Carissimi lettori,
in questo giorno dalle temperature siberiane, vorrei
presentarvi un romanzo che fa della crudeltà una delle sue protagoniste. Se vi
piace una lettura dalle sensazioni forti e violente allora dovete leggere:
“Il Lupercale: Boia”
di Giuseppe Chiodi
Autore: Giuseppe Chiodi
Editore: Giuseppe Chiodi
Pagine: 261
Prezzo: € 3,99
Sinossi:
Spielberg: gelido e spietato. Il tecnico.
Nero: ardente e sadico. L’artista.
Un’organizzazione segreta, estranea a ogni legge, agisce in Europa. In un paese dell’Est, Spielberg e Nero lavorano nell’ombra. Il dolore è il loro mestiere.
Nero: ardente e sadico. L’artista.
Un’organizzazione segreta, estranea a ogni legge, agisce in Europa. In un paese dell’Est, Spielberg e Nero lavorano nell’ombra. Il dolore è il loro mestiere.
La vittima viene torturata e uccisa, l’agonia viene filmata e consegnata al cliente. Una routine consolidata, un meccanismo di giustizia fai da te dietro compenso.
Ma un incontro inaspettato, e un lavoro insolito, cambieranno tutto.
Questa è la storia di Spielberg e Nero, i Boia del Lupercale. Una tragedia moderna, zuppa di sangue, violenza e colpi di scena.
Ma un incontro inaspettato, e un lavoro insolito, cambieranno tutto.
Questa è la storia di Spielberg e Nero, i Boia del Lupercale. Una tragedia moderna, zuppa di sangue, violenza e colpi di scena.
Spielberg infilò il braccio sotto il camice della ragazza. Le carezzò i lombari, agguantò l’adipe picchiettato di sudore. Massaggiò la curvatura della schiena. Doveva essersi fatta un bagno nel profumo, a mollo nella vasca per una settimana. L’acqua di colonia allagava l’ascensore. La mano scivolò sotto i capelli ramati, Spielberg la richiuse intorno al collo.
“Il Lupercale: Boia” è un romanzo crudele, duro.
E’ la storia di due uomini brutali e inquietanti: Spielberg
e Nero.
Sono i boia del Lupercale: un organizzazione segreta che agisce in
Europa. Uccidono dietro compenso, per vendetta, per ripristinare una giustizia
che ha il sapore del sangue.
Entrambi fanno parte di un’organizzazione segreta che
segue il codice Lupercale:
Il Lupercale è tutto. Il Lupercale è ovunque, in ogni momento. Vi segue di giorno, vi culla di notte. Vi accompagna in vita, vi mostra la morte. Quando crederete di essere soli, sarà li con voi. Non avete venduto la vostra anima a Lui, è la vostra anima che ha preso la sua forma. La sua forma originale: l’aspetto di un lupo.
Spielberg e Nero sono dei giustizieri a richiesta. Puniscono
coloro che hanno commesso dei crimini.
I loro mandanti sono i parenti delle
vittime. Le punizioni seguono la legge del contrappasso: la pena è uguale al peccato.
I Boia applicano una legge del tutto personale: una vendetta che indossa la
toga! Le “punizioni” vengono riprese con una videocamera per testimoniare le
sofferenze dei colpevoli, per testimoniare l’avvenuta esecuzione.
La violenza fisica è devastante, orribile, sconvolgente.
Il mondo è crudele, il mondo tenta di ingannarti. Erano le basi, il principio del Lupercale. Unirsi a esso significava dare battaglia, combattere quel mondo che l’aveva messo a morte. Quel mondo che l’aveva tradito. In questo Stato, se il passato è buio, il futuro non esiste. I tuoi sogni, traditi, le tue speranze, tradite, le tue illusioni, tradite, la tua fede, tradita. Le tue convinzioni, tradite. Nessun porto sicuro, nessun’isola felice. Il pianeta della tua infanzia non esiste. Cane mangia cane.
Nero e Spielberg sono due anime erranti per le vie
dell’esistenza.
Il loro passato li ha resi crudeli. La prigione, microcosmo
dannato, li ha trasformati da uomini in esseri feroci. Essi sono uomini senza
identità che hanno fatto della violenza il loro vessillo che prelude a una
guerra contro una società dove tutti ricoprono dei ruoli ingannatori. Le donne,
esseri senza scrupoli, sono delle traditrici: usano gli uomini poi si
dimenticano di loro.
Tutti indossano delle maschere, innocenti e colpevoli, senza
alcuna distinzione.
Tutti hanno delle colpe.
Ho letto questo libro con molta curiosità perché volevo
capire quale fosse il fine ultimo di tanta ferocia. L’atto criminale viene
descritto in ogni particolare come se una cinepresa facesse un primo piano
continuo sulle violenze.
Lo stile diretto dell’autore ben si adatta a questa
narrazione che risulta, in alcuni punti, un po’ confusa. I personaggi sono
emblematici, mi sarebbe piaciuto apprendere più notizie sul loro passato e
sulla prigionia.
La lettura si rivela intrigante grazie ai continui colpi di scena. Le descrizioni accurate delle torture sono un pugno nello stomaco. Il finale inaspettato pone molte domande che aspettano delle risposte. Giuseppe Chiodi ha dimostrato di saperci fare con le parole usandole come rasoi ben affilati.
La lettura si rivela intrigante grazie ai continui colpi di scena. Le descrizioni accurate delle torture sono un pugno nello stomaco. Il finale inaspettato pone molte domande che aspettano delle risposte. Giuseppe Chiodi ha dimostrato di saperci fare con le parole usandole come rasoi ben affilati.
Consigliato a coloro che amano le emozioni
forti, che si trovano a loro agio leggendo di situazioni che tolgono il
respiro, di omicidi descritti senza filtro.
Il lettore diventa spettatore di crimini violenti, efferatezze che fanno
della crudeltà la loro dea.
Crudeltà compiuta in modo intenzionale.
Crudeltà dettata da sentimenti di vendetta.
Crudeltà espressa con le parole, i gesti, i comportamenti.
Crudeltà nei confronti di molte persone, ma anche “acido
muriatico” verso se stessi.
Nero e Spielberg, ci conducono in una ricerca ossessiva del
loro ruolo nel mondo. Una ricerca che parte dal passato e che affonda le radici
in un vuoto esistenziale prodotto da abbandoni, tradimenti. Tutto ciò ha
condotto i due protagonisti al crimine: ci sarà, per loro, la possibilità di
salvezza?
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