sabato 27 aprile 2013

RECENSIONE "L'ipnotista" di Lars Kepler

L'ipnotista



Autore: Lars Kepler
LARS KEPLER è lo pseudonimo dei coniugi Alexander Ahndoril e Alexandra Coelho Ahndoril. Vivono a Stoccolma con le loro tre figlie, a pochi metri dalla centrale di polizia. Sono appassionatissimi di cinema e da quando si conoscono guardano almeno un film al giorno. Entrambi sono scrittori, ma nel 2009 hanno deciso di sospendere momentaneamente le loro carriere separate per provare a scrivere un romanzo insieme.  

Casa Editrice: Longanesi
Pagine: 594
Prezzo: €  9,90
Trama:  Si chiama Erik Maria Bark ed era l'ipnotista più famoso di Svezia. Poi qualcosa è andato storto e la sua vita è stata a un passo dal crollo. Ha promesso pubblicamente di non praticare mai più l'ipnosi e per dieci anni ha mantenuto quella promessa. Fino a oggi. Oggi è l'8 dicembre, è una notte assediata dalla neve ed è lo squillo del telefono a svegliarlo di colpo. A chiamarlo è Joona Linna, un commissario della polizia criminale con l'accento finlandese. C'è un paziente che ha bisogno di lui. È un ragazzo di nome Josef Ek che ha appena assistito al massacro della sua famiglia: la mamma e la sorellina sono state accoltellate davanti ai suoi occhi, e lui stesso è stato ritrovato in un lago di sangue, vivo per miracolo. Josef è ricoverato in grave stato di choc, non comunica con il mondo esterno. Ma è il solo testimone dell'accaduto e bisogna interrogarlo ora. Perché l'assassino vuole terminare l'opera uccidendo la sorella maggiore di Josef, scomparsa misteriosamente. C'è solo un modo per ottenere qualche indizio: ipnotizzare Josef subito. Mentre attraversa in auto una Stoccolma che non è mai stata così buia e gelida, Erik sa già che infrangerà la sua promessa. Accetterà di ipnotizzare Josef. Perché, dentro di sé, sa di averne bisogno. Sa quanto gli è mancato il suo lavoro. Sa che l'ipnosi funziona. Quello che l'ipnotista non sa è che la verità rivelata dal ragazzo sotto ipnosi cambierà per sempre la sua vita. Quello che non sa è che suo figlio sta per essere rapito.

STILE: 8
STORIA: 7
COPERTINA: 8


In occasione dell'uscita del film nella sale cinematografiche
 l'11 aprile 2013 de L'IPNOTISTA di Lasse Hallström, è stata
 pubblicata una nuova edizione del libro. 
A sinistra potete trovare la copertina della prima edizione.

 cliccate sull'immagine per ingrandirla




La settimana scorsa in questo post vi avevo parlato del premio ricevuto grazie ad un concorso indetto dalla casa editrice Longanesi e come promesso ecco a voi la recensione.


Recensione 
Ho iniziato a leggere L’ipnotista con gran curiosità e le parole: “Come fuoco,esattamente come fuoco” che compaiono all’inizio del romanzo, mi hanno fatto ben sperare. Quando, poi, viene massacrata un’intera famiglia e l’unico  sopravvissuto è in coma, ho pensato che nulla e nessuno avrebbe potuto allontanarmi da questo libro. Il ragazzo superstite, Josef Ek, è stato ritrovato in un lago di sangue ed ora è ricoverato in grave stato di shock. Le indagini sono affidate a Joona Linna, commissario della polizia criminale, che si mostra subito come un uomo duro e caparbio. Io tifo per lui e per Erik Maria Bark, l’ipnotista, che interroga Josef tramite l’ipnosi. La storia evolve con ritmo sostenuto, le indagini proseguono e vien fuori anche una storia d’incesto tra Josef e sua sorella. Questo romanzo, penso, non si fa mancar nulla, nel rispetto della miglior tradizione thriller. Poi cominciano i guai. La trama subisce un flashback e inizia un’altalena tra presente e passato. Poi dal nulla, ma veramente dal nulla, compare Eva Blau.  Ma la storia della famiglia sterminata che fine ha fatto? Sembra di iniziare a leggere un altro romanzo dove Charlotte, Marek, Lydia, Eva sono i protagonisti. Dopo varie sedute d’ipnosi collettiva profonda, non sai più dove ti trovi anche perché, giusto per rendere più piccante il tutto, compare Maja Swartling, giovane tirocinante, che poi tanto normale non è. Quando ormai avevo perso tutte le speranze, ecco che ricompare l’ispettore Joona e allora la storia sospesa di Josef riprende il suo evolversi. Alla fine, nel caos, si riesce a leggere la parola “fine”. In questo romanzo, che ha un suo fascino, ci sono i germogli per almeno altri tre scritti. C’è la storia di Eva Blau, che si fa chiamare Veronica; c’è la storia di Marek, un rifugiato politico proveniente dai Balcani, che rivive le torture a cui ha sottoposto persone che conosceva fin dall’infanzia;c’è Eva con episodi di autolesionismo che la portano a diventare paranoica. Si potrebbe scrivere il romanzo “ Il mistero del Velo della Veronica” o “ La casa” ossia il luogo dove avvengono le violenze. Poi c’è la figura di Lydia ed ecco un’ altra storia: “ Kasper, tra sogno e realtà”. Questo romanzo è stato scritto a quattro mani, peccato che due sono andate a destra e due a sinistra. Quindi non vi dirò di correre in libreria a comprarlo, ma, se ve lo regalano, allora leggetelo senza troppe aspettative.
           

4 commenti:

  1. Sono d'accordo con te. Sarà anche per il fatto che questo genere non mi fa impazzire, ma non mi ha particolarmente colpita :)

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  2. La penso esattamente come te. Ho letto questo romanzo quando è stato pubblicato e ho provato la stessa confusione che hai provato tu. Penso che, tanto per cambiare, si tratti di un fenomeno di massa. Dopo Larsson, c'è stato un boom di autori svedesi ... e non sempre è un bene.

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  3. A volte leggendo si provano delle sensazioni che ti portano "fuori dal coro". In tanti hanno elogiato "L'ipnotista", quindi sono contenta di vedere il mio giudizio condiviso anche da altre persone :)

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  4. Ho letto questo libro un paio d'anni fa, quando era appena uscito, sotto consiglio di un'amica. Non mi ha fatto impazzire, forse perchè non è esattamente il mio genere, ma non ne sono rimasta particolarmente colpita. Mi aspettavo di più.

    http://www.bauledinchiostro.blogspot.it/

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