giovedì 18 ottobre 2018

RECENSIONE | "Figlie di una nuova era" di Carmen Korn

È da oggi in libreria “Figlie di una nuova era”, primo volume della trilogia scritta da Carmen Korn e pubblicato in Italia da Fazi Editore nella collana Le strade. È una trilogia tutta al femminile che racconta, attraverso le storie di quattro amiche, gli anni dal 1919 al 1948. Anni difficili del primo dopoguerra che consegnano le macerie di un mondo lacerato dalla guerra nelle mani di un uomo che avrebbe portato il mondo sull’orlo di un’altra  catastrofe.

STILE: 8 | STORIA: 9 | COVER: 9
Figlie di una nuova era
Carmen Korn (traduzione di M. Francescon e S. Jorio)

     Trilogia "Figlie di una nuova era"     
#1 Figlie di una nuova era
#2 È tempo di ricominciare (recensione)
#3 Aria di novità (recensione)

Editore: Fazi
Pagine: 522
Prezzo: € 17,50
Sinossi
Uno strano destino, quello delle donne nate nel 1900: avrebbero attraversato due guerre mondiali, per due volte avrebbero visto il mondo crollare e rimettersi in piedi, stravolgersi per sempre sotto i loro occhi. Sono proprio loro le protagoniste di questa storia, quattro donne che incontriamo per la prima volta da ragazze, ad Amburgo, alle soglie degli anni Venti. Hanno personalità e provenienze molto diverse: Henny, di buona educazione borghese, vive all'ombra della madre e ama il suo lavoro di ostetrica più di ogni cosa; l'amica di sempre Ka?the, di estrazione più modesta, emancipata e comunista convinta, è un'appassionata militante; Ida, rampolla di buona famiglia, ricca e viziata, nasconde un animo ribelle sotto strati di convenzioni; e Lina, indipendente e anticonformista, deve tutto ai suoi genitori, che sono letteralmente morti di fame per garantirle la sopravvivenza. Insieme crescono e vedono il mondo trasformarsi, mentre le loro vicende personali s'intrecciano in una rete intricata di relazioni clandestine, matrimoni d'interesse, battaglie politiche e sfide lavorative, lutti e perdite, eventi grandi e piccoli tenuti insieme dal filo dell'amicizia. Pagine che ci fanno respirare il fascino d'epoca di un mondo che non c'è più: i cocktail al vermut, i cappelli a bustina, gli orologi da tasca e gli sfarzosi locali da ballo, ma anche le case d'appuntamenti, i ristoranti cinesi e le fumerie d'oppio del quartiere di St Pauli. E poi la lenta, inesorabile disgregazione di tutto, la fine di ogni libertà, il controllo sempre più pressante delle SS, la minaccia nazista...  


Henny e Käthe erano cresciute così, facendo su e giù fra le rispettive case. I genitori di Henny si erano trasferiti in quella parte del quartiere, verso Brambeck, poco dopo l’inizio delle elementari. Henny l’aveva notata subito, nel tragitto da casa a scuola, la ragazzina con le trecce e il grembiule allacciato di sghembo.
Le protagoniste di “Figlie di una nuova era” sono quattro ragazze nate, ad Amburgo, alle soglie degli anni Venti. Le loro vite saranno segnate da paure, incertezze, lutti, speranze, lotte e sconfitte. Un’intera generazione nata nel 1900 che vivrà due guerre mondiali e vedrà il suo mondo frantumarsi ma saprà rialzare la testa e rinascere dalle macerie. Vi presento le fragili e coraggiose ragazze.

Henny, 19 anni, vive con la madre Else e sogna l’indipendenza. Suo padre è morto nella Grande Guerra. Studia per diventare ostetrica. Voleva assistere al nascere della vita dopo tutto il dolore e lo strazio che aveva visto, ogni giorno, all’ospedale militare.

Käthe, amica da sempre di Henny. Ha 19 anni, vive con i genitori. I suoi fratelli più piccoli sono morti di difterite durante la guerra. Anche lei vuol diventare ostetrica. Rudi è il suo fidanzato, un inguaribile romantico. Käthe è una ragazza emancipata e impegnata politicamente. È una comunista convinta.

Ida, 17 anni, appartiene a una famiglia benestante. È ricca e viziata. Nasconde un animo ribelle ma nulla può quando suo padre, per ottenere un ingente prestito, la concede in sposa al banchiere Campmann. Ida si ritroverà intrappolata in un matrimonio senza amore. Noia e solitudine cullano la sua malinconia.

Lina, 20 anni, indipendente e anticonformista. Deve tutto ai suoi genitori morti letteralmente di fame per garantirle la sopravvivenza. Lina ha un fratello, Lud, ingenuo senza speranza. Lui ha paura della solitudine e sogna una famiglia numerosa. Lina lo protegge e sogna di diventare una maestra.

Sono queste le ragazze coraggiose che ci condurranno per le vie di un mondo in trasformazione. La Germania aveva chinato la testa dopo la prima guerra mondiale, la nuova repubblica era in una profonda crisi economica, politica e sociale. Per ritornare all’antica potenza occorreva un capo carismatico che garantisse sicurezza e ordine. Adolf Hitler fu quel capo carismatico che la Germania aspettava e la follia ebbe inizio.
Accendeva gli animi con la facilità di un incendio in un bosco arido, ed erano in pochi a storcere il naso di fronte alle sue farneticazioni. Dal nazionalismo al populismo, e da questo al più bieco nazismo, il passo era breve.
Ampi settori della popolazione lo adoravano, in molti lo sottovalutarono e in pochi ne ebbero paura.

In questa società in fermento s’incastrano le vicende personali delle protagoniste. Leggeremo di relazioni clandestine matrimoni d’interesse, lutti e perdite, battaglie politiche e scelte lavorative. Le ragazze vogliono realizzarsi nel lavoro e ottenere l’indipendenza. Scommettono sul loro futuro lottando contro un destino crudele e cercando di conciliare i loro sogni con la realtà.
Senza coraggio non si va da nessuna parte.
Ho letto questo romanzo con curiosità ed emozione, incapace di posare il libro, completamente conquistata dai temi trattati e dalla forza dei personaggi. Mi è parso di vivere in un mondo che non c’è più. Ho bevuto i cocktail al vermut, ho ammirato gli orologi da taschino, ho danzato nei locali da ballo e cenato nei grandi ristoranti. Ho ammirato il lavoro negli ospedali e ho assistito, incredula, alla realizzazione di pranzi con praticamente nulla in mano. Una patata, un cespo di lattuga, una ciotolina di burro erano preziosi alimenti per una cucina povera e fantasiosa. Ho visto l’anima nera delle case d’appuntamento e delle fumerie d’oppio del quartiere di St. Pauli. Tutto è pericolosamente in bilico tra la voglia di pace e il non rendersi conto della minaccia nazista sempre più reale. Quando scoppia la seconda Guerra mondiale mi sono sentita partecipe delle sofferenze dei protagonisti. Intense e drammatiche le pagine che descrivono i bombardamenti sulla città di Amburgo, gli incendi e i rifugi antiaerei. Devastazione e morte.

Carmen Korn riesce perfettamente a trasmettere la tensione, gli affanni, le preoccupazioni di un’intera generazione piegata ma non spezzata dalla guerra. La scrittrice pone attezione nei dettagli e mette in evidenza la psicologia dei personaggi che si riflette nelle loro azioni, nel loro impegno civico e morale, nell’aiuto reciproco e nei tradimenti politici.

Per me è stato facile subire il fascino di Henny e delle sue amiche. Il finale, un arrivederci al prossimo capitolo di questa saga avvincente, è una luce di speranza tra le tenebre della follia umana.
In fondo al vulcano si dipartono strade che portano fuori dall’abisso.
Riuscirà il seme della speranza a germogliare nuovamente? Diamo a tutti noi una possibilità di salvezza, ricordiamo sempre lo sterminio di popoli innocenti, non volgiamo mai lo sguardo altrove. La memoria sia una nostra fedele alleata per non dimenticare e per tagliare del tutto quel filo spinato.

Vi consiglio assolutamente la lettura di “Figlie di una nuova era”. Alla Fazi un grazie di cuore e un’esortazione a pubblicare il prima possibile il secondo capitolo di questa trilogia. Henny, Käthe, Lina e Ida già mi mancano!

6 commenti:

  1. Ancora una volta, con un altro Fazi, mi fai mettere un romanzo immediatamente in whistlist. :)

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  2. Complimenti alla Fazi per la scelta di pubblicare queste opere anche qui da noi e complimenti a te per la stupenda recensione, anche se, ahimé, nuovo libro in wishlist anche per me ..con grande disappunto del portafogli! Ambientazioni e personaggi realistici, ci si immerge totalmente in questi romanzi. Al momento sto leggendo "Il silenzio di Laura" di Paula Fox, te lo consiglio! :)

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    1. Ti ringrazio per il consiglio, me lo segno :) I romanzi della Fazi mi sorprendono sempre, sono letture interessanti e coinvolgenti.

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  3. Che saga appassionante! Io sono già in astinenza ;) Ottima recensione, come sempre!

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