“La ragazza che viene dal buio” è un bel thriller firmato da Michael Robotham, scrittore australiano di grande successo e indiscutibile talento. Il romanzo è il secondo volume della serie con lo psicologo forense Cyrus Haven e l’inarrivabile Evie Cormac. Abbiamo fatto la loro conoscenza in “Brava ragazza, cattiva ragazza”, entrambi i romanzi editi da Fazi nella collana Darkside, con cui l’autore ha dato inizio a una lunga e angosciante indagine che ha il compito di ricostruire, un pezzetto alla volta, il quadro della vera identità di Evie.
Di motivi per leggere questo thriller psicologico mozzafiato, intrigante e avvincente, ce ne sono molti. Eccone cinque.
1. Perchè questa nuova, travolgente serie merita di essere letta. È una lettura avvincente, a tratti angosciante, in un concatenarsi di storie nere e orribili incontri. Ombre inafferrabili vanno a caccia di prede per spingerle in un gorgo di violenza, tragedia e perversione. Cammineremo, siatene certi, per vie tortuose come le menti dei due protagonisti e giungeremo in luoghi agghiaccianti sotto lo sguardo di perversioni gravemente traumatizzanti. Nulla sarà facile, ogni scelta avrà terribili conseguenze, ma Evie e Cyrus non possono rimanere inermi davanti a tanto dolore. Lo stesso passato di Evie è segnato da crudeltà, dietro alla sua sofferenza c’è la malignità umana. È allora che i nostri due amati protagonisti, privi di certezze e sospesi come funamboli sul baratro dell’esistenza, proveranno a cambiare le cose. E all’improvviso, proprio quando i giochi sembrano ormai decisi, è di nuovo partita aperta.
Le tre più grandi bugie del mondo sono queste: “Andrà meglio”, “Finirà tutto bene” e “Sono qui per te”.
2. Perché la trama è una sorta di filo di Arianna per noi lettori, una ragnatela bellissima e inafferrabile che cattura con una summa di misteri e sprigiona “loro”, gli “uomini senza volto” di Evie. Le creature dei suoi e dei nostri incubi, i mostri sotto il letto.
Sei anni prima, Evie Cormac è stata trovata nascosta in una stanza segreta all’indomani di un brutale omicidio avvenuto proprio sotto i suoi occhi. Nessuno ha mai scoperto il suo vero nome, per tutti è “Faccia d’Angelo”, nessuno conosce il suo passato perché tutti quelli che ci provano finiscono per morire. Lo psicologo forense Cyrus Haven crede che la verità renderà Evie libera. Ignorando gli avvertimenti della ragazza, inizia a scavare nel suo passato che assomiglia a un enorme buco nero, finendo per disturbare un vespaio di persone corrotte e potenti, che stavano aspettando di trovare Evie, l’ultima testimone dei loro spregevoli desideri. A sua insaputa, Cyrus li sta conducendo direttamente dalla ragazza. La verità non la renderà libera. Più si avvicina alla verità, più espone Evie al pericolo, non lasciandole altra scelta che scappare. Entrambi si troveranno di fronte a un’amara verità: a volte è meglio che alcuni segreti rimangano sepolti e alcuni mostri non vengano evocati.
3. Perchè l’autore ha creato dei personaggi che sono ben caratterizzati pur rimanendo in ombra nel bozzolo della vita. Sono dei sopravvissuti, delle anime ferite che fanno della solitudine la loro protezione. Evie ha un passato da scoprire e anche Cyrus è stato un bambino traumatizzato da una tragedia che lo ha segnato per sempre. L’empatia con i protagonisti imperfetti nasce spontanea. Sono affascinanti, con tanti scheletri nell’armadio, ed è emozionante vederli in pericolo. Trattieni il respiro e fai il tifo per loro camminando un passo dietro le loro ombre fino all’ultima pagina. Con loro si va in un territorio oscuro dove l’orrore è di casa. Si respira subito un’aria ricca di aspettativa, possibili rivelazioni, pericoli, azione e intrighi. In un rincorrersi di flashback scoprirete i temi che caratterizzano questo romanzo: la famiglia, la tragedia, il crimine, la corruzione, il potere, l’identità, la fiducia e le azioni malvagie. I protagonisti assistono a un ritorno inesorabile del Male. Dal Male nasce altro Male, i “mostri” sembrano vivere in una terra grigia dove la giustizia degli uomini non riesce ad arrivare. Preparatevi a scoprire verità agghiaccianti scivolando su diversi livelli di tempo e realtà all’interno della stessa cornice narrativa.
Non mi fido della verità. La verità è una storia. La verità è un’abitudine. La verità è un compromesso. La verità è una vittima. La verità è morta molto tempo fa.
4. Perché questo romanzo mostra la realtà come un sistema complesso nel quale esistono tante verità perché ogni personaggio ha strati di personalità che tiene nascosti al mondo. Le loro relazioni sono raramente semplici e non è detto che siano anche giuste. Non esiste quasi mai una verità che vale per tutti. Ognuno ha la sua verità, indossa la sua maschera, si muove tra mille sfumature e definisce la verità grazie alla contrapposizione con la bugia e la menzogna. Intrecciano il vero e il falso creando una mappatura delle relazioni che mette in evidenza come le persone mentono quando credono di poter trarre qualche vantaggio e si appellano alla verità quando vogliono che si abbia in loro maggiore fiducia. Evie, la ragazza enigma, e Cyrus, sopravvissuto a un incubo reale, riusciranno a dare un nome agli “uomini senza volto”? Le anime perse vinceranno ancora?
5. Perché lo stile di Robotham conquista per la sua fluidità che fa dell’essenziale il suo punto di forza. L’autore, con pazienza certosina, ci mostra un tassello alla volta componendo il quadro della vera identità di “Faccia d’Angelo”. È una realtà crudele quella che si svela ai nostri occhi. Attraverso una struttura narrativa che vede alternarsi il racconto dei due protagonisti, si entra subito nelle loro menti grazie a un approccio introspettivo che riesce a fornire un’immagine accurata di Evie e Cyrus. Capitolo dopo capitolo si delinea un duro ritratto della società ed emergono le voci della solitudine e della sofferenza che pervadono tante vite. L’autore penetra nell’anima dei suoi personaggi e ne mette a nudo il lato oscuro. Basta aprire il nero volume della Fazi e iniziare a leggere per ritrovarsi catapultati su una giostra di eventi, di soprusi, di complicità, di silenzi. Una storia complessa, su più livelli, che non si perde in vicende marginali. Verranno scoperte tutte le carte?
“La ragazza che viene dal buio” è un romanzo che inchioda il lettore come solo i grandi thriller sanno fare. Sarete risucchiati in una spirale di segreti, bugie, rivelazioni e colpi di scena: se state cercando una lettura che non dà tregua, l’avete trovata. Nessuno è al sicuro, in particolare quando cala l’ora “degli uomini senza volto”, l’ora in cui siamo tutti più vulnerabili.
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