E' morto di tumore il 10 gennaio 2009, a trentaquattro anni. Ha finito di scrivere Sia fatta la tua volontà pochi giorni prima della sua scomparsa.
Casa Editrice: Newton Compton
Pagine: 380
Prezzo: € 9,90
Trama: Luca
Lazzarini detto Lazzaro ha ventisei anni,
un'auto a metano e un sacco di problemi. Vive in un paesino sprofondato
nella bassa padana, è ancora vergine, certo non bello e di una
timidezza patologica. Vivacchia Luca, lavora a testa bassa per
dimenticare i suoi insuccessi, non riesce a farsi valere neppure sul
lavoro e le sue serate sono fatte di pochi amici fidati e qualche
partitella a carte con i vecchietti del circolo Arci. Un fratello
ritardato di cui vergognarsi e una madre che ancora non gli ha perdonato
di essersene andato di casa completano il quadro. Ma di tempo Luca non
ne ha più. Una brutta tosse trascurata, lunghe analisi mediche e una
diagnosi che non lascia scampo. Insieme all'angoscia e alla paura
arriva, però, anche la fede e ha la voce di Don Edoardo, il sacerdote
degli anni del catechismo, perso di vista da anni. Ed è questo incontro a
far nascere in Lazzaro il desiderio di voler dare un senso al tempo che
gli rimane. E così, anche l'incontro con Anna, prostituta dal viso
bellissimo e dall'atroce passato, riesce a fargli superare
definitivamente la paura di vivere e di morire.
Si , devo confessarlo,leggendo questo libro ho pianto. Le lacrime
mi riportano alla mente dolori mai sopiti, addii non metabolizzati e tutto
diventa reale, dolorosamente reale. Luca Lazzarini ti conquista fin dall’inizio con il
suo fare così semplice e normale per un ragazzo che, dalla vita, non ha
ricevuto molto. Ma questo ragazzo trova, proprio nella malattia, la forza per
prendere in mano ciò che resta della sua vita e con l’aiuto di coloro che l’amano
riesce a vincere la sua battaglia con la “sfiga”. Purtroppo la malattia non
verrà sconfitta, la morte giungerà lieve ma inevitabile, ma Luca ha vinto. Si,
egli ha vinto grazie all’amore di
Giorgio, fratello disabile; grazie all’amore della mamma, donna forte e fragile
allo stesso tempo; grazie alle parole del parroco che lo guida verso l’accettazione
cristiana della morte; grazie all’amore di una prostituta che riesce a sfuggire
al suo protettore-aguzzino proprio con l’aiuto di Luca. Mentre leggevo questo
libro non riuscivo a porre un freno alle mie emozioni perché il pianto e il
sorriso si alternavano come due facce della stessa medaglia. Luca ti conquista,
ti prende per mano per portarti, con lui, attraverso le vie tortuose che
passando per la malattia, la sofferenza, la delusione, di una vita non vissuta,
ti conducono dove ogni uomo, prima o poi, giungerà. La morte lo avvolge, Luca è
vinto ma è solo il suo corpo che si arrende. No, morire non è la fine di tutto,
la nostra vera essenza si riflette nei ricordi di coloro che ci amano, nell’amore
di una madre che è più grande della morte. No, morire non è la fine di tutto,
è un ricominciare, si muore qui per nascere altrove, in un mondo sicuramente
diverso da questo ma non è la fine, è
solo l’inizio di una nuova esistenza.
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