martedì 9 luglio 2024

RECENSIONE | "Chi dice e chi tace" di Chiara Valerio

Tra i sei finalisti al Premio Strega 2024 , "Chi dice e chi tace" è il primo romanzo di Chiara Valerio per Sellerio. Il romanzo è una storia nera ambientata a Scauri, affacciato sul Tirreno, paese natio dell'autrice. Si tratta di un'indagine su una provincia insolita, ma è anche l'occasione per ritrarre donne in continua mutazione. Siamo davvero convinti di conoscere chi è vicino a noi?


STILE: 8 | STORIA: 8 | COVER: 7
Chi dice e chi tace
Chiara Valerio

Editore: Sellerio
Pagine: 288
Prezzo: € 15,00
Sinossi

Un golfo dalla linea morbida, una lunga spiaggia di sabbia che corre parallela alla via Appia tra due colline, il Monte d'Oro e il Monte d'Argento. Un lungomare pieno di oleandri scandito da stabilimenti colorati e a volte sbiaditi, ognuno diverso dall'altro: la Tintarella, il Lido Delfini, il Lido del Pino, il Lido Maria, e molti altri. E poi la pizzeria Lu Rusticone, il bar Luccioletta, due chiese, una sola vera piazza. Poco più a sud scorre il fiume Garigliano e inizia la Campania. Subito a nord ci sono Formia, Gaeta, Sperlonga; in meno di due ore si arriva a Napoli e a Roma. Scauri, nel Lazio, sul Tirreno, seimila residenti nei mesi invernali e centomila nei mesi estivi. Un paese né bello né brutto, ma con una sua grazia scomposta. Qui ha scelto di vivere Vittoria, che è morta nella sua vasca da bagno. È stato uno stupido incidente. L'avvocato Lea Russo, un marito e due figlie, è sempre stata affascinata da Vittoria. Una donna distante ma curiosa, accogliente ed evasiva; nel parlare ha un fatalismo che lascia sgomenti. Era arrivata a Scauri con la sua risata che cominciava bassa e finiva acuta, aveva comprato una casa nella quale tutti potevano entrare e uscire, non aveva mai litigato con nessuno, non aveva mai cambiato taglio di capelli. Viveva con Mara, forse l'aveva adottata, forse l'aveva rapita, si dicevano tante cose. Ora Vittoria è morta per uno stupido incidente in una vasca da bagno, e Lea Russo non ne è convinta. Lea non vuole più accontentarsi di ciò che ha avuto sempre davanti agli occhi. Vuole capire come è morta Vittoria, e chi era davvero.





Vittoria era morta nella sua vasca da bagno e io non volevo crederci. Vittoria che ci aveva curato o no con i suoi intrugli di erbe, che aveva fatto nascere un bambino che altrimenti sarebbe morto. Che aveva comprato una casa e una barca. Che viveva con una donna che poteva esserle figlia. Che cercava di rispondere a tutti, cosa che ci aveva fatto credere potesse rispondere a tutto, e facendolo credere ci aveva consolato. Vittoria era morta e io non capivo perché. Ma era certa che un perché ci fosse. Avevo bisogno del perché della morte di Vittoria.

Le protagoniste di questo romanzo sono due donne. Vittoria, ritrovata annegata nella sua vasca da bagno, e Lea, avvocato e voce narrante, l'amica che non riesce ad accettare l'ingiustizia della sua scomparsa.

Tutto inizia  dalla notizia, che si propaga per il paese a velocità della luce, di "un incidente nella vasca da bagno" che è costato la vita a Vittoria, 64 anni,  ritrovata dalla sua giovane convivente Mara "sotto la superficie dell'acqua". Una superficiale autopsia dichiara la morte della donna per annegamento poiché nei suoi polmoni c'era dell'acqua. Ma Lea è tormentata dai dubbi:

Come fa una nuotatrice provetta, una che si tuffa a mare d'inverno e d'estate, a morire affogata nella vasca di casa sua?

Qui iniziano le mille domande per conoscere veramente Vittoria, per andare oltre le apparenze, per squarciare quel velo di Maya che aveva avvolto la sua vita a Scauri.

Sicuramente non si tratta di un giallo anche se un'indagine c'è. Vittoria aveva vissuto i suoi ultimi vent'anni a Scauri, ma la sua morte dà il via a una domanda: "Chi era veramente Vittoria?"

Di lei si sa ciò che si vede. Si ricostruisce la sua storia grazie a chi "parla" ma anche grazie a chi "tace". Il non detto può rivelare tante cose. Lea si rende conto di aver vissuto in amicizia, per tanti anni, con una persona senza conoscerla realmente. Vittoria era giunta a Scauri, paese del basso Lazio, con la giovane Mara e aveva acquistato una casa, aperta sempre a tutti. Mara aveva avviato una pensione per animali mentre Vittoria lavorava  in farmacia, ma aveva qualcosa di speciale.

Vittoria aveva una solida preparazione medica, un grande intuito diagnostico, salva un bambino che si stava avvelenando nella placenta  e raddrizza a un ragazzo il naso rotto durante uno scontro con un coetaneo. Il mistero aumenta quando al funerale della donna si presenta l'avvocato Giorgio Pontecorvo d'Aquino che dice di essere il marito di Vittoria. A complicare le cose il testamento della sfuggente Vittoria viene consegnato a Lea dal prete e l'avvocato Pontecorvo vorrebbe portare la salma della moglie in un cimitero a Roma.

Di Vittoria, insomma, nonostante l'allegria, nonostante la confidenza che tutti sentivamo con lei, sapevamo ciò che vedevamo.

Il rapporta tra Vittoria e Mara, una giovane donna dalle trecce dorate e l'aspetto di bambola, era sempre stato fonte di curiosità, tutto il paese mormorava: erano parenti, zia e nipote, madre e figlia, Mara era stata adottata o rapita, i "si diceva" non si esaurivano mai. Vittoria era una donna distante ma curiosa, accogliente ed evasiva, non litigava mai con nessuno e faceva del bene senza dirlo. Alcune sue abitudini erano diventate moda comune. Trascorreva il suo tempo libero nuotando, facendo passeggiate, leggendo libri di botanica e coltivando il giardino. La sua figura era diventata familiare, era diventata una cellula attiva del tessuto sociale le domande si erano chetate, fino alla tragedia improbabile ma che il paese accetta perché sa capire le disgrazie e tace. Chi non tace è Lea perché non vuole accontentarsi di ciò che ha avuto sempre davanti agli occhi. Sarà proprio Lea a guidarci lungo un percorso scoprendo l'evanescenza dell'identità, la sua e quella di tutti. Scopre le molteplici facce della violenza. Nulla è statico, tutto si trasforma, le relazioni, le passioni, le inquietudini, gli enigmi e le verità.

"Chi dice e chi tace" è un romanzo intrigante che accende la curiosità del lettore. È un percorso conoscitivo non solo per scoprire la verità, forse una tra le tante possibili, ma anche per far luce su sé stessi, sulla propria identità, sui pregiudizi che aleggiano nei paesi. Le voci sono molteplici e si rincorrono raccontando ognuna la sua versione dei fatti arricchita da particolari inventati o modificati. Non si riesce più a tracciare una linea tra verità e finzione, tra i silenzi del presente e i mormorii del passato. Tutto è sempre in movimento, tutto può cambiare. La narrazione mette in luce il contrasto tra città e paese, le differenze sociali e culturali. Tra le maglie nere della nostra società si trovano i semi del male, si ingarbugliano passioni umane, si nascondono enigmi che il tempo cerca di cancellare ma la memoria sopravvive, custode incorruttibile della verità: l'inquietudine è di tutti, il desiderio non ha ordine e la vita non è un mare tranquillo. Mai.

9 commenti:

  1. Ciao Aquila, non conoscevo il romanzo nè l'autrice, ma mi sembra una storia davvero particolare, soprattutto per gli spunti di riflessione suscitati dalle varie tematiche :-)

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    1. Ciao Ariel, ho scoperto questo romanzo leggendo i titoli dei libri finalisti al premio Strega. Quando una lettura ti porta a riflettere su temi importanti è sempre un arricchimento. Un abbraccio :)

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  2. Per via della candidatura allo strega ho sentito parlare di questo libro!
    Mi pare una pubblicazione in cui i personaggi sono delineati bene, lasciando emergere ambiguità e contraddizioni.
    Ciao Aquila

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    1. Ciao Angela, hai perfettamente ragione: le ambiguità, alla base della storia, sono il collante per questo romanzo che merita un buon successo di pubblico. Un abbraccio :)

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  3. Ciao Aquila Reale, ho sentito nominare il romanzo varie volte e sembra interessante, lo segno nella lista dei libri da leggere... Che si allunga a dismisura 😅
    Un saluto 😘

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    1. Ciao Fra, il romanzo merita di essere letto per i temi trattati e per il coinvolgimento emotivo che cattura il lettore. Anche la mia lista dei libri da leggere sembra non finire mai e ogni volta che passo dal tuo blog, sempre interessante e aggiornatissimo, si allunga sempre più perché le tue proposte di lettura sono davvero intriganti. Un abbraccio :)

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  4. Risposte
    1. Ciao Gresi, hai ragione, mai dire mai. Un caro saluto :)

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