Dopo
“Jalna”, “Il gioco della vita” e “La fortuna di Finch”, arriva nelle librerie “Il
padrone di Jalna” (Fazi) di Mazo de la Roche, quarto imperdibile capitolo della
grande saga familiare di Jalna. I Whiteoak, la numerosa famiglia di origini
inglesi che risiede a Jalna, affronteranno nuovi intrighi e nuovi conflitti,
costellati come d’abitudine da dissapori e tradimenti.
STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 7 |
(Saga di Jalna #4)
Mazo de la Roche
Editore: FaziPagine: 414
Prezzo: € 18,00
Sinossi
È primavera inoltrata a Jalna, e Renny Whiteoak passeggia nella tenuta. Dopo la scomparsa di Adeline ha preso in mano le redini della dimora e dell’intero clan. Il denaro scarseggia e le preoccupazioni domestiche sono all’ordine del giorno; eppure, non può fare a meno di provare gioia e soddisfazione mentre calca quei sentieri che sente suoi, percorsi da lui e dai suoi cari per decenni, tracciati dalla famiglia dove prima c’erano solo foreste: sentieri che sono stati testimoni di scene di ogni tipo, pensa sorridendo fra sé e sé. Così, quando l’amministrazione locale decide di abbattere le querce secolari nei pressi della tenuta per allargare la strada che la costeggia, Renny non ci sta: quegli alberi fanno parte della storia dei Whiteoak. Li proteggerà dall’abbattimento, costi quel che costi. Nel frattempo, il suo rapporto con Alayne si fa sempre più complicato: l’attitudine da donnaiolo non aiuta, e anche la gestione della figlia è terreno di scontro. La piccola Adeline, che ha ereditato i capelli rossi, la forza di volontà e il carattere feroce dell’omonima bisnonna, è una mina vagante. Dal canto suo, invece, Wakefield ha presto messo da parte l’amore per la poesia in favore di una scoperta ben più appassionante: le ragazze. Una in particolare. E mentre i giovani di casa vanno avanti ognuno per la propria strada, gli adulti sono divisi da antichi risentimenti.
Renny prese il sentiero che si snodava attraverso il bosco di betulle. Sì, il terreno liscio su cui camminava era suo, e possederlo gli dava una sensazione strana e personale. Possedere un sentiero era qualcosa di diverso dal coltivare un campo. Il primo si distendeva e si concedeva permettendoti di percorrerlo ma indirizzando i tuoi passi, il secondo si arrendeva all’aratro. Gli alberi del bosco erano i guardiani del sentiero, e se sceglievi di abbandonarlo lui continuava senza di te nel percorso tracciato dalle impronte dei tuoi avi.
A Jalna non esistono
giorni tranquilli e Renny, figura centrale in questo capitolo, è il più
inquieto di tutti. In un’atmosfera cupa e piena di dolore, sono molteplici i
problemi che affliggono Jalna. Siamo nel periodo della grande Depressione, i
Whiteoak ora allevano e vendono meno cavalli e arrivano a prendere in
considerazione l’idea di vendere o affittare dei lotti del terreno di famiglia.
Renny cerca di salvare l’amata tenuta dalla rovina, è un guerriero capace di
un’immensa tenerezza verso le persone che ama. Nubi nere appaiono anche
all’orizzonte del suo matrimonio con Alayne: Renny è attratto da una giovane
vedova che lo ama segretamente da anni. I Whiteoak sono sempre in pieno
fermento. Tra i suoi componenti ci sono legami forti ma anche rancori
striscianti che non svaniscono neanche davanti alla morte che busserà alle
porte di Jalna. In questo microcosmo si allungano ombre che avvelenano le
dinamiche che governano i difficili rapporti familiari. I personaggi, che si
rubano la scena a vicenda, sono ricchi di fascino e personalità. Si muovono tra
preoccupazioni e affrontano temi universali senza tempo. I ragazzi più giovani,
come Wakefield e Finch, continuano a inseguire i propri sogni. Renny è
fortemente ancorato alla realtà e al legame con la propria terra. Piers è
sempre più impulsivo e prenderà una decisione che cambierà la sua vita e quella
dei suoi cari. Tra personalità così diverse, gli scontri sono quotidiani e
coinvolgono grandi e piccini. Alayne continua a essere una donna assennata alle
prese con la piccola Adeline che stravede per il padre trasformandosi in un
angioletto in sua presenza.
“Il padrone
di Jalna” è una storia di amore e gelosia, orgoglio e passione. È come la superficie
di un grande lago in cui si rispecchiano sogni e desideri, entusiasmo per la
vita e fermezza di fronte alle prove più dure, passioni e seduzioni. In questo
romanzo la trama non si complica in modo eccessivo, anzi segue una certa
linearità come se volesse traghettare i personaggi verso future e più
coinvolgenti avventure. Comunque osservare i Whiteoak alle prese con drammi,
sfide e singolari corteggiamenti è davvero un’esperienza unica e accende in me
la voglia di conoscere sempre meglio la famiglia. Sono sicura che la mia
curiosità verrà appagata e quindi vi do appuntamento alla prossima
pubblicazione. Renny e la sua grande famiglia ci aspettano a Jalna. E la saga
continua…
Nessun commento:
Posta un commento