giovedì 7 novembre 2024

RECENSIONE | "Sinister. La città delle ombre" di Gareth Rubin

Sherlock Holmes, il celebre personaggio creato da sir Arthur Conan Doyle, torna a deliziare i suoi affezionati lettori grazie al britannico Gareth Rubin, lo scrittore autorizzato dagli eredi di Doyle a scrivere la nuova avventura del famoso detective.

"Sinister. La città delle ombre" è il romanzo, firmato da Rubin e pubblicato da Longanesi nella traduzione di Giuseppe Maugeri, che segna il ritorno sulla pagina di Holmes.

Rubin propone immediatamente una novità, anzi un evento epocale, Sherlock Holmes sarà costretto a collaborare con il suo più acerrimo nemico, il professor Moriarty.


STILE: 7 | STORIA: 7 | COVER: 6
Sinister. La città delle ombre
Gareth Rubin

Editore: Longanesi
Pagine: 304
Prezzo: € 18,60
Sinossi

Londra, 1889  Un pomeriggio di dicembre, un affascinante attore di teatro bussa alla porta dell'esclusivo Diogenes Club perché coinvolto in una stranissima frode. Il pubblico che assiste alla sua performance sembra essere composto sempre dagli stessi spettatori, e starà al genio della deduzione scoprire cosa sta succedendo. Un pomeriggio di dicembre, un losco capo criminale bussa alla porta di una casa di Whitechapel assai poco raccomandabile perché coinvolto in una sanguinosa faida con una banda avversaria. Il suo rivale non uscirà vivo dalla trattativa, e starà al Napoleone del crimine scoprire cosa sta succedendo. Impegnate ognuna nella propria indagine, le due menti più sopraffine di Londra seguono una scia di terribili omicidi che le porterà a dover fare l'impensabile: mettere da parte le ostilità e lavorare insieme contro qualcosa di così potente da minacciare gli equilibri mondiali. Sembra impossibile, ma Sherlock Holmes e James Moriarty, nemici giurati, sanno che questo è l'unico modo per salvare l'Europa dalla catastrofe.





Devo perciò raccontare quel che provai alla luce del sole morente due giorni prima del Natale del 1889. Vale a dire, puro e semplice terrore. Un terrore che non avevo mai conosciuto.

Nuvole di guerra oscurano l'orizzonte. L'Europa è minacciata dai giochi di potere di uomini senza scrupoli. Un altro conflitto potrebbe scoppiare travolgendo tutto il pianeta. Anche se le nuove minacce di guerra ben si adattano purtroppo ai nostre tempi, "Sinister" è ambientato a Londra nel 1889.

Siamo nell'esclusivo Diogenes Club, un giovane chiede di Holmes. Si tratta di George Reynolds, fa l'attore e racconta una strana storia: nel lavoro teatrale in cui è impegnato, nessuno sa recitare, tranne lui che interpreta il protagonista Riccardo III. Anche il pubblico è strano perché, ogni sera, gli spettatori sono sempre le stesse persone. Sono quindici in tutto, si travestono e occupano gli stessi posti. Il giovane attore chiede aiuto a Holmes e al dottor Watson per sbrogliare l'intricata matassa.

Un pomeriggio di dicembre, un losco capo criminale bussa alla porta di una casa di Whitechapel assai poco raccomandabile perché coinvolto in una sanguinosa faida con una banda avversaria. Il suo rivale non uscirà vivo dalla trattativa, e toccherà al professor Moriarty, il Napoleone del crimine, scoprire cosa sta succedendo.

Impegnate ognuna nella propria indagine, le due menti più sopraffine di Londra seguono una scia di terribili omicidi che le porterà a dover fare l'impossibile.

Infatti ben presto si delinea un gran pericolo e Holmes deve fare buon viso a cattivo gioco: per scongiurare il peggio dovrà collaborare con il professor James Moriarty e con il suo fedele Sebastian Moran.

Con la curiosità a mille mi sono chiesta cosa potrebbe mai essere tanto pericoloso da far deporre l'ascia di guerra ai due acerrimi nemici? La risposta l'ho trovata nell'evolversi del romanzo e voglio darvi un indizio. Oltre a una rappresentazione teatrale misteriosa, c'è un evento davvero raccapricciante: l'omicidio di un ministro mangiato da diecimila ragni. Se siete curiosi, "Sinister" vi attende!

Per equità le voci narranti sono due. Watson e Moran, a capitoli alterni, raccontano gli eventi dal loro punto di vista e ciò crea una bella suspense.

I magnifici quattro rispecchiano le due facce della stessa medaglia: una in luce, l'altra in ombra.

Holmes, il più geniale investigatore, l'implacabile consulente specializzato nella scienza della deduzione.

Moriarty, il più geniale malfattore vivente, l'inafferrabile Napoleone del crimine, l'ex professore specializzato nella scienza della manipolazione e del ricatto.

Holmes e Moriarty dovranno unire le loro incomparabili menti per sconfiggere qualcuno di molto potente. Dovranno indagare  tra la bella società e gli oscuri bassifondi della Londra di fine Ottocento.

Ruben se la cava in modo egregio creando una storia spietata e cinica con un mix di elementi ad alto potenziale come lo spiritismo, l'amore per l'egittologia, il pericolo proveniente da un animale a otto zampe. Il tutto viene mescolato con momenti ad alta tensione in luoghi chiusi, luoghi amati dai grandi maestri del genere, come la clinica, l'albergo isolato in montagna, la cappella che permette di accedere a oscuri cunicoli sotterranei. Dai luoghi chiusi non si può fuggire, non c'è via di scampo. L'autore semina indizi e sfida i lettori a risolvere il caso. Tuttavia proprio quando si è sicuri di aver scoperto il colpevole ecco che tutto si ribalta.

In una recente intervista, Rubin ha dichiarato di star già lavorando a un sequel di "Sinister". Spiegherà come si sono conosciuti Holmes e il dottor Watson. Rivelerà da dove nascono le passioni di Holmes per la musica e il suo strano rapporto con le donne.

Io mi auguro di rivedere Holmes e Moriarty ancora protagonista di una storia mozzafiato. Se nemici o alleati lo scopriremo solo... leggendo.

1 commento:

  1. Ciao Aquila Reale, ho visto diverse recensioni su questo romanzo: alcune positive e altre meno lusinghiere. Non so se lo leggerò, purtroppo non sono una fan di Sherlock Holmes.
    A presto 😘

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