venerdì 2 gennaio 2015

RECENSIONE | "Follia Profonda" di Wulf Dorn |

Salve carissimi lettori e buon 2015 :)
Avete trascorso delle serene vacanze? Se siete sopravvissuti ai succulenti pranzi con i parenti, vi farà piacere sapere che si possono smaltire 113 calorie guardando un film horror. 
La notizia, da prendere con le pinze, dice che la visione di un film horror provoca l’aumento della pressione sanguigna che permette al corpo di produrre una quantità maggiore di adrenalina che fa bruciare più energia. 
Non so se il mondo scientifico avvalori tale ipotesi, non so se tale “brucia calorie” valga anche per la lettura. Nell’incertezza vi consiglio un bel psicothriller con venature horror:


Follia Profonda

Autore: Wulf Dorn

Editore: Corbaccio

Pagine:  429

Prezzo: €   14,96


Sinossi: Un mazzo di rose rosse senza biglietto. Regali sulla porta di casa. Lettere sotto il tergicristallo... Lo psichiatra Jan Forstner è l'oggetto delle attenzioni insistenti di una sconosciuta. All'inizio pensa si tratti dei sentimenti innocui di una paziente. Ma quando un amico giornalista, che stava per fargli delle rivelazioni sconvolgenti che lo riguardavano da vicino, viene trovato barbaramente ucciso, Forster capisce di essere il bersaglio finale di una pazza omicida. Una stalker che non si ferma davanti a nulla pur di ottenere ciò che vuole...





STILE: 9
STORIA: 8
COPERTINA: 8

Caro Jan,
nessuna storia ha un lieto fine. Richard Gere può salire altre mille volte la scala antincendio e baciare la sua Pretty Woman, ma è soltanto un’illusione.
Infatti, per quanto lo desideriamo, il bacio prima dei titoli di coda in realtà è una menzogna. E’ il principio mascherato da fine. Quello che conta è ciò che segue… Hai mai provato a riflettere sulla frase che si trova in fondo a ogni fiaba?
"E vissero per sempre felici e contenti."
Cela una verità ineludibile. Infatti il per sempre sta a indicare la fine della vita…
Quando un giorno riceverai questa lettera, avremo sofferto entrambi e il dolore sarà indescrivibile. Sarà il momento in cui capirai che cosa significa l’amore vero e che niente a questo mondo accade per caso. Credimi, per quanto soffrirai, mi ringrazierai di questo dolore. Anzi, di più.
Mi amerai per questo. Proprio come io ti amo fin da ora. Ora, che non sei neppure consapevole della mia esistenza. Con il pensiero sono sempre insieme a te. E ben presto nemmeno tu potrai più dimenticarmi. 
Follia Profonda” è un titolo che prelude a un romanzo davvero inquietante perché tratta un tema quanto mai attuale: lo Stalking. 

L’autore ci guida in un viaggio allucinante nell’immaginaria Fahlenberg dove vive lo psichiatra Jan Forstner. Tutto ha inizio quando, allo psichiatra, viene consegnato un mazzo di rose rosse senza biglietto a cui seguiranno inquietanti disegni. Jan diventa il bersaglio di una pazza omicida, una stalker pronta a uccidere pur di ottenere ciò che vuole. E ciò che vuole è lui, Jan, per sempre… 

Quando l’amore diventa ossessione, una dolce emozione si trasforma in un incubo. 
 << Dimmi una cosa, dottore, in psicologia esiste un termine per indicare il mal d’amore? >>
 << Ti riferisci a limerence? >> 
[...]

 << Dimmi Jan, che cosa succederebbe se non dovesse mai smettere? Che cosa succederebbe se l'innamoramento,questa limerence, durasse per sempre,invece di trasformarsi in qualcosa di più ragionevole? >>
 << Vuoi saperlo per davvero? >>
 << Te l’ho chiesto apposta. >>  
Jan si girò un dito vicino alla tempia. 
 <<  Allora impazziresti >>
Dorn Wulf è uno scrittore di cui ho già letto “La Psichiatra” e “Il Sopravvissuto”. 
Sono state letture adrenaliniche e anche in “Follia Profonda” ho ritrovato quelle atmosfere cupe e inquietanti che rendono un thriller “vivo” e coinvolgente. 

Quando il mondo reale e il mondo irreale, partorito dalla follia, vengono in contatto allora non c’è limite a ciò che può accadere. 

Jan vede la sua vita trasformarsi in un attimo assumendo i connotati di una prolungato e macabro balletto con la morte. Amore e morte, ragione e follia, diventano le paure del protagonista che inizialmente commette l’errore di voler da solo smascherare la stalker. 
Si renderà conto, ben presto, che non si può fermare ciò che non si vede, ciò che ci terrorizza ma che non sembra reale. 
Tuttavia qualche indizio c’è: la stalker ha i capelli lunghi e biondi, un corpo longilineo. 
Sembra che sia ovunque ma nessuno riesce effettivamente a vederla. 
Lo scrittore è molto bravo a seminare indizi, a depistare il lettore, a confondere le idee. 
Durante la lettura ho creduto di aver individuato la colpevole per ben tre volte. Ho fallito miseramente. Così mi sono arresa e ho confidato nelle indagini di Jan che sfidando ostilità, paure, intimidazioni, in un crescendo di tensione, mi ha condotta fino a una sconvolgente rivelazione finale. 

Questo thriller, dai ritmi serrati, con capitoli brevi, continui colpi di scena, pochi personaggi ma ben caratterizzati, è un romanzo travolgente che vi farà provare la paura del buio dove ogni cosa assume una forma diversa. 
Il buio che avvolge, protegge, consola, uccide, nasconde. 
Il buio del cuore e dell’animo. 
L’animo umano vive nascosto e, quando si spezza, avviene in silenzio. Non ci sono schianti né tintinnii come la porcellana o il vetro. Solo quando è troppo tardi, si vedono le schegge.
Consiglio questo libro a coloro che amano le psicoindagini, che non hanno paura di ciò che il buio potrebbe nascondere. 
A tutti voi dedico una citazione della stesso autore: 
“ I fantasmi esistono davvero.  Non vanno in giro scuotendo catene o ululando in luoghi maledetti. No, vanno dove possono farci più paura: nella nostra testa.”

2 commenti:

  1. Mi piacciono i libri che scrutano nella psiche umana ed anche i thriller, questo libro sembra dare il meglio per entrambi.

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    1. Ciao Renato, questo libro è un thriller psicologico molto coinvolgente. Tratta argomenti attuali. E' una bellissima lettura:)

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