Marian Izaguirre è una scrittrice spagnola, molto amata in patria. Con il romanzo “La vita quando era nostra”, traduzione di Tiziana Gibilisco, edito da Sperling & Kupfer, si presenta al pubblico italiano raccontando una storia tenera ed emozionante. Quando tutto attorno a noi assume i contorni labili di una società allo sbando, tra economie traballanti e guerre deleterie, possiamo trovare una via di fuga nei libri? Possono le pagine trasformarsi in rifugi per la nostra anima tormentata in cerca di un luogo di pace dove nutrirsi della magia della parola? Se volete trovare una risposta a queste domande, seguitemi si va in una capitale europea.
“C’è un luogo a Madrid dove tutti i destini si incontrano, le storie prendono vita e i sogni mai realizzati trovano un’altra possibilità. E’ una libreria”
Autore: Marian Izaguirre
Editore: Sperling & Kupfer
Pagine: 384
Prezzo: € 17,90
Madrid, anni Cinquanta. «Mi manca la vita quando era nostra…» Lola lo ripete spesso al marito Matías, ripensando ai giorni pieni di libri, progetti e idee, prima che la guerra civile cambiasse la faccia e le strade della città, e distruggesse in un colpo solo le loro vite, la loro casa editrice, e i loro sogni. Ora Lola e Matías hanno una piccola libreria, incastonata in un vicolo seminascosto della città. Una libreria di libri già letti: libri usati, passati di mano in mano e di vita in vita, che Matías raccoglie e rivende andando in giro per le case madrilene. Ed è proprio mentre, carico di una pila di volumi, si inerpica come ogni giorno su per il vicoletto, che una donna lo vede. Si chiede chi sia quest'uomo che gira la città con le braccia piene di libri, e comincia a seguirlo. Da quel giorno la vita di Alice, inglese arrivata a Madrid prima della guerra, cambia per sempre. Grazie alla piccola libreria di Matías, e grazie a un libro: quello sistemato su un leggio in vetrina, che Lola e Alice leggeranno insieme, pagina dopo pagina. Piano piano, un'amicizia eccezionale, intensa e tessuta capitolo dopo capitolo, prende forma. Un'amicizia tra due donne che portano entrambe il peso del passato, due segreti – e due amori – nascosti nelle pieghe degli anni di guerra, e che entrambe troveranno, infine, il coraggio di rivelare. Solo così la vita com'era prima, prima della guerra, prima della dittatura, forse potrà tornare.
“Imboccai il vicolo, e nel preciso istante in cui
vidi quel posto, una libreria di seconda mano con la vetrina piena di matite
colorate, gessetti e libri di Jules Verne, capii che stava succedendo qualcosa
di straordinario. Potevo girare sui tacchi e lasciar perdere tutto.
O potevo entrare.
Entrai”
In una Madrid, sconvolta dalla guerra civile, Lola
e Matias cercano di dare un senso alle loro vite dopo che la crudeltà della
guerra ha distrutto le loro esistenze, la loro casa editrice e i loro sogni.
Ora Lola e Matias gestiscono una piccola libreria di libri già letti. Alice,
inglese giunta a Madrid prima della Guerra, entrerà nella loro libreria e
cambierà, per sempre, il corso delle loro esistenze. Tra Lola e Alice nasce,
grazie alla lettura di un libro, un’amicizia vera e intensa. Un’amicizia che
permette confidenze reciproche, la rivelazione di segreti taciuti ma mai dimenticati.
Leggendo insieme, giorno dopo giorno, un romanzo molto particolare, “La ragazza
dai capelli di lino”, le due donne condividono le loro passioni e traggono
coraggio l’una dall’altra. Quel coraggio che darà loro la speranza di riavere
una vita come era prima della guerra, della dittatura.
Ho letto questo romanzo con passione e
coinvolgimento. Mi sono ritrovata a far i conti con una storia in puro “stile
Matrioska”.
Infatti la narrazione principale contiene altre storie che si
rincorrono, intrecciandosi, disegnando un canovaccio che crea un “ricamo di
sensazioni impreziosito da emozioni che rapiscono il cuore”. Il ritmo pacato,
la struttura narrativa agile e fluida, rendono la lettura molto piacevole con
salti temporali che illuminano il percorso di crescita dei nostri protagonisti.
Tra intuizioni e colpi di scena il romanzo ci pone davanti temi importanti su
cui riflettere: i primi amori, le cocenti delusioni, le scelte di vita,
l’impegno sociale e politico, la lotta per i propri diritti per la difesa di
quegli ideali per cui si è pronti a morire.
La speranza verso un futuro migliore
passa anche attraverso l’accettazione di un passato che ci vive accanto, ci
segue come un’ ombra e ci accarezza con le sue gelide mani. Cosa ci rimane di
coloro che abbiamo amato se non un ricordo celato nel nostro cuore?
“Si spazzano i cocci del cuore
Con cura si
ripone l’amore
Che non
vorremmo più usare
Sino
all’eternità.
Immagino
che tu li senta, vero?
Anch’io,
come te, tutti i giorni"
“La vita quando era nostra”è un romanzo che ci
regala la speranza.
La strada verso un futuro migliore non è facile da
percorrere, le tante difficoltà ci attendono, ma noi possiamo contare sulla
nostra ostinazione, sul coraggio che ci viene donato dal potere della lettura.
“Perché un giorno senza leggere è un giorno
perso”
dev'essere bello, devo inserirlo in WL....!
RispondiEliminaSarà sicuramente un'ottima lettura:)
EliminaMh, sicuramente si è aggiudicato un posto nella mia wish list e (spero) che si aggiudicherà al più presto un posto nella mia libreria, complimenti per la magnifica recensione :).
RispondiEliminaNon conoscevo questa scrittrice spagnola, è stata una piacevole sorpresa. Il suo romanzo è un intreccio di più storie che portano il lettore a viaggiare fra vari piani temporali. Scoprirai delle verità che ti porteranno a riflettere su temi importanti. Grazie per i complimenti, sei molto gentile:)
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