luce dettagli inquietanti che li spingeranno a mettere in relazione il caso di Elena con un’altra scomparsa, avvenuta un quarto di secolo prima. Un caso a pista calda sembra procedere in parallelo con un Cold case, una pista fredda e i misteri si moltiplicheranno.
Leggere i romanzi gialli di Salvo Toscano è sempre piacevole per le trame avvincenti e curate nei minimi dettagli, la scrittura accattivante, per la capacità di portare avanti indagini strutturate con precisione e per l’umorismo della narrazione che si intreccia con sentimenti di vicinanza alla sofferenza altrui. La filosofia di vita dei Corsaro, che abbiamo imparato a conoscere e soprattutto ad amare, fa capolino tra fragilità e malinconia. Intorno a loro ruotano tanti personaggi, alcuni vi sembreranno dei potenziali colpevoli, che semineranno indizi e dettagli portandovi, se sarete stati attenti, alla soluzione del caso.
“La lama dell’assassino” è una storia affascinante e intrigante che si moltiplica in altre storie, perfetta cornice per un giallo che rivelerà scioccanti verità. La suspense dell’indagine è sempre alta e ben gestita dall’autore che riesce a coordinare colpi di scena e inganni con vera maestria. I geniali fratelli Corsaro sono però anche alle prese con problemi familiari. Adoro questo intrecciarsi tra ruolo pubblico e vita privata dei protagonisti, mi aiuta a comprenderli meglio a conoscerli a trecentosessanta gradi. Non sono sicuramente uomini perfetti, hanno le loro debolezze e fragilità, le loro gioie e i loro dolori. Roberto, ad esempio, sarà alle prese con una ferrea dieta a cui lo costringerà la moglie Monica e dovrà confrontarsi con i suoi due figli che affrontano i problemi tipici della giovane età.
Fabrizio, invece, affronterà le difficoltà e le dolcezze dell’affido di un bimbo rumeno, Nico.
L’autore narra una storia che vede i due fratelli Corsaro alle prese con una vicenda complicata e contemporaneamente assistiamo alle trasformazioni dei protagonisti che suggeriscono il passare del tempo.
Tuttavia una certezza c’è, con i fratelli Corsaro i segreti non rimangono seppelliti a lungo e non riposano a lungo nell’oblio. Le loro indagini scavano nei fatti di cronaca. Sanno porre le domande giuste, ma sanno anche ascoltare e si fanno guidare dall’esperienza e dall’intuito. Non hanno paura a penetrare nei meandri di un’indagine complessa e sanno ben gestire le piste dell’oggi che inevitabilmente si intrecciano con quelle di un passato che ha visto la sparizione di un’altra ragazza. Con abilità riescono a districare l’intreccio di segreti che porterà a un risvolto inaspettato del caso. Adoro vedere i fratelli Corsaro alla ricerca ostinata del colpevole, a non accontentarsi delle soluzioni più semplici e spesso fuorvianti. Alla fine si avrà il trionfo della verità che sarà intriso di gioia e malinconia.
Quindi se vi piacciono i gialli, le trame intricate e i casi impossibili, amerete questo seducente romanzo di Salvo Toscano. Non leggerlo sarebbe un delitto.
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