Dal 5 luglio in libreria l’atteso nuovo thriller dello spagnolo Juan Gòmez-Jurado: “Re Bianco”, edito da Fazi nella collana Darkside. Si tratta del terzo capitolo della trilogia bestseller iniziata con “Regina Rossa” e proseguita con “Lupa Nera”, campione di vendite in Spagna per due anni consecutivi e pubblicato anche in Italia conquistando il cuore dei lettori. “Re Bianco” ha il fascino del lato oscuro. Rabbia, paura e violenza vi travolgeranno fino all’imprevedibile finale.
Quindi non potete perdervi questo romanzo per ben cinque ottimi motivi.
Quando Antonia Scott riceve questo messaggio, sa benissimo chi glielo ha inviato. Sa anche che questa partita è quasi impossibile da vincere. Ma ad Antonia perdere non piace e, se perde questa battaglia, le avrà perse tutte. È il momento della resa dei conti, dello scontro faccia a faccia con il suo nemico numero uno. E sarà uno scontro spietato, un ballo diabolico a un ritmo convulso, una crudele caccia al tesoro costellata di trappole mortali in cui ogni tappa è più pericolosa della precedente. I fili, come sempre, verranno mossi dall’alto: la regina è la figura più potente della scacchiera, ma un pezzo degli scacchi non deve mai dimenticare che c’è sempre una mano che lo dirige. Anche questo, però, è tutto da vedere.
1. Perchè “Re Bianco” segna il gradito ritorno di Antonia Scott e Jon Gutiérrez. Vi descriverò brevemente i due protagonisti carismatici e vi presenterò nuovi personaggi, cattivissimi.
Antonia è una donna speciale: non è una poliziotta, né una criminologa ma ha subito un addestramento estremo. Non ha mai portato un’arma, ma non è detto che non le sappia usare, eppure ha risolto tantissimi casi grazie alla sua intelligenza straordinaria. Ha un’elevata capacità di autocontrollo, gestisce bene le sue emozioni, ma c’è qualcuno che trama nell’ombra e potrebbe batterla in una sfida all’ultimo sangue. Antonia è l’eroina di questo romanzo, sempre in lotta contro i crimini e non può cedere. Verrà attaccata anche sul piano psicologico eppure dovrà conservare la forza per vincere l’ultima partita contro il suo avversario più temibile.
Anche Antonia Scott ha dei limiti. L’unica a non arrendersi è la sua volontà inscalfibile. Lei va avanti, anche quando la strada è finita. Quando è caduta giù dal dirupo e mentre sta cadendo. E anche quando cade, Antonia semplicemente si rifiuta di sbattere sul pavimento.
Jon Gutiérrez è ispettore di polizia a Bilbao, un omone di due metri ma non grasso, ha un carattere impulsivo e non si lascia calpestare da nessuno. Sa gestire con rispetto le fragilità di Antonia che sono come fantasmi pronti a perseguitarla.
La giustizia non è soddisfazione. È la verità in movimento. Ed è il nostro maledetto lavoro.
Conoscere meglio i protagonisti ci permetterà di sentirci più vicini a loro e scopriremo altri personaggi dotati di un fascino particolare: il fascino del male che si nutre di un odio profondo.
Re Bianco sarà l’antagonista di Antonia in questa avventura. Il signor White è un personaggio crudele, diabolicamente intelligente, uno psicopatico con l’ossessione di affrontare e sconfiggere Antonia.
2. Perchè “Re Bianco” è l’ultima corsa contro il tempo di Antonia Scott. La più impossibile, la più disperata che coinvolgerà il lettore in una storia al cardiopalma.
Spero che tu non ti sia già dimenticata di me. Giochiamo?
Quando Antonia Scott riceve questo messaggio, sa benissimo
chi glielo ha inviato. Sa anche che questa partita è quasi impossibile da
vincere. Ma ad Antonia perdere non piace e, se perde questa battaglia, le avrà
perse tutte. È il momento della resa dei conti, dello scontro faccia a faccia
con il suo nemico numero uno. E sarà uno scontro spietato, un ballo diabolico a
un ritmo convulso, una crudele caccia al tesoro costellata di trappole mortali
in cui ogni tappa è più pericolosa della precedente.
3. Perchè l’autore ha la capacità di sedurre i suoi lettori con una trama articolata e intrigante, che mescola paure personali a scenari internazionali, con una narrazione fluida e personaggi ben strutturati. La divisione in capitoli brevi, paragonabili a frammenti di un incubo senza fine, ne agevola la lettura. Alcune pagine vi faranno venire i brividi e altre vi mostreranno scene d’azione, intrighi e vendette. Ora tutti i nodi vengono al pettine e Gòmez-Jurado alterna pagine che parlano del presente e mostrano l’evoluzione della storia, a momenti che raccontano episodi del passato che ci permetteranno di conoscere meglio Antonia e Jon. Il tutto mantenendo sempre alta la tensione e segnando il countdown contro un’avversaria implacabile: la morte.
La regina è la figura più potente sulla scacchiera” dice il Re Bianco. Ma per quanto potente sia un pezzo degli scacchi, non deve dimenticare che c’è sempre una mano che lo muove. “Vedremo”, rispose Antonia.
4. Perchè Gomez-Jurado ha un modo brillante di narrare, cattura l’attenzione del lettore che si trova a partecipare alle indagini provando curiosità, odio per i malvagi onnipresenti e schierandosi al fianco di Antonia e Jon. Dopo aver letto i primi due capitoli della trilogia, aspettavo con ansia il capitolo conclusivo e non sono rimasta delusa. “Re Bianco” è un thriller dalla trama imprevedibile con un ritmo da capogiro perché i nostri amati protagonisti dovranno risolvere intricati crimini avendo a disposizione un tempo molto breve. Poche ore per vivere o per morire. La morte sarà la loro fedele compagna, come un vestito cucito sulla pelle.
5. Perché sembra che la serie “Regina Rossa” sia giunta alla conclusione con “Re Bianco” ma l’autore si rivolge a noi lettori per chiederci se sia o no il caso che Antonia e Jon tornino con nuove sfide. Juan Gomez-Jurado conclude: “con immensa allegria e gratitudine posso dire che Antonia e Jon, non sono più miei, ma appartengono a voi. Per cui rispondetemi. Antonia e Jon torneranno?”
La mia risposta è, senza alcun dubbio: “Si! Si! Si!”.
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