venerdì 28 ottobre 2016

RECENSIONE | "La Legge e la Signora" di Wilkie Collins

Carissimi lettori, con la pubblicazione di “La Legge e la Signora” di Wilkie Collins, la collana letteraria “Le strade”, edita Fazi, si arricchisce di un grande romanzo del passato primo esempio di romanzo poliziesco che ha per protagonista un investigatore donna. “La Legge e la Signora” fu pubblicato nel 1875 ed è strutturato come una detective story.

La Legge e la Signora di Wilkie Collins

Editore: Fazi | Pagine: 402 | Prezzo: € 18,00

Sinossi: La Legge e la Signora, opera della maturità di Wilkie Collins, oltre a presentare diversi elementi della moderna letteratura di genere, è il primo esempio di romanzo poliziesco che ha per protagonista un investigatore donna. La vita matrimoniale di Valeria ed Eustace Woodville inizia sotto cattivi auspici. Un piccolo incidente durante la celebrazione del rito sembra confermare il clima di diffidenza e sospetto che lo ha accompagnato e che cresce ulteriormente quando, durante la luna di miele a Ramsgate, la donna viene a sapere che il vero cognome del marito è Macallan. Tornata a Londra, decisa ad andare fino in fondo, scopre che anni addietro Eustace è stato accusato di aver avvelenato la prima moglie ed è stato assolto per insufficienza di prove. Per salvaguardare il suo matrimonio, Valeria s’improvvisa detective: è convinta dell’innocenza del marito e determinata a ristabilire la verità. Si troverà così ad affrontare problemi ritenuti “inadatti a una donna”, riuscendo a venirne a capo e dimostrando la fondatezza delle proprie azioni, che tutti stigmatizzavano come folli e avventate.

STILE: 8 | STORIA: 8 | COPERTINA: 7

Sei così presuntuosa da pensare di aver successo dove i più grandi avvocati di Scozia hanno fallito. Loro non sono stati in grado di provare l’innocenza di quest’uomo, lavorando tutti insieme. E tu da sola ci riuscirai? Parola mia, sei una donna straordinaria.
La donna straordinaria è Valeria Brinton, giovane e caparbia donna inglese, che sposa il mite Eustace Woodville. Dopo pochi giorni dal matrimonio, Valeria scopre che suo marito l’ha sposata sotto falso nome. Non le ha detto di esser stato processato, alcuni anni prima, per l’omicidio della sua prima moglie. Alla fine del processo Eustace è stato assolto per mancanza di prove e per questo nasconde il suo passato alla seconda moglie. Egli non può dimostrare la propria innocenza. Quando Valeria scopre la verità Eustace scappa via abbandonandola. La giovane signora Woodville non si arrende e decide di dimostrare l’estraneità del marito al delitto. Inizia così una lunga e complessa indagine che porterà Valeria a scoprire la verità.

“La Legge e la Signora” è un romanzo scritto e ambientato nell’epoca vittoriana dove le donne erano considerate “angeli del focolare”, subordinate ai mariti. Le donne sposate non potevano votare né possedere alcuna proprietà. Valeria Brinton infrange queste leggi e diventa investigatrice per amore. A un marito debole, senza spina dorsale, senza coraggio e volontà, lei oppone la sua determinazione e ostinatamente cerca la verità. L’indagine è al centro della narrazione e la sua evoluzione affascina e incuriosisce. Affascina perché Valeria non si ferma davanti a nulla, il suo amore la rende un’invincibile guerriera. Molti i personaggi che la sposa detective incontrerà lungo il suo cammino iniziando dal folle ed enigmatico Miserrimus Dexter, alla sua schiava Ariel, agli avvocati pro e contro Eustace. La mia curiosità nasce dal comprendere perché Valeria ama Eustace. Noi donne spesso doniamo il nostro cuore a chi non lo merita mettendo a tacere la ragione e seguendo i nostri sentimenti. Misteri dell’amore!

La voce narrante è quella di Valeria che spesso si rivolge direttamente al lettore coinvolgendolo nelle sue scelte. Il romanzo si divide in tre parti che offrono una visione completa e risolutiva del crimine. I personaggi sono attentamente caratterizzati, narrati con le loro debolezze e devianze. Ne scaturisce un panorama complesso e intrigante che inquadra il crimine al centro della scena ponendolo, come riferimento cronologico, nel passato del debole Eustace. Naturalmente l’indagine si presenta difficoltosa e spesso vengono sospettate persone innocenti. Il lettore attento sarà in grado di giungere da solo alla soluzione del caso grazie ai vari indizi seminati lungo la narrazione.

Tra i personaggi mi ha commosso molto la schiava Ariel: una creatura grande, grossa, goffa e stupida. Devotamente attaccata al suo padrone è felice solo quando è con lui.

Eustace è, invece, la pecora nera del romanzo nel senso che non soddisfa le aspettative di chi ha al suo fianco. Mi sarei aspettata un’indagine a due, marito e moglie alla ricerca della verità. Invece Eustace non trova di meglio che scappar via, immeritevole dell’amore di Valeria.

“La Legge e la Signora” è un romanzo basato su un’ottima miscela di ansia e ricerca, attesa e azione, coraggio e promesse, peccato e disperazione. Una lettura avvincente che delizierà anche i palati più difficili.

4 commenti:

  1. Ciao:) Ho comprato questo romanzo appena uscito ma devo ancora leggerloxD La verità è che io amo Wilkie Collins e mi sono bevuta tutta la sua produzione ad ora ripubblicata dalla Fazi. Sono felice di leggere una recensione così positiva, mi fa venire voglia di buttarmici a mia volta:)

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    1. Ho apprezzato molto questo scrittore, devo assolutamente recuperare altre sue opere :)

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  2. A me Wilkie Collins è sempre piaciuto tanto. Solo che gli ultimi due che ho letto (che sto leggendo) li ho trovati un pelino più lenti rispetto a "La donna in bianco" e "Senza nome". Amo molto il suo essere razionale e il fare appello a ciò che conosce di più: la Legge. Tutta lascia spazio anche a sentimenti e amore, costruendo delle belle storie mai scontate :)

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    1. Sono interessata ad approfondire la conoscenza delle opere di Wilkie Collins perchè trovo le sue tematiche molto interessanti :)

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