lunedì 29 ottobre 2018

RECENSIONE | "Olga di carta - Misteriosa" di Elisabetta Gnone

Oggi, 29 ottobre, arriva in libreria “Misteriosa” il terzo capitolo della serie “Olga di carta” di Elisabetta Gnone, edito Salani. Questi episodi hanno come protagonista la giovane Olga Papel, una ragazzina gentile ed esile come un foglio di carta. La giovane Papel ha una dote speciale: sapeva raccontare magnifiche storie e tutti interrompono ciò che stanno facendo per ascoltarla. Nei suoi racconti la ragazzina mostra a tutti noi, un nuovo mondo in cui nessuno teme di mettere a nudo le proprie fragilità, le proprie paure. Grandi e piccini hanno in comune la vulnerabilità e le imperfezione dell’essere umano. Io ho già letto i primi due capitoli della serie. “Il viaggio straordinario” (recensione), in cui l’autrice affronta con delicatezza e lieve  ironia le imperfezioni che ci rendono umani. Segue “Jum fatto di buio” (recensione), centrato sul vuoto che abbiamo dentro quando perdiamo una persona cara. Infine giungiamo a “Misteriosa” che parla della paura di crescere e di affrontare il mondo.

STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 8
Olga di carta. Misteriosa.
(Olga di carta #3)
Elisabetta Gnone

Editore: Salani
Pagine: 192
Prezzo: € 14,90
Sinossi
Cosa significa diventare grandi? E come si fa? «Crescere è una faccenda complicata» direbbe il professor Debrìs, e Olga lo sa bene: per rassicurare una giovane amica, che di crescere non vuole sentire parlare, le racconta la storia di una bambina a cui i vestiti stavano sempre troppo grandi, anche se l'etichetta riportava la sua età, o la sua taglia, e che saltava nei disegni per fuggire dalla realtà. La storia di Misteriosa è la storia di chi fatica a trovare il proprio posto nel mondo, fugge da responsabilità e doveri, incapace di assumersene il carico, e combatte strenuamente per restare fanciullo. È anche, però, la storia di una bambina che non si arrende. Una storia che farà ridere, pensare e spalancare gli occhi per lo stupore; e che rassicurerà Olga, i suoi amici e i lettori di tutte le età su un punto, che è certo: per diventare splendidi adulti occorre restare un po' bambini.


"Si può avere paura di crescere?"

Sì, sicuramente sì, semplicemente sì!
Non fosse stato per i vestiti che le stavano grandi, sarebbe sembrata una bambina come tante: né alta né bassa, né magra né grassa, non brutta e forse anche un po’ bella, intelligente, sì, ma non un genio, insomma un tipo comune. Possedeva anche un nome comune, uno come tanti, ma tutti la chiamavano Misteriosa.
Crescere è sicuramente una questione complicata. È un percorso accidentato, difficile, ma non impossibile e Olga lo sa bene. Per rassicurare una giovane amica che “non vuol crescere”, Olga racconta la storia di una bambina a cui i vestiti stavano sempre troppo grandi. Misteriosa era il suo nome e i suoi genitori si disperavano perché la loro bambina spariva letteralmente nei vestiti.
Qualunque capo d’abbigliamento a Misteriosa stava grande. Anche se sulla targhetta c’era scritta la sua età, anche se l’etichetta riportava la sua taglia, anche se sua mamma la misurava prima di uscire e poi nei negozi tirava fuori il metro e misurava i vestiti, e solo se altezze e larghezze combaciavano al millimetro, acquistava i capi, neppure così c’era verso di farle andare bene una maglia o un paio di calzoni.
Quando si presentava una situazione difficile, Misteriosa aveva l’abitudine di nascondersi nei quadri, nei disegni, nelle fotografie e nelle locandine dei film. Se una cosa non le piaceva o l’annoiava, la ragazzina spariva. Invece, davanti a un’immagine piacevole e senza minacce all’orizzonte, Misteriosa lasciava il mondo reale per entrare in quello della fantasia. Qui succedeva una cosa strana: quando la bambina era nei disegni sembrava che i vestiti le calzassero a pennello. Magia.

Olga racconta la storia di Misteriosa mentre con i suoi amici, fra cui Mirina che non era mai stata in campagna, si avvia su per i sentieri di montagna. Una gita in montagna che si trasformerà ben presto in un’avventura mozzafiato.
Non si dovrebbe mai smettere di fare un saltino nella fantasia.
Lo sapete, io adoro Olga e ascoltare le sue storie è sempre un vero piacere. “Misteriosa” è un libro affascinante e stimolante che solleva questioni importanti, senza età. Ogni pagina è ricca di suggestioni e offre spunti di riflessione. Apre le porte della fantasia senza mai perdere di vista la realtà e afferma una grande verità: “diventare grandi non significa abbandonare i bambini che eravamo.”

Tutti abbiamo provato la paura di crescere. Il mondo spesso fa spavento e quando non riusciamo ad affrontare le difficoltà a testa alta allora ci rifugiamo in qualcosa. Inventiamo scuse per non affrontare un problema, ci nascondiamo in un libro o ci nascondiamo dietro una montagna di pretesti. Parliamo poco e vorremmo scomparire nei nostri vestiti proprio come Misteriosa. Mettiamo in discussione ogni cosa e scappiamo via facendo, magari, un saltino nella fantasia per vedere il mondo con occhi nuovi e scoprire nuovi orizzonti. La fantasia ci permette di essere eroi coraggiosi e non semplici uomini fragili e vulnerabili.

Adoro il modo in cui Elisabetta Gnone affronta questi temi. Con garbo e dolcezza, un pizzico d’ironia e tanto amore, la scrittrice riesce a parlare direttamente al cuore di noi lettori di tutte le età. Non ci sono rimproveri o sentenze, nessuna condanna o denigrazione. Ogni pagina è una possibilità, un incoraggiamento, un dire: “Ce la puoi fare!”

Fantasia e realtà corrono parallele con i confini ben delineati ma con la possibilità di passare da una dimensione all’altra senza alcun problema. Questo potere non è solo dei bambini, anche noi adulti possiamo essere cittadini del mondo della fantasia. L’importante è saper tornare nella realtà per vincere e superare le proprie paure e spostare avanti i nostri limiti. Bisogna credere in se stessi e nelle proprie capacità. Mai fuggire da responsabilità e doveri. Mai arrendersi. Rimanere fanciulli non è una soluzione. Anzi la fanciullezza è l’inizio di un viaggio che ci farà affrontare tante difficoltà. A volte sorrideremo, spesso avremo gli occhi colmi di lacrime, qualche volta incontreremo persone rassicuranti, avremo al nostro fianco veri amici e lo stupore non ci lascerà mai. Saranno tutti compagni di un lungo percorso e ci insegneranno a non aver timore di affrontare ciò che c’è fuori dal nostro nido. Apprezzare la realtà non vuol certo dire che dobbiamo dimenticare la fantasia. L’impegno e la volontà saranno le armi di tutti e non dimenticate il ruolo della scuola e della famiglia nel preparare i giovani a non temere il mondo. Bisogna dar loro gli strumenti per comprendere la realtà e conquistare il proprio posto nel mondo. Bisogna far loro comprendere che “cadere” è normale ma bisogna ogni volta “rialzarsi” e andare avanti.

“Misteriosa” è arricchito dai meravigliosi paper cut di Linda Toigo. Le parole e le immagini aiutano “a vedere” anche con gli occhi, la storia narrata da Olga di carta. Alla fine del libro ho provato un senso di appagamento e di condivisione totale con la sua morale. È facile ritrovarsi in Misteriosa con i vestiti larghi in cui nascondersi. I bambini devono poter crescere, devono avere il tempo di crescere senza bruciare le tappe verso il mondo degli adulti. Noi adulti dobbiamo, invece, ricordare come si fa a saltare nel mondo della fantasia per guardare la realtà con gli occhi dei bambini. Arrivederci alla prossima storia, cara Olga.

4 commenti:

  1. Serie assolutamente da recuperare!
    E fammi sapere per la Katsu, mi raccomando, che vedo in lettura. ;)

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    1. Sì, ti consiglio di recuperare i primi libri della serie e apprezzerai anche tu, ne sono sicura, la nostra amica Olga di carta!
      Ho appena finito di leggere "The Hunger", lettura mozzafiata. A presto la recensione :)

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  2. Bellissima serie, con spunti di riflessione significativi per tutte le età :)

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    1. Olga non delude mai, ogni storia affascina e strappa un sorriso :)

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