giovedì 7 luglio 2016

RECENSIONE | "La via del male" di Robert Galbraith

Carissimi lettori, ho appena concluso la lettura di un romanzo che mi ha coinvolta totalmente e vorrei subito condividere con voi le mie riflessioni. Il romanzo in questione è sicuramente tra i libri più letti in questo periodo. Sulla cover campeggia il nome dell’autore Robert Galbraith ma tutti sappiamo che è uno pseudonimo di J.K. Rowling, autrice della serie di Harry Potter e del “Seggio Vacante”. “La via del Male” è il terzo romanzo della serie di Cormoran Strike, dopo “Il richiamo del cuculo” e “Il baco da seta”. 

La via del male
(Serie di Cormoran Strike #3)
Robert Galbraith (traduzione di F. Bruno)

Editore: Salani | Pagine: 608 | Prezzo: € 18,60 

Sinossi: Quando un misterioso pacco viene consegnato a Robin Ellacott, la ragazza rimane inorridita nello scoprire che contiene la gamba amputata di una donna. L’investigatore privato Cormoran Strike, il suo capo, è meno sorpreso, ma non per questo meno preoccupato. Solo quattro persone che fanno parte del suo passato potrebbero esserne responsabili – e Strike sa che ciascuno di loro sarebbe capace di questa e altre brutalità. La polizia concentra le indagini su un sospettato, ma Strike è sempre più convinto che lui sia innocente: non rimane che prendere in mano il caso insieme a Robin e immergersi nei mondi oscuri e contorti degli altri tre indiziati. Ma nuovi, disumani delitti stanno per essere compiuti, e non rimane molto tempo…

STILE: 9 | STORIA: 9 | COPERTINA: 8
Voleva, aveva bisogno di un contatto con la carne femminile per il tramite dell’acciaio affilato, per sentire il proprio potere nello sgorgare del sangue, la sottomissione totale nelle urla di lei, nelle sue implorazioni, nei suoi rantoli e nei gemiti di morente. I ricordi delle volte che lo aveva fatto non gli recavano conforto; servivano soltanto a infiammare il suo bisogno. Moriva dalla voglia di rifarlo: voleva la Segretaria.
Voleva la Segretaria. In questa frase sono racchiusi venti di ferocia che travolgeranno Cormoran e Robin attirandoli in un vortice di omicidi e perversioni.

A raccontarvi la trama non ci provo neanche perché la struttura narrativa è ricca e complessa con numerosi indiziati e colpi di scena che rendono imprevedibili gli eventi. Il ritmo serrato, gli intrighi, le false piste, i personaggi più svariati, rendono questo thriller una lettura mozzafiato. Andiamo per ordine e per non lasciarvi nell’oscurità, molto pericolosa scoprirete poi il perché, vi accennerò la trama con fare lieve ma deciso.

Un giorno Robin, giovane e determinata segretaria di Strike, riceve un misterioso pacco che contiene la gamba amputata di una donna. Assieme c’è un biglietto su cui è scritto un verso di Mistress of the Salmon Salt, una canzone dei Blue Oyster Cult. Lo stesso verso era tatuato sul corpo della madre di Cormoran, quindi era logico pensare che il mittente del macabro pacco intendesse  colpire l’investigatore tramite Robin. Per Strike i giochi sono presto fatti, solo quattro persone che facevano parte del suo passato sarebbero stati capaci di tale nefandezza. I loro nomi sono tutto un programma. “Digger” Malley, un gangester della malavita. Brockbank, uno stupratore di bambini. Laing, seviziatore di mogli. Whittaker, patrigno di Cormoran. Ma siamo proprio sicuri che lo stalker sia in questo ventaglio di criminali?

Naturalmente la polizia segue altre piste che si rivelano tutte inconsistenti. A Cormoran e Robin non resta che prendere in mano l’indagine ma non sanno che il killer è pronto a  nuovi disumani delitti. Non rimane molto tempo. Uomini bastardi, violenti e infidi, sono pronti a insanguinare le strade di Londra.

“La via del Male” è un giallo ingegnoso, intrigato e intrigante, con un finale al cardiopalma. In questo romanzo ci sono molte scene avvincenti e allo stesso tempo raccapriccianti. Rispetto ai precedenti thriller, questo terzo romanzo è più cruento e sconvolgente. Galbraith sommerge il lettore di indizi e false piste. A capitoli alterni ascoltiamo la voce del killer, percepiamo il suo odio e la sua malvagità. È un uomo che sa mimetizzarsi tra la folla, uccide per il gusto di farlo e si porta via dei trofei amputati dal corpo delle sue vittime. Devo confessare che leggendo alcune scene crudeli sono inorridita e ho pensato che Galbraith sa il fatto suo in tema di thriller. L’attenzione rimane sempre alta, il pericolo è in ogni pagina. Robin e Strike sono costretti a percorrere una via lastricata da orribili crimini, la devono percorrere tutta senza ripensamenti perché il Male non ammette fragilità ed è pronto a colpire quando meno te l’aspetti.  Le indagini per trovare il killer si intrecciano con le vite private dei due protagonisti. Con voce qualche volta timida, più spesso sicura, Robin racconta se stessa, i suoi pensieri, le riflessioni, i desideri. Ci fornisce la possibilità di comprendere meglio il suo presente svelandoci il passato in cui si cela un evento drammatico che condizionerà il suo futuro. Mi piace il modo in cui questa figura femminile viene tratteggiata, rivela una donna determinata che sa ciò che vuole. Noi sostenitori di Strike e Robin facciamo il tifo affinché il loro rapporto lavorativo si trasformi in qualcosa di più. Matthew, fidanzato ufficiale di Robin, è sempre più antipatico e spero che venga eliminato al più presto. Non dico di farlo passare a miglior vita ma vorrei farlo migrare per altri lidi.

“La via del Male” è affollata da tanti personaggi fedeli alla loro indole iniziale. I buoni rimangono tali e i cattivi continuano a fare i cattivi. Il finale intrigante si presta a varie interpretazioni.  Attenderò con ansia la prossima avventura di Cormoran e Robin, spero che venga pubblicata al più presto. Anche perché in ogni libro trovo delle piacevoli novità. In quest’ultimo thriller ogni capitolo iniziava con un epigrafe formata da versi presi da alcune canzoni del un gruppo rock i Blue Oyster Cult. Ho molto apprezzato l’evoluzione dei personaggi e il progressivo complicarsi delle trame. Cosa succederà al nostro eroe imperfetto e alla bella dama? Nel gioco crudele del sequel non ci resta che aspettare.

4 commenti:

  1. Eh già ci tocca aspettare. Questa è l':unica pecca del libro.

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  2. Ti stavo aspettando!!! Concordo, i personaggi evolvono, adesso sono qui ad aspettare e non so nemmeno cosa aspettarmi dal prossimo. Bella recensione per un bel libro. A presto

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    1. Non so se le cose si complicheranno o no. Il finale sibillino mi ha lascita con mille domande :)

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