Il nuovo romanzo di Donato Carrisi, "La casa dei silenzi", segna il ritorno di Pietro Gerber, psicologo infantile esperto di ipnosi, già presente in tre grandi successi editoriali dello scrittore e regista: "La casa delle voci" (2019), "La casa senza ricordi" (2021) e "La casa delle luci" (2022). Tutti i libri, definiti romanzi "gemelli" dallo stesso Carrisi e caratterizzati dal tema ricorrente della casa come rappresentazione della mente, sono stati pubblicati da Longanesi.
"La casa dei silenzi" rivela, già dal prologo, il suo volto misterioso che ritroveremo nell'evoluzione della storia. C'è un bambino che ha bisogno di aiuto ma non sa ancora perché, ci sono due genitori disperati che bussano alla porta di Gerber per aiutare il loro amato figlio e c'è lui, l'amato e fragile Gerber che cercherà di rendersi utile, c'è la psicologia per indagare l'io più profondo, c'è il coraggio per oltrepassare la soglia che porta oltre il visibile.
STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 7 |
Pagine: 416
"Mi chiamo Pietro Gerber ma qui a Firenze, dove vivo da quando sono nato, tutti mi conoscono come l'addormentatore di bambini. Sono un ipnotista, come lo era mio padre, e con l'ipnosi aiuto i bambini a elaborare traumi e a superare paure e fobie. Non sembrerebbe, ma il mio è un mestiere pericoloso. Perché la mente dei bambini è un labirinto ed è facile smarrirsi e non riuscire più a tornare. Forse è proprio questo che sta succedendo a Matias. Ha nove anni e da tempo ha un sogno ricorrente. Da troppo tempo. Ormai Matias ha paura di addormentarsi, perché in sogno gli fa visita qualcuno che non dovrebbe esistere. Una donna dall'aria triste e vestita sempre di scuro e che non parla mai. La signora silenziosa abita i suoi sogni come uno spettro, come una presenza inquietante che tracima nella realtà. Non dovrebbe essere nient'altro che un sogno, ma allora… Allora perché sento che la signora silenziosa è reale? Allora perché sento nel silenzio il ronzio di un immenso sciame di insetti? Allora perché sento che perfino la mia casa, vuota e solitaria, è infestata da fantasmi? E se la storia della signora silenziosa fosse ancora tutta da scrivere… Come la mia? Mi chiamo Pietro Gerber, sono l'addormentatore di bambini, e di colpo ho paura di dormire. E ho ancora più paura di stare sveglio."
Ormai Matias ha paura di addormentarsi, perchè in sogno gli fa visita qualcuno che non dovrebbe esistere. Una donna dall'aria triste e vestita sempre di scuro e che non parla mai. La signora silenziosa abita i suoi sogni come uno spettro, come una presenza inquietante che tracima nella realtà. Non dovrebbe essere nient'altro che un sogno, ma allora perché sento che la signora silenziosa è reale? Perché sento nel silenzio il ronzio di un immenso sciame di insetti? Allora perché sento che perfino la mia casa, vuota e solitaria, è infestata da fantasmi? E se la storia della signora silenziosa fosse ancora tutta da scrivere... Come la mia? Mi chiamo Pietro Gerber, sono l'addormentatore di bambini, e di colpo ho paura di dormire. E ho ancor più paura di stare sveglio.
Pietro Gerber si trova nel suo studio, ereditato dal padre anche lui psicologo, in una soffitta che affaccia su piazza della Signoria, a Firenze.
Gerber ha dedicato tutta la sua vita al lavoro e con l'ipnosi aiuta i suoi pazienti a elaborare e a superare paure e fobie, la sua quotidianità è fatta di abitudine e solitudine.
Non sembrerebbe, dice Gerber, ma il mio è un mestiere pericoloso. Perché la mente dei bambini è un labirinto ed è facile smarrirsi e non riuscire più a tornare.
Una sera bussa alla sua porta una coppia di genitori. Sono inquieti e hanno paura per ciò che sta accadendo al loro bambino. Matias, nove anni, non riesce più ad avere sonni tranquilli ed è diventato chiuso e triste. Non ha più amici, non vuol più uscire di casa e in piena notte si sveglia urlando. Matias, ogni notte, ha un sogno ricorrente: "una donna con un vestito scuro e lunghi capelli neri"
Una presenza silenziosa, non ha voce, che non abbandona mai l'inconscio del ragazzino.
Gerber è l'ultima speranza per Matias, una mano a cui aggrapparsi per salvarsi. L'ipnotizzatore di bambini non si sottrae a questa nuova "missione". Con in tasca il suo metronomo portatile, strumento base per "addormentare" i piccoli pazienti, Gerber inizia il suo lavoro seguendo tappe ben precise. Per prima cosa deve conquistare la fiducia di Matias per poi entrare nella sua mente, mentre è profondamente addormentato, e indurre l'ipnosi per provare a capire chi è e cosa vuole la donna in nero. Ma soprattutto è importante mandarla via prima che lei riesca a uscire dai sogni per diventare una presenza più reale. Per far ciò Gerber dovrà addentrarsi in un territorio quasi inesplorato ricordando il monito del padre: "mai aprire le porte che non si è in grado di richiudere". Dovrà cercare di dar voce alla donna misteriosa penetrando nella psiche del bambino senza lasciar traccia. Ci riuscirà? A voi il piacere di trovare le risposte.
É il limite della tua natura umana: nasci, vivi, muori in quest'ordine e ti sembra incontrovertibile. Ma se questo modello è valido per te, non è detto che lo sia anche per ogni altra cosa esistente.
Gerber non si è mai sottratto a una sfida, si lascia coinvolgere e si mette in gioco trascurando se stesso. Lo psicologo, come sempre, convoglia tutte le sue energie e il suo sapere nel caso che sta trattando tanto da lasciarsi suggestionare. Uno psicologo, mi direte, che si fa suggestionare è cosa strana. Invece no! Quando i luoghi delle presenze non sono più solo i sogni, tutto può succedere. Correnti d'aria, fruscii, strane presenze, silenzi, rumori bianchi.
Lo spavento, per me, è iniziato non nei sogni, non nel labirinto della mente, ma nel momento in cui dal mondo onirico vengono catapultate, nella realtà, quelle presenze che inquietano. La realtà non ha più barriere, la violenza irrompe nella quotidianità e diventa carne e sangue. Ci si perde quando il reale inizia a vacillare, quando incerti sono gli orizzonti del sapere. I sogni spaventano, ma anche la realtà può essere un incubo.
Carrisi è un maestro nel mescolare di continuo le carte in gioco. L'autore cattura il lettore e lo trasporta in un mondo narrativo che somiglia sempre più a un labirinto dove si intrecciano più storie e il confine tra sogno e follia si assottiglia. La ricerca della verità diventa una ricerca personale, ci si lascia coinvolgere con vero piacere provando emozioni che rasentano l'angoscia mentre si è accerchiati dal pericolo.
Pericolo che investe i protagonisti scoperchiando un vaso di Pandora contenente il Male. Anzi, per dirla con Carrisi, si assiste impotenti all'avanzata di grandi scarafaggi. Siete curiosi di sapere cosa c'entrano questi insetti, campioni di mimetizzazione, con "la signora vestita di nero"? Leggete il romanzo e tutto vi verrà svelato!
Carrisi, sappiatelo, mette in scena il dolore, la disperazione, l'inganno. Vi sorprenderà ma la "signora in nero" è, in questo romanzo, il mio personaggio preferito. È stato facile, dopo un primo disorientamento, creare un ponte di empatia con lei, vivendo in prima persona le paure e le tante sensazioni che nascono dalla storia. Verranno trattati temi sempre attuali, ma siate pronti ad allargare i vostri orizzonti.
"La casa dei silenzi" è un romanzo enigmatico e imprevedibile sulla complessità della mente, sulla corrispondenza tra sogno e realtà. Carrisi mette i brividi e non delude mai!
C'è una casa che abitiamo da sempre, senza rendercene conto: è la nostra mente. Ma cosa succederebbe se diventasse una casa senza ricordi, senza voci, senza luci?
Quanto può essere forte il rumore del silenzio? Ho quasi paura della risposta. Cosa succederà nel futuro romanzo "delle case"? Non oso immaginarlo, ma non vedo l'ora di scoprirlo spalancando la porta della prossima casa. Se poi quella porta non dovesse più chiudersi, siate cortesi e chiamate Pietro Gerber. Ci penserà lui a sistemare ogni cosa. Alla prossima.
Ciao Aquila, qualche anno fa ho letto "Il suggeritore" di Carisi: all'inizio mi aveva coinvolta tantissimo poi, sul finale, mi ha un po' delusa... per questo non ho più letto altro ma prima o poi un altro suo romanzo lo leggo di sicuro ;-)
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