Carissimi lettori, per chi non mi conoscesse devo confessare
di essere una persona curiosa che si lascia attirare dalle cover carine, forse
dovrei usare l’aggettivo “inquietanti”, e non sa resistere ai titoli che promettono storie ad alto tasso
adrenalinico. Il libro che ho letto mi ha promesso molto ma si è rivelato una
piacevole lettura senza troppe pretese. Se volete seguirmi vi porto in una casa
misteriosa dove accadono fatti che non hanno nulla di razionale. Pronti? Fate
un bel respiro, iniziamo.
Una presenza in quella casa
Paige McKenzie (traduzione di A. Tissoni)
The Haunting of Sunshine Girl
#1 Una presenza in quella casa
#1 Una presenza in quella casa
Editore: Giunti
Pagine: 300
Prezzo: € 16,00
STILE: 7 | STORIA: 7 | COPERTINA: 7
Nell’istante in cui sto per cedere al sonno, sento una voce di bambina, poco più di un sussurro: ‘Notte, notte.
Sunshine si trasferisce, con la mamma adottiva, nella
cittadina di Ridgemont. Nella nuova casa la ragazzina avverte subito qualcosa
di inquietante: oggetti che si spostano, voci nel cuore della notte, ombre che
appaiono nelle foto che scatta. Sunshine confida i suoi timori alla mamma che
non condivide le sue preoccupazioni.
Solo Nolan, compagno di liceo con la passione per la fotografia, crede a
Sunshine e l’aiuterà a capire cosa stia davvero succedendo. La situazione
precipita quando la mamma inizia a comportarsi in modo sempre più strano.
Toccherà ai ragazzi scoprire cosa si nasconde in quella casa.
“Una presenza in quella casa” è tratto dalla serie web
“The Haunting of Sunshine Girl”. Un successo con oltre 130 milioni di
visualizzazioni. Tutto ha inizio nel 2010, quando una simpatica sedicenne posta
su YouTube un breve filmato confessando il sospetto che nella sua casa ci siano
i fantasmi. I filmati ottengono un gran successo e nasce il primo libro della
saga.
Ho iniziato la lettura di questo libro pregustando un’atmosfera
horror che non ho trovato. Tuttavia, pagina dopo pagina, ho familiarizzato con
i personaggi che hanno un loro fascino. Sunshine è una ragazzina maldestra che
indossa sempre abiti vintage, ama la fotografia, colleziona uccelli impagliati
e crede nell’ipotetica possibilità di vite passate. La ragazzina ama rileggere
“Orgoglio e pregiudizio” e, a volte, si ritrova a parlare come una delle
sorelle Bennet.
La mamma mi è stata
subito simpatica perché ama i thriller e ha totale fiducia nella logica e nella
medicina. Il cane Oscar e il gatto Lex completano il quadretto familiare.
La prima parte del romanzo
ci avvolge in un mistero che si presenta con rumori improvvisi, porte
che si aprono e chiudono da sole, folate di vento, percezioni sonore e visive poco rassicuranti.
Il romanzo prende corpo grazie alla voce narrante di
Sunshine. Per aumentare la tensione ogni tanto c’è un capitolo in cui a parlare
è una voce sconosciuta non riconducibile a nessun personaggio del romanzo. A
chi appartiene questa voce misteriosa? Per complicare ancor più il quadro del
soprannaturale, nella seconda metà del libro, spunta fuori la storia del
Luiseach, un angelo custode che scaccia gli spiriti oscuri e acquisisce i suoi
poteri a sedici anni. Fantasmi, demoni e
spiriti oscuri aleggiano in questa storia che diventa sempre più complessa con
il procedere degli avvenimenti.
“Una presenza in quella casa” è un romanzo ben scritto che
mi ha subito incuriosita ma non ho trovato stimoli paurosi caratterizzati da
una forte tensione. Anzi spesso mi sono ritrovata a provare una profonda
tenerezza per un “fantasma” bisognoso di una guida e che stabilisce un rapporto
con la protagonista. Ciò mi ha fatto
pensare alla serie Ghost Wisperer. La protagonista di questa serie è Melinda,
una giovane donna, capace di vedere e comunicare con i fantasmi che
rappresentano le anime dei morti che per vari motivi non sono passate nell’aldilà.
Melinda ha il potere di aiutarle a “passare oltre”. Anche Sunshine ha dei
poteri anche se lei ancora non lo sa. L ‘evoluzione della storia implica la
comparsa di vari personaggi che sicuramente verranno meglio descritti nel
seguito del romanzo. Il finale apre nuovi scenari e lascia con molte domande
senza risposta.
Terminata la lettura ho chiuso il libro con il sorriso sulle
labbra. Mi aspettavo un romanzo
mozzafiato con emozioni forti che coinvolgono il lettore. Sicuramente non ho
perso il sonno anche se mi piacerebbe sapere come evolve la storia del
“fantasma” che ha movimentato la vita nella casa regalandomi qualche brivido
non di paura ma di tenerezza.
la cover mi aveva attirato solo che "temevo" fosse un po' horror e lo avevo bypassato, ma dalle tue parole mi sembra che non si tratti di una storia paurosa :-D
RispondiEliminapotrei dargli un'opportunità, anche se non rientra prettamente nel mio genere
Ciao Angela, puoi leggere tranquillamente questo libro qualche piccolo brivido è assicurato ma nulle di così travolgente :)
EliminaAnche io non ho trovato nulla di horror, come invece si potrebbe pensare dalla trama e da come è stato presentato il libro. Sarà anche per questo che ne sono rimasta delusa :\ la storia è bella, ma non quanto avrei voluto!
RispondiEliminaCiao Christy, anch'io mi spettavo una vera storia horror, invece mi sono ritrovata a tifare per un fantasma bisognoso d'affetto :)
EliminaCiao cara!
RispondiEliminaHo il libro in lista da un bel pezzo ma ora che so che ha un seguito, sono molto indecisa.
Leggerlo o non leggerlo? Questo è il dilemma! :)
Aquila io non amo gli horror per questo lo avevo scartato, ma visto che dici che è più tendente al thriller forse gli darò una opportunità
RispondiEliminaCiao! Questo libro mi ha bloccata tempo fa, non so se leggerlo o meno perché da un lato mi ispira ma dall'altro ha qualcosa che non mi convince...
RispondiEliminaCiao, anch'io ho trovato piacevole la lettura di questo libro. Ciò che ho apprezzato è stata l'impostazione sulla "classica" storia di fantasmi senza perdersi via nel solito urban fantasy (dii cui oggi siamo inflazionati). Personaggi gradevoli e simpatici per i quali si prova subito empatia. Non sarà polropriamente un horror a tutti gli effetti ma qualche brivido a me lo ha dato. Senza grande pretese sonosoddisfatta di averlo letto e concordo con la tua bella tecensione!
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