Buon lunedì lettori e benvenuti all' ottava tappa del Blog Tour dedicato al romanzo "FLAMEFROST. Due cuori in gioco"
di Virginia Rainbow.
di Virginia Rainbow.
In questa tappa vorrei farvi
leggere il primo capitolo del libro dove appaiono il re Thor, la regina Sofie,
Nardos, Gered e Christin.
Capitolo 1
La missione
Scintille di
fuoco schizzavano nella galassia di Gorg, sprigionandosi da un enorme ammasso
rossastro, che palpitava e gemeva in un’agonia di morte, investito da un
meteorite di dimensioni colossali.
D’un tratto
con la velocità della luce si era dissolto, esplodendo in una pioggia infinita
di meteore e lasciando al suo posto il nulla cosmico.
Quell’immagine,
registrata dal computer dell’astronave, era sempre impressa nella mente del re
Thor con la nitidezza di un ricordo terribile.
Il suo
pianeta, il suo Luxor, distrutto per sempre.
A nulla
erano valsi i tentativi della scienza, la forza della natura aveva avuto la
meglio sulla perizia dei suoi abitanti senza alcuna possibilità di salvezza.
Erano
fuggiti con le loro navicelle prima che fosse troppo tardi, riuscendo a
prevedere con sufficiente preavviso il tremendo impatto.
Rievocare la
terrificante scoperta e poi l’improvvisa partenza era per il re straziante.
Scorgere la paura scolpita nei volti dei sui sudditi, l’affanno dei preparativi
affrettati di chi sa di abbandonare per sempre la propria terra d’origine per
un futuro ignoto… aveva minato la spessa scorza del suo cuore.
Ora, dopo
aver vagato per cinque anni nell’universo in cerca di un pianeta dove fosse
possibile vivere, lui e i Luxoriani si trovavano nell’orbita gravitazionale
della Terra dei primi anni del Ventunesimo secolo e la spiavano da lontano. In
realtà la conoscevano già da qualche millennio, ma, se avessero potuto,
l’avrebbero evitata.
I loro
avanzati sistemi permettevano di ricreare, all’interno delle navicelle,
un’atmosfera identica a quella di Luxor, in modo tale che gli abitanti
costretti a soggiornarci potessero respirare e muoversi senza alcun problema,
ma non avrebbero potuto reggere ancora a lungo.
Dall’ampia
vetrata dell’astronave il re osservava il pianeta terrestre che, visto dallo
spazio, appariva come una sfera enorme, avvolta in un’atmosfera luminescente.
In quel
momento la Terra
nascondeva il Sole e una parte di mondo era immersa in una cortina di oscurità
immota. Da quella distanza era possibile scorgere innumerevoli luci pulsanti
nel buio della notte.
Thor teneva
saldamente in mano un calice di vino e ogni tanto lo sorseggiava, gustandone il
sapore aspro e il profumo fruttato, mentre piegava un braccio alla base della
schiena nel suo abituale gesto di comando.
Il mantello
che portava sulle spalle svolazzò leggero, quando si voltò di scatto verso i
figli in piedi di fronte a lui: due giovani dall’aria seria lo fissavano in
assoluto silenzio, mentre una ragazza due passi dietro di loro se ne stava
pensierosa, affascinata dalla visione notturna della Terra.
L’ambiente
era illuminato da luci fioche che a stento riuscivano a rischiarare gli angoli
bui, mentre sul pavimento, nero lucidissimo, brillavano minuscole gemme a
formare un’elegante spirale: lo stemma reale dei Velazio.
- Spero
capiate l’importanza di questa missione!
La voce
grave del re echeggiò nell’ampia sala, portando il livello di attenzione al
massimo. I suoi modi imperiosi e l’espressione tesa, ma controllata mostravano
un uomo forte nell’atto di esercitare la propria autorità, profondamente
segnato da un affanno che lo divorava. La sua affermazione faceva da epilogo a
un lungo discorso che sembrava aver illustrato un piano di notevole rilievo per
il prossimo futuro dei Luxoriani.
- Non c’è
nulla che possiamo fare per evitarla?
Il re volse
lo sguardo alla sua sinistra da dove proveniva quella voce cristallina.
Una donna
bellissima e austera si fece avanti nel suo lungo abito cremisi, producendo un
leggero fruscio. La sua pelle candida come la neve appena caduta e i suoi
fluenti capelli biondi risaltavano nella penombra soffusa del luogo, come la
luna domina aggraziata la notte.
- No, Sofie.
Non abbiamo altra scelta – le rispose il re, modulando il tono a dolcezza in un
batter d’occhio, apparendo più triste che severo.
Nessuno era
in grado di domare il suo orgoglio tranne lei, la sposa che aveva accettato di
condividere con lui il pesante fardello del regno.
La regina
posò lo sguardo sui due giovani, l’uno più attraente dell’altro: dai capelli
biondo cenere il maggiore e nero mogano il minore, i loro visi perfetti
emanavano una fresca fragranza di giovinezza e forza. Se il sentimento di
rispetto verso il padre e re del popolo di Luxor non avesse controllato le loro
anime gagliarde e ribelli, mai avrebbero accettato di essere richiamati con
tale impeto.
I loro abiti
eleganti e raffinati cadevano sui loro agili corpi come si adattano le dune
sabbiose al soffio travolgente del vento. Il più giovane indossava una camicia
nera di seta con minuti bottoni di diamante finemente cesellati, pantaloni
attillati e un ampio mantello anch’esso scuro con impresso lo stemma reale.
Allo stesso modo era vestito il maggiore, cambiava solo il colore delle vesti:
bianco come il latte appena munto. Erano il Principe Nero e il Principe Bianco.
- Siete
consapevoli della responsabilità che avete?
La voce
della regina risuonò con intensità, tagliente più di quella del consorte.
- Sì, madre
– risposero all’unisono i fratelli con una calma affettata, volta a rassicurare
e blandire.
- Lo spero
bene. Sono finiti i vostri giorni spensierati.
Gli occhi
dei due, fissi su quelli della madre, brillarono per un istante, mascherando un
moto di repulsione, dato che non avevano nessuna voglia di dare fine alle loro
gozzoviglie.
- È arrivato
il momento di vedere quello di cui siete capaci – la regina guardò oltre i due
principi - e vostra sorella vi aiuterà, non è vero Christin?
La ragazza
chiamata in causa si ridestò dai suoi pensieri, facendosi prontamente avanti.
- Certo,
madre!
La sua
figura minuta e gentile contrastava con la maestosità dei fratelli, ma
l’atteggiamento sicuro e pronto rivelava una natura resistente e orgogliosa.
- Per la
salvezza del nostro popolo! – gridarono il re e la regina.
I giovani
fecero eco al richiamo, fissando i sovrani con uno sguardo cupo e intenso.
◊
Un suono di
danze riscaldava la vasta sala gremita di gente.
Il locale
sembrava molto simile alle discoteche terrestri, ma le luci fluttuavano
nell’aria vicine al soffitto e alle pareti, come se avessero vita propria e la
musica si sprigionava apparentemente dal nulla.
Quando
entrarono i due principi, seguiti dalla sorella, un grido euforico si sollevò
dai presenti che presero a battere le mani allegri. Un nugolo di ragazze si
precipitò ad accoglierli, inchinandosi graziosamente.
Qualche
ragazzo si avvicinò alla principessa, invitandola a ballare, ma lei
cortesemente rifiutò.
Richieste
accorate si sovrapposero per prevalere l’una sull’altra.
- Principe
Gered, venite con me!
- No, con me!
- Vi prego,
scegliete me!
Il Principe
Nero le guardava divertito con gli occhi che luccicavano maliziosi, indugiando
sui loro formosi corpi.
Le giovani
indossavano abiti lunghi fino alle caviglie e corpetti che lasciavano scoperte
completamente le spalle e la schiena. Ma l’elemento che più colpiva erano le
scarpe dalle tinte vivaci e dalle fogge più varie, spesso decorate con
sfavillanti pietre preziose.
Allo stesso
modo altre chiamavano imploranti il maggiore dei due, il Principe Bianco:
- Principe
Nardos, con me, vi prego!
Una
ragazzetta alta e prosperosa, dallo sguardo sottile e rapace, gli si avvinghiò
ai fianchi, facendosi strada con prepotenza tra le altre.
- Larax, sei
qui – la salutò lui, dominandola dall’alto verso il basso. - Mi piace la tua irruenza,
sai bene che mi possiede chi mi conquista…
Gered, il
minore, all’osservazione del fratello, si districò facilmente dal mare di mani
che lo trattenevano con avidità, girandosi verso di lui. Gli sorrise con aria
compiaciuta e rivolse uno sguardo lascivo sulle donne presenti.
- Mio
fratello parla bene!
Si voltò e
si andò a sedere sul suo scranno, posto in fondo alla sala, una lussuosa
poltrona in noce, rivestita di broccato nero e decorata con eleganti intarsi
dorati.
- Vieni,
fratello – lo invitò, accennando all’altro trono accanto al suo – vediamo chi
di queste bellissime giovani ci merita.
Nardos
scoppiò a ridere sguaiatamente, seguendo il consiglio ricevuto. Rispetto al
fratello i suoi modi erano più rudi e i suoi atteggiamenti meno garbati, la sua
grossolana baldanza faceva da controcanto alla raffinata esuberanza dell’altro,
come un vino pregiato al confronto di un’acquavite.
La
principessa li squadrò entrambi con aria nervosa, scuotendo la testa.
- Gli uomini
fuori! – ordinò Gered, mentre i suoi occhi brillavano di desiderio.
Gli uomini
obbedirono all’istante e la sala si svuotò della metà.
- Fratello,
bisogna che ci sfoghiamo ora prima che ci mandino sulla Terra a svolgere la
nostra missione, tu non credi? – sussurrò Gered all’orecchio del Principe
Bianco con una nota canzonatoria nella voce.
L’altro
annuì, ammiccando.
- Sei sempre
il mio fratello minore preferito!
“Volete fare
quello che penso?” disse con la mente Christin ai fratelli, aggrottando le
sopracciglia.
Avrebbe
voluto gridare invece che essere costretta a parlare con il pensiero per
evitare discussioni in pubblico con i suoi fratelli.
- Sì, sì,
proprio quello che pensi – rispose ad alta voce Gered con un sorrisetto ironico
sulle labbra, incurante di qualsiasi etichetta.
- Allora
esco anch’io! – esclamò la ragazza, senza riuscire più a controllarsi e si
diresse a passi spediti verso la porta d’entrata.
“Non avete
nient’altro da fare? I nostri genitori vi hanno affidato una missione e voi
pensate solo a divertirvi!” pensò, girandosi e fulminandoli con gli occhi.
Ma i due
fratelli la ignorarono del tutto, volgendo la loro attenzione alle ragazze
rimaste.
- Bene… un
po’ di musica, fate del vostro meglio carissime… uno strip tease strepitoso! –
le incitò Gered, completamente preso dal gioco.
◊
Era mattina,
Christin guardava con aria assente dall’oblò della sua cabina l’universo
siderale appoggiata allo schienale del suo letto, quando la sua porta si aprì
piano.
- Sono io,
posso entrare?
La ragazza
rivolse a Gered un’occhiata distratta, facendogli cenno di accomodarsi. Lui si
sedette sul bordo del suo letto.
Il fratello
esercitava su di lei un’influenza difficile da spiegare: nonostante
disapprovasse a volte la sua condotta, non poteva esimersi dall’apprezzarlo,
sapeva sempre come prenderla, mostrandole attenzione e un certo senso di
autorità che le impediva di contrastarlo a fondo.
- Cosa c’è
Christin? - le domandò, soppesandola con i suoi occhi profondi. - Ti vedo
triste da un po’ di tempo a questa parte…
La ragazza
sospirò:
- Sono
davvero stanca di stare chiusa qui dentro notte e giorno!
- Lo siamo
tutti Christin. È per questo che cerchiamo di svagarci un po’…
Le sorrise,
malizioso, facendole l’occhiolino.
- Basta
Gered! – lo apostrofò aspramente lei. - Non siamo più ragazzini! È ora che
prendiamo seriamente in considerazione l’idea di fare qualcosa di utile a
questo mondo!
- Beh -
Gered alzò le spalle con noncuranza - mi sembra che presto avremo modo di
salvarlo il nostro mondo… non mi pare poco!
La ragazza
gli si avvicinò, puntandogli addosso i suoi occhi indignati, esasperata.
- Tu parli
come se si trattasse di un altro gioco. Io sono terrorizzata da ciò che ci
aspetta! E se le cose non andassero come dovrebbero? Il nostro è un tentativo
disperato, ma deve riuscire! Molto dipende da voi due e vi vedo distratti in
sciocchi divertimenti che non si addicono certo a principi! Fino a che ora
siete rimasti ieri sera?
Gered
ripensò alla notte precedente, quando lui e il fratello si erano trastullati a
lungo con le amanti che avevano sempre a disposizione, ubriacandosi come di
consueto.
L’odore acre
di vino si mescolava ai profumi delle giovani, le luci sfocate creavano un
gioco di ombre, nascondendo e mostrando a momenti alterni i corpi delle amanti,
la musica melodiosa avvolgeva i presenti, immergendoli in un’atmosfera eterea e
licenziosa.
Nardos a un
certo punto, intontito dall’alcol, aveva afferrato con violenza una ragazza,
divertendosi a picchiarla. Questa aveva cominciato a gridare perché le faceva
male, ma lui continuava imperterrito, con gli occhi fuori dalle orbite e lo
sguardo vacuo. Gered era dovuto intervenire per calmarlo, sottraendo la
malcapitata dalle sue mani rudi, mentre lui rideva a squarciagola, prendendo in
giro la ragazza che non aveva voluto accettare il suo “corteggiamento”.
Nardos non
riusciva mai a controllarsi nel bere e ingurgitava quantità di vino senza
freni, fino a perdere il senno.
- Siamo
rimasti fino a tardi, come sempre – rispose alla sorella.
La guardò
con dolcezza, poggiandole le mani sulla spalle, come se parlasse a una bambina
capricciosa.
- Ti prego,
Christin, non fare così, pensi che non sia preoccupato anch’io? Cerca di
allontanare i cattivi pensieri, non serve a niente…
Ma la sorella
si districò dalla sua stretta bruscamente.
- Basta con
questo tuo ottimismo adolescenziale! Mi fa solo innervosire!
Gered a
quella reazione si alzò di scatto, aggrottando le sopracciglia, la sua tendenza
a cambiare umore da un istante all’altro era una sua caratteristica, al pari
della sua arroganza.
- Anch’io
non vedo l’ora di uscire da questa fottutissima astronave e di poggiare i piedi
su una vera terra. – grugnì torreggiando su di lei – Ma non piango e non mi
dispero! Nulla riuscirà ad abbattermi e compirò la mia missione al meglio. Ti è
chiaro questo?
Christin
sollevò il viso, guardando il fratello dal basso verso l’alto e le sue labbra
si schiusero appena in un sorriso soddisfatto. Era riuscita a provocarlo.
- È questo
che voglio sentire da te! Il nostro destino è nelle vostre mani! – esclamò a
voce deliberatamente stentorea.
- E tu
dubiti davvero di me? – le chiese lui, chiudendo gli occhi a fessura e
avvicinandosi al suo viso.
La risposta,
prevedibile, arrivò immediata a compiacere l’irascibile Principe Nero.
- No,
fratello, no, di te no.
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CALENDARIO DEL BLOG TOUR
Lunedì 30 GIUGNO → Prima tappa “Presentazione del libro e
della cover” LETTURE SOGNANTI
Martedì 1 LUGLIO → Seconda tappa
“I personaggi principali: Sarah” SOGNANDO TRA LE RIGHE
Mercoledì 2 LUGLIO → Terza tappa “I personaggi principali:
Gered” LEGGERE FANTASTICO E ROMANTICO
Giovedì 3 LUGLIO → Quarta
tappa “I personaggi secondari: Mattia e
il nonno” LIBRI DA FAVOLA
→ Quinta tappa “I personaggi secondari: Christin e
Nardos” IL RUMORE DEI LIBRI
Venerdì 4 LUGLIO → Sesta
tappa “I poteri alieni“ LE BOSS DEI LIBRI
Domenica
6 LUGLIO → Settima
tappa “Le ambientazioni” IL SOGNO DI UNALETTRICE
Lunedì 7 LUGLIO → Ottava
tappa “ Anteprima del libro” PENNA D’ORO
→ Nona
tappa “Musiche che ispirano il libro”
THE COFFEE LIBRARY
Martedì 8 LUGLIO
→ Decima tappa “Intervista
all’autrice” MILLE E UN LIBRO
Mercoledì 9 LUGLIO
→ Undicesima tappa “Commenti vari sul libro” UFFICIAL WEB SITE CONNIE FURNARI
Giovedì’ 10 LUGLIO →Dodicesima tappa “Il rapporto tra Sarah e
Gered” ATHELIER DI UNA LETTRICE COMPULSIVA
Venerdì 11
LUGLIO sul blog LETTURE SOGNANTI:
alle ore 18.00 →
Annuncio del vincitore del secondo premio
alle ore 21.00. → Annuncio del vincitore del primo premio
REGOLAMENTO
Per partecipare alla gara è necessario:
- Scrivere un commento per ciascuna tappa. Possono essere commenti brevissimi o più lunghi, non ha importanza ai fini della gara, l’importante è inserirli. I più belli saranno comunque citati nella pagina fan dell’autrice.
- Condividere l’evento almeno in 1 social (pagina personale, eventuale pagina fan ecc..)
- Mettere mi piace alla pagina fan dell’autrice: www.facebook.com/pages/I-romanzi-di-Virginia-Rainbow/742792235778674?ref_type=bookmark
- Scrivere : “Partecipo. Ho condiviso in……”, nel blog della prima tappa del bloug tour: http://letturesognanti.blogspot.it/ Questa è una semplice richiesta pratica per poter vedere più chiaramente chi partecipa :o)
Verrà estratto un PRIMO vincitore che riceverà in premio una copia con
la dedica dell’autrice del romanzo “FLAMEFROST Due cuori in gioco” e un SECONDO
vincitore che riceverà una copia in
e-book PDF del romanzo “LA MASCHERA NERA”.
Spero che la tappa vi sia piaciuta, buon blog tour :)
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da questo primo capitolo risulta la notevole crescita dell'autrice, che essendo già bravissima nel creare il suo primo libro, qui si denota come sia riuscita in modo eccellente a passare alla scrittura di due generi completamente diversi. Qui vedo che ovviamente ha usato ancora più creatività dell'altro, secondo me sono proprio queste caratteristiche a riconoscere un talento in uno scrittore :)
non pensavo iniziasse subito con il pianeta... uhm interessante!
RispondiEliminabello anche qst piccolo estratto del libro :)
RispondiEliminacondiviso sempre su g+1
questo capitolo dimostra quanto Virginia sia una scrittrice che può fare carriera senza nulla invidiare a tanti stranieri di cui le librerie abbondano, mi ha incuriosito anche il rapporto tra Gered e Cristin, sono proprio curiosa di leggerlo.
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Divorato il primo capitolo del libro *O* adesso devo sapere cosa succede nei prossimi sono troppo curiosa. Awww <3 già adoro Gered,anche Christin sembra molto carina...l'unico che mi da delle vibrazioni negative è Nardos. Tanti complimenti all'autrice :D.
RispondiElimina"No, fratello, no, di te no."
RispondiEliminaChissà perchè ho già un idea di chi è che dubita.
Oh oh...... Impegnativi i principi.......
RispondiEliminaQuesto estratto del primo capitolo mi piace.... non vedo l'ora di leggerlo!! Mi piacciono i personaggi. Credo proprio che mi divertirò quando lo leggerò. Virginia Complimenti.....<3 <3 <3
RispondiEliminaIn super ritardo, ma arrivo *-* questo capitolo mi ha colpito molto, anche io a pelle non mi sarei aspettata che iniziasse subito a parlare del pianeta, forse perché condizionata dalla tappa sulle ambientazioni, in cui per prima cosa veniva presentato un ambiente naturale. Anche il rapporto tra i due fratelli, sono curiosa di vedere come si evolve =)
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