Buongiorno lettori e benvenuti alla seconda tappa del blogtour dedicato al romanzo "Gli occhi di Borges" di Giovanni Ricciardi (Fazi Editore), in libreria da domani 27 ottobre. "Gli occhi di Borges" è la settima indagine del famoso commissario romano Ottavio Ponzetti che esaminerà un caso legato al mondo dell’astrologia con incursioni nel mondo della letteratura esoterica. Ecco la mia recensione in anteprima :)
Gli occhi di Borges
(Le indagini del Commissario Ponzetti #7)
(Le indagini del Commissario Ponzetti #7)
Giovanni Ricciardi
Editore: Fazi (collana Darkside)
Pagine: 200 | Prezzo: € 16,00
Sinossi: Gli occhi di Borges è il titolo di una celebre rubrica di oroscopi tenuta da un famoso astrologo su un’importante rivista italiana. Una giovane liceale, Vanessa, che vive con la madre Anita in un elegante appartamento del quartiere Esquilino a Roma, ottiene la possibilità di fare uno stage presso la redazione della rivista. Da quel momento, però, la sua vita cambia: la ragazza si chiude in se stessa, preda di fobie e di un mutismo assoluto, fino a non voler più uscire di casa. La madre, sconcertata e confusa, si accorge poco a poco che questa melancolia non è solo il frutto di una crisi adolescenziale, ma è legata a incontri e frequentazioni, dietro le quali si cela una realtà inquietante. Il commissario Ponzetti sarà chiamato a trovare il bandolo della matassa di questa intricata vicenda, in una storia giocata sul senso della libertà umana e sui suoi condizionamenti. Ma non solo. In questa sua settima indagine, Ponzetti avrà a che fare col furto di un prezioso esemplare del primo libro di poesie di Borges, trafugato dalla Biblioteca Nazionale di Buenos Aires per conto di un ignoto e ricchissimo collezionista italiano. Un mistero nel mistero, che muoverà il nostro commissario sulle tracce di una sua vecchia conoscenza: Andrea Perfetti, il ghostwriter che gli aveva dato già filo da torcere nel quarto episodio della serie, Portami a ballare, e che lo costringerà stavolta a un’insidiosa trasferta argentina. Le due trame del racconto s’intrecceranno soltanto all’ultimo, per combinarsi in un sorprendente finale.
STILE: 8 | STORIA: 7 | COPERTINA: 7
Nella stanca cornice dei giorni che si stendono tra Natale e Capodanno, nel chiuso di quei pomeriggi in cui il tedio spadroneggia sulle strade orfane della corsa agli acquisti, mentre ci si aggira sfaccendati a guardare le vetrine di negozi in disarmo e solo qualche donna si ostina a entrare, delusa da un regalo comprato distrattamente, e presenta lo scontrino di cortesia per vedere che cosa è rimasto sugli scaffali e nei magazzini: proprio in quei giorni Vanessa smise definitivamente di uscire di casa.
Vanessa è una giovane liceale che vive con la madre. Abitano
in un elegante appartamento del quartiere Esquilino a Roma. La ragazza ha la
possibilità di fare uno stage presso la redazione di una importante rivista
italiana che pubblica una celebre rubrica di oroscopi “Gli occhi di Borges”,
tenuta da un famoso astrologo. La vita di Vanessa subisce un radicale
cambiamento: la ragazza si chiude in se stessa, non parla più con nessuno, non
vuole uscire di casa e trascorre le giornate chiusa nella sua camera. Cosa
succede a Vanessa? È preda di una crisi adolescenziale? La verità inquietante
sarà svelata dal commissario Ponzetti che indaga anche sul furto di un prezioso
libro di poesie di Borges, rubato dalla Biblioteca Nazionale di Buenos Aires.
La lettura procede fluida con variazioni nel ritmo e colpi di
scena ben dosati in un giusto equilibrio tra realtà e fantasia. All’inizio mi
sono chiesta quale fosse il collegamento tra le due storie che correvano
parallele senza dar segno di congiungimento. Così, pagina dopo pagina, ho
conosciuto i vari personaggi che mi hanno accompagnata alla scoperta della
verità. Vanessa e sua madre Anita si muovono nello spettacolare scenario della
città eterna. A Buenos Aires, mistero nel mistero, ho incontrato il libraio
Fuentes, il poliziotto Belgrano, Perfetti l’assassino in fuga e la bella e
pericolosa Evita. Naturalmente a gestire l’indagine è il commissario Ponzetti
che mi è stato subito simpatico per il suo acume e per la sua intelligenza. Segue
il suo fiuto osservando ogni cosa, mostra le sue debolezze, è spesso scontroso
ma anche spiritoso. Il commissario avrà un bel da fare per trovare il bandolo
della matassa in questa intricata vicenda basata anche sul senso della libertà
umana e sui suoi condizionamenti.
Sti cazzo di oroscopi, sono come i gratta e vinci della mente. Questa smania di controllare il futuro, di governare la propria vita, di cercare a tutti i costi dei segni, finisce per farci consegnare la nostra libertà nelle mani di qualcuno.
I condizionamenti segnano la nostra vita, minando la libertà
chiudendoci in gabbia. Occorre coraggio per aprire quella gabbia. Coraggio che i protagonisti del giallo cercheranno
di trovare per dare un senso alla loro vita e un futuro ai loro sogni. Bisogna
saper “vedere”, non valutare solo le apparenze ma andare oltre per cercare
risposte e certezze. Ricerca difficile ma non impossibile.
“Gli occhi di Borges” è un giallo in cui non troverete scie
di sangue o momenti di violenza cruenta. L’attenzione si concentra maggiormente
sui personaggi che spesso affrontano una propria indagine introspettiva.
Guardarsi dentro per capirsi e per poter comprendere gli altri è uno dei
messaggi celati tra le pagine di questo bel romanzo che ho avuto il piacere di
recensire in anteprima e che invito tutti a leggere :)
Buon proseguimento :)
non sapevo fosse iniziato questo blogtour, il giallo è un genere che mi piace molto, se riesco a commentare tutte le tappe, partecipo volentieri :))
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