Buongiorno a voi, carissimi lettori. Oggi iniziamo la
giornata con un romanzo che ho letto in pochissimo tempo presa da una
narrazione che viaggia, in modo magistrale, nel tempo rarefatto dei ricordi.
Pur non amando molto le storie d’amore mi sono imbattuta in questo romanzo che
ha in sé un variopinto mondo di emozioni.
Emozioni che si traducono in mistero, violenza, amore e speranza. Il
libro è uscito nelle librerie il 5 maggio ed ha subito ottenuto il consenso dei
lettori. Per quel che vale aggiungo volentieri anche la mia favorevole
opinione.
La lettera
Kathryn Hughes (traduzione di Chiara Iacomuzio)
Kathryn Hughes (traduzione di Chiara Iacomuzio)
Editore: Nord
Pagine: 348 | Prezzo: € 16,60
Sinossi: Quanto può durare un ricordo? Tina se lo chiede ogni sabato, davanti ai vestiti usati che vende per beneficenza. E se lo chiede quando, in una vecchia giacca, trova una lettera che risale al settembre 1939. E che non è mai stata spedita. Chi saranno mai Chrissie, la destinataria, e Billy, l’uomo che nella lettera implora il suo perdono? Qual è la storia che li unisce? E che ne è stato di loro? Inseguire quel ricordo ingiallito diventa ben presto per Tina una ragione di vita, l’unico modo per sfuggire a un marito violento e a un’esistenza annegata in un oceano di rimpianti. Con una passione e un coraggio che non sapeva neppure di avere, Tina inizia quindi a scavare nel passato, intrecciando ricordi arrossati dal sangue della guerra e confusi dalle nebbie del tempo. Inizia a lottare per cambiare. Per vivere, finalmente. Perché sa che aggrapparsi a quel ricordo significa non arrendersi, sfidare il destino, scommettere sulla propria felicità. E che non è mai troppo tardi per perdonare. Soprattutto se stessi.
STILE: 7 | STORIA: 8 | COPERTINA: 8
Marzo 1973
Stavolta sarebbe morta, ne era sicura. Sapendo che le restavano ancora pochi istanti, pregò in silenzio perché la fine arrivasse in fretta. Sentiva un rivolo di sangue tiepido e vischioso scorrerle lungo la nuca, e aveva percepito l’orrendo crac prodotto dal suo cranio sfondato quando il marito le aveva sbattuto la testa contro il muro […]
Le venne un tremendo capogiro e iniziò, con sollievo, a perdere conoscenza.
Inizio travolgente, di quelli che catturano la mia
attenzione e mi fanno pensare: “L’incipit è davvero promettente, il thriller
accende i riflettori direttamente sul crimine. Non disturbatemi, non ci sono
per nessuno.” Peccato che il romanzo in questione non sia un thriller ma un bel
mosaico di storie che si incastrano alla perfezione pagina dopo pagina. Le
figure emblematiche di questo romanzo sono due donne che pur non conoscendosi,
vedranno i loro destini incrociarsi.
Nel passato di una donna è custodito il futuro di un’altra.
Tina ricordava bene la prima volta che Rick l’aveva
picchiata, era accaduto la loro prima notte di nozze. Lei, inguaribile
romantica, aveva voluto dare una seconda al marito violento condannandosi a
un’esistenza fatta di rimpianti e lacrime amare. Per sfuggire all’opprimente
atmosfera della sua casa, Tina, ogni sabato, lavorava in un negozio che vendeva, per beneficenza,
abiti usati. Nella tasca di una vecchia giacca, la donna trova una lettera
ingiallita dal tempo datata settembre 1939. Una lettera mai spedita. Tina legge
la lettera, ma chi sarà mai Chrissie, la destinataria, e Billy, l’uomo che
implora il suo perdono? Per Tina diventa importante scoprire la storia che si
cela tra le righe di quella lettera. Con coraggio e passione s’improvvisa
detective e inizia a indagare scavando nel passato, risvegliando ricordi quasi
sopiti dalla crudeltà della guerra. Scoprirà che nella vita non è mai troppo
tardi per perdonare, per cambiare e conquistare la felicità a cui tutti
aneliamo.
Storia dal forte impatto emotivo mi ha messo subito di
fronte a un atto criminale: la violenza sulle donne. Tina rappresenta tutte le
donne, ieri come oggi, che subiscono i maltrattamenti del mostro che le dorme
accanto. Lei lo perdona perché lui sembra così pentito e dispiaciuto. In
silenzio subisce umiliazioni e sofferenze. Vorrebbe andar via ma non sa dove
andare senza denaro, senza qualcuno che le dia una mano. Trovare la lettera è
per Tina un talismano che le infonderà il coraggio per ribellarsi al suo
destino.
La violenza tra le mura domestiche è un territorio oscuro,
pieno di trappole imprevedibili. Tina è un personaggio che mostra subito la sua
fragilità, china il capo davanti alla violenza del marito e non trova la forza
per reagire. Mentre leggevo i primi capitoli ho provato rabbia per la passività
con cui Tina subiva la violenza del marito. Conoscere Rick, il marito violento,
e odiarlo è stato un tutt’uno. Leggere “La
Lettera” è stato un atto di disciplina interiore, avrei impartito una bella
lezione al marito paranoico per salvare l’integrità fisica e morale di Tina. Mi
sarei, con gran piacere, trasformata nella paladina delle donne, nessun
silenzio, la violenza è sempre ingiusta. Spesso la donna crede di cambiare
l’uomo che l’ama di un amore malato. Sbagliato. Mille volte sbagliato.
Così, mentre rimuginavo sul comportamento di Tina, la
scrittrice ha dato libertà ai suoi personaggi e le cose, miei cari, sono
cambiate. Non è che all’improvviso il buio si è trasformato in una luce
accecante ma pian piano la speranza ha fatto capolino in questa drammatica
storia. Ho apprezzato i salti temporali che hanno reso la narrazione ancor più
intrigante con una nota di melanconia che pervade il romanzo. La mia
protagonista preferita è lei, la misteriosa e lontana Chrissie. Una donna che
dovrà affrontare un destino crudele che la porterà a combattere contro tutto e
tutti per difendere il proprio amore. Nella vita non ci sono porti sicuri, le
certezze sono merce rara. Gli uomini, a volte, giocano a fare Dio, ma Dio non
sono.
“La Lettera” non è solo una storia di violenza e soprusi,
sarebbe troppo triste accostare la parola fine a una debacle di tutti i
personaggi. Vorrebbe dire non aver fiducia nel futuro ma soprattutto in noi
stessi. Leggendo questo libro mi è tornato alla mente il mito del vaso di
Pandora. Nel romanzo vivono e si
scontrano gelosia, violenza, crudeltà, vizio. In fondo al vaso rimase solo la
speranza. Per pagine e pagine assistiamo allo scempio che queste brutture
creano. Finché Pandora riaprì il vaso per far uscire la speranza e le cose
cambiarono. Con discrezione, a passi leggeri senza quasi fiatare, la speranza
comincia a farsi strada nei cuori dei nostri amati protagonisti e la vita torna
a sorridere. È vero che a volte la speranza è menzognera, Leopardi insegna, ma
è l’unico modo che abbiamo per guardare al futuro con un sorriso sulle labbra.
Un sorriso enigmatico che prelude alla felicità.
Lo avevo "puntato" fra le novità, adesso sono convinta che possa piacermi!
RispondiEliminaLe novità mi attirano sempre, sono curiosa di scoprire nuovi scrittori e devo dire che Kathryn Hughes mi ha piacevolmente sorpresa :)
EliminaBella recensione ^^ Questo titolo mi ispira tanto, sono sicura che prima o poi mi deciderò a leggerlo *__*
RispondiEliminaSe ami le storie in cui il destino ha una parte preponderante nella vita dei protagonisti, allora "La lettera" sarà sicuramente una lettura che amerai :)
EliminaBella recensione! È nei miei Maybes :D
RispondiEliminaAllora buona lettura :)
EliminaCiao Aquila, ho provato le tue stesse emozioni leggendo il divino (per me) L'amore e le foreste. Sono felice di possedere il romanzo dopo la tua recensione, che da risalto sia al tema forte che al mistero. Molto intrigante la lettera ritrovata e questi due personaggi vissuti nel passato, un ottimo mix che preannuncia una lettura che potrebbe entusiasmarmi.
RispondiEliminaCiao Cuore, ora sono curiosa anch'io di leggere "L'amore e le foreste", vedrò di procurarmi al più presto questo libro :)
EliminaMi attira già, adesso lo metto in WL. Ottima recensione.Grazie.
RispondiEliminaE' sempre un piacere condividere con voi le mie letture :)
EliminaStupenda recensione! :D
RispondiEliminaIl libro era già sulla mia lista ma mi mancava una recensione..
Ora sono ancora più decisa a leggerlo! :)
Lieta di esserti stata utile :)
EliminaMi attirava e continua ad attirarmi sempre più. Sarà che con le tue recensioni riesci sempre a convincermi! Buon weekend e buone letture :)
RispondiEliminaLasciati guidare dal tuo istinto, sono i libri che scelgono noi e raramente accade il contrario :)
EliminaAspettavo una recensione di questo libro ed ecco qui che mi hai chiarito molto *-* ero già molto curiosa a proposito e mi hai convinta. Credo ne valga la pena leggerlo :D grazie, come sempre!
RispondiEliminaLa violenza sulle donne.. tema oggi più attuale che mai! Bella la tua recensione, come bello credo che sia questo romanzo, che tengo d'occhio sin dalla sua uscita ;)
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